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Expo Milano 2015
11 esposizioni, si susseguiranno artisti e stili vari, dalla fotografia, alla pittura e scultura, con un unico filo conduttore: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Prenderà il via giovedì 15 gennaio 2015 allo spazio dedicato ad Art@PwC di via Monte Rosa 91 a Milano, la Rassegna di mostre interamente dedicate a Expo Milano 2015. Le 11 esposizioni, aperte gratuitamente al pubblico, si susseguiranno con artisti e stili vari, dalla fotografia, alla pittura e scultura, con un unico filo conduttore: "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita".
Molti gli elementi-chiave in cui sarà declinato questo concept: acqua, aria, terra, energia, mondo vegetale e animale, alimentazione, cibo, risorse a livello planetario. Altri, per contrasto, ne sottolineano l'importanza e il valore: inquinamento, urbanizzazione, sfruttamento massivo del territorio, spreco.
Questi appuntamenti animeranno il calendario 2015 di Art@PwC, nato nella sede milanese di PwC su iniziativa della società di sostenere e promuovere le esperienze legate all’arte e alla cultura, ospita incontri, dibattiti, reading, mostre, conferenze ed eventi artistico-culturali.
il calendario in dettaglio:
15 gennaio Made in China di Almu Dena e Tiziana Laino
Un progetto fotografico nato dall’esigenza di condurre gli spettatori nell’affascinante e misterioso paese “Re d’Oriente”. L’intenzione è mettere in scena, con queste foto, le esperienze vive e vissute. Il percorso fotografico parte da Shangai, che ha ospitato l’ultima edizione Expo, e consegna il testimone a Milano, sede dell’Expo 2015.
12 febbraio All’improvviso il vento di Giorgio Riva
Il vento arriva all’improvviso e trasforma tutto in movimento ed energia, ma dentro di sé ciascuno, in un istante perfetto, trova la pace, uno stato di grazia che rende eterni e meravigliosi. Le donne di Riva comunica¬no proprio questo, attraverso l’espressione del viso, delle mani e dei capelli. Donne sospese, leggere, volanti. Donne che emergono dall’acqua, donne avvolte dalla natura.
12 marzo Ritorno al Futuro di Gabriele Rofi
Ritorno al Futuro di Gabriele Rofi è un invito a “tor¬nare indietro” a riprendere le cose che la società moderna ha dimenticato per stra¬da. Expo deve essere anche questo: un’op¬portunità per lanciare un allarme, un ap¬pello alla società contemporanea che non può considerarsi una civiltà avanzata se non riesce a coniugare il progresso tecno¬logico ed economico con quello umano.
16 aprile La Disciplina della Terra di Davide Puma
Il rapporto dell’uomo con la natura, con il cosmo e con se stesso sono al centro dell’indagine di Davide Puma. La ricongiunzione al tessuto primario è per lui l’unica via possibile per la salvezza non solo del genere umano ma del pianeta intero. Il pianeta è ferito e la ferita è una bocca che ci parla. Se solo la sapessimo ascoltare. … L’arte è sempre stata al servizio del genere umano e ha comunque, sempre, il compito di portare poesia e bellezza come elementi rigeneranti per dare speranza.
14 maggio Madre Terra di Officina Lombarda
24 opere firmate da 12 artisti per investigare la multiformità di relazioni fra l’arte e l’energia per la vita, attraverso il diversificato linguaggio artistico della contemporaneità – dalla pittura alla scultura, dal video all’installazione, dalla fotografia alla pubblicità.
Dice di Officina Lombarda la curatrice Fabrizia Buzio Negri: 12 artisti itineranti nel tempo e nelle occasioni di confronto, nella ricerca d’avanguardia, nei racconti delle loro esperienze, geograficamente illimitati, ma convergenti su progetti d’arte ben definiti.
11 giugno Milano di Pierluigi Navoni
Milano fu città d’acqua. La Milano di Leonardo, laborioso artefice del suo re¬ticolato liquido. Cosa ne rimane? Nelle sue fotografie Pierluigi Navoni insiste su immagini, dettagli di quadri deteriorati dal tempo. Volti rugosi come specchio del degrado delle vie dell’acqua. Un invito a recuperare le radici, il senso dell’acqua per Milano e immergerci in ciò che è vita.
