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Expossible? – Fabio Martina / Guenter Pusch
Proseguono gli incontri e le mostre ‘Expossible?’ presso la Fondazione Corrente con il confronto tra artisti sensibili alle identità dei luoghi milanesi e con le parole di due protagonisti.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CICLO DI INCONTRI EXPOSSIBLE?
La Fondazione Corrente continua a promuovere un dibattito pubblico sulle vicende che animano la
Milano proiettata all’Expo del 2015. In una precedente serie di appuntamenti (Expossible? Un’altra
Expo è possibile? 26 marzo – 6 maggio 2009) si era voluto dar voce alla preoccupazione condivisa
da numerosi rappresentanti della società civile milanese sul rischio corso dalla manifestazione di
ridursi a occasione di speculazione edilizia indifferente ad aspettative e interessi collettivi. A un
anno dalla vittoria di Milano su