9 luglio La seduzione delle Superfici di Dario Zaffaroni
Le strutture di Dario Zaffaroni appaiono subito seducenti allo sguardo, alcune al tatto. Le “testure” sono spesso intrecciate tra il concavo e il convesso, i colori si annidano nelle superfici come nettare tra la luce e il buio. Le sue superfici, dai colori fluorescenti, riflettono per contrasto quelle del pianeta e ci seducono, si mescolano, donandoci la percezione di un meraviglioso insieme in perfetto equilibrio cromatico e sensoriale.
10 settembre Sfida, Milanoexpo di Maurizio Gabbana
Maurizio Gabbana racconta Milano e ne cattura l’architettura in qualche modo neogotica, naturale prosecuzione di una delle sue storiche matrici, quella medioevale. Milano energica, luminosa, vibrante e vitale di giorno e protesa al futuro, immobile, silenziosa, vuota di notte nella sua magica solitudine. Il suo punto di vista che descrive la Milano dell’Expo.
8 ottobre Ambiente e Vita di Gabriella Ventavoli
Il percorso espositivo propone una narrazione per “immagini” di temi legati all’ambiente, inteso come valore, luogo ideale della vita di tutti gli esseri umani, ma al quale gli uomini non sempre dimostrano la dovuta sensibilità o attenzione, mettendo a repentaglio la propria sopravvivenza attraverso uno sviluppo tecnologico spesso irresponsabile e uno sfruttamento talvolta indiscriminato delle risorse disponibili.
Il progetto espositivo si articola intorno a tre elementi principali: la Terra, rappresentata dall’ Africa, l’Aria e il Mare.
5 novembre Trappole Urbane di Cristina Caimi
Un “paesaggio urbano” fatto di piazze, di strade, dove una folla di persone, che tenta di guadagnarsi il passaggio pedonale, è minacciata dal traffico fluviale delle auto, è fermata dai semafori rossi e intralciata da lavori in corso, cartelli stradali e pubblicitari:
L’umano, incapsulato in queste trappole quotidiane, sembra ormai accettare questo stato come il suo “habitat naturale” ma appare stordito e anonimo.
3 dicembre Teatro dell’Ignoto di Tiziana Colzi
Un drappo domina la scena di Tiziana Colzi. Un drappo che copre e che abbiamo timore di spostare. Tendiamo a non vedere ciò che la vita ci offre, in positivo o negativo, non siamo più abituati ad ascoltare, ad annusare, a sentire, a gustare, a vedere col terzo occhio... quello introspettivo, abbiamo paura di aprire quel sipario. Che la scena che si presenta non sia quella giusta per noi? Preferiamo vivere in un barlume di luce.
Molti gli elementi-chiave in cui sarà declinato questo concept: acqua, aria, terra, energia, mondo vegetale e animale, alimentazione, cibo, risorse a livello planetario. Altri, per contrasto, ne sottolineano l'importanza e il valore: inquinamento, urbanizzazione, sfruttamento massivo del territorio, spreco.
Questi appuntamenti animeranno il calendario 2015 di Art@PwC, nato nella sede milanese di PwC su iniziativa della società di sostenere e promuovere le esperienze legate all’arte e alla cultura, ospita incontri, dibattiti, reading, mostre, conferenze ed eventi artistico-culturali.
il calendario in dettaglio:
15 gennaio Made in China di Almu Dena e Tiziana Laino
Un progetto fotografico nato dall’esigenza di condurre gli spettatori nell’affascinante e misterioso paese “Re d’Oriente”. L’intenzione è mettere in scena, con queste foto, le esperienze vive e vissute. Il percorso fotografico parte da Shangai, che ha ospitato l’ultima edizione Expo, e consegna il testimone a Milano, sede dell’Expo 2015.
12 febbraio All’improvviso il vento di Giorgio Riva
Il vento arriva all’improvviso e trasforma tutto in movimento ed energia, ma dentro di sé ciascuno, in un istante perfetto, trova la pace, uno stato di grazia che rende eterni e meravigliosi. Le donne di Riva comunica¬no proprio questo, attraverso l’espressione del viso, delle mani e dei capelli. Donne sospese, leggere, volanti. Donne che emergono dall’acqua, donne avvolte dalla natura.
12 marzo Ritorno al Futuro di Gabriele Rofi
Ritorno al Futuro di Gabriele Rofi è un invito a “tor¬nare indietro” a riprendere le cose che la società moderna ha dimenticato per stra¬da. Expo deve essere anche questo: un’op¬portunità per lanciare un allarme, un ap¬pello alla società contemporanea che non può considerarsi una civiltà avanzata se non riesce a coniugare il progresso tecno¬logico ed economico con quello umano.
16 aprile La Disciplina della Terra di Davide Puma
Il rapporto dell’uomo con la natura, con il cosmo e con se stesso sono al centro dell’indagine di Davide Puma. La ricongiunzione al tessuto primario è per lui l’unica via possibile per la salvezza non solo del genere umano ma del pianeta intero. Il pianeta è ferito e la ferita è una bocca che ci parla. Se solo la sapessimo ascoltare. … L’arte è sempre stata al servizio del genere umano e ha comunque, sempre, il compito di portare poesia e bellezza come elementi rigeneranti per dare speranza.
14 maggio Madre Terra di Officina Lombarda
24 opere firmate da 12 artisti per investigare la multiformità di relazioni fra l’arte e l’energia per la vita, attraverso il diversificato linguaggio artistico della contemporaneità – dalla pittura alla scultura, dal video all’installazione, dalla fotografia alla pubblicità.
Dice di Officina Lombarda la curatrice Fabrizia Buzio Negri: 12 artisti itineranti nel tempo e nelle occasioni di confronto, nella ricerca d’avanguardia, nei racconti delle loro esperienze, geograficamente illimitati, ma convergenti su progetti d’arte ben definiti.
11 giugno Milano di Pierluigi Navoni
Milano fu città d’acqua. La Milano di Leonardo, laborioso artefice del suo re¬ticolato liquido. Cosa ne rimane? Nelle sue fotografie Pierluigi Navoni insiste su immagini, dettagli di quadri deteriorati dal tempo. Volti rugosi come specchio del degrado delle vie dell’acqua. Un invito a recuperare le radici, il senso dell’acqua per Milano e immergerci in ciò che è vita.
9 luglio La seduzione delle Superfici di Dario Zaffaroni
Le strutture di Dario Zaffaroni appaiono subito seducenti allo sguardo, alcune al tatto. Le “testure” sono spesso intrecciate tra il concavo e il convesso, i colori si annidano nelle superfici come nettare tra la luce e il buio. Le sue superfici, dai colori fluorescenti, riflettono per contrasto quelle del pianeta e ci seducono, si mescolano, donandoci la percezione di un meraviglioso insieme in perfetto equilibrio cromatico e sensoriale.
10 settembre Sfida, Milanoexpo di Maurizio Gabbana
Maurizio Gabbana racconta Milano e ne cattura l’architettura in qualche modo neogotica, naturale prosecuzione di una delle sue storiche matrici, quella medioevale. Milano energica, luminosa, vibrante e vitale di giorno e protesa al futuro, immobile, silenziosa, vuota di notte nella sua magica solitudine. Il suo punto di vista che descrive la Milano dell’Expo.
8 ottobre Ambiente e Vita di Gabriella Ventavoli
Il percorso espositivo propone una narrazione per “immagini” di temi legati all’ambiente, inteso come valore, luogo ideale della vita di tutti gli esseri umani, ma al quale gli uomini non sempre dimostrano la dovuta sensibilità o attenzione, mettendo a repentaglio la propria sopravvivenza attraverso uno sviluppo tecnologico spesso irresponsabile e uno sfruttamento talvolta indiscriminato delle risorse disponibili.
Il progetto espositivo si articola intorno a tre elementi principali: la Terra, rappresentata dall’ Africa, l’Aria e il Mare.
5 novembre Trappole Urbane di Cristina Caimi
Un “paesaggio urbano” fatto di piazze, di strade, dove una folla di persone, che tenta di guadagnarsi il passaggio pedonale, è minacciata dal traffico fluviale delle auto, è fermata dai semafori rossi e intralciata da lavori in corso, cartelli stradali e pubblicitari:
L’umano, incapsulato in queste trappole quotidiane, sembra ormai accettare questo stato come il suo “habitat naturale” ma appare stordito e anonimo.
3 dicembre Teatro dell’Ignoto di Tiziana Colzi
Un drappo domina la scena di Tiziana Colzi. Un drappo che copre e che abbiamo timore di spostare. Tendiamo a non vedere ciò che la vita ci offre, in positivo o negativo, non siamo più abituati ad ascoltare, ad annusare, a sentire, a gustare, a vedere col terzo occhio... quello introspettivo, abbiamo paura di aprire quel sipario. Che la scena che si presenta non sia quella giusta per noi? Preferiamo vivere in un barlume di luce.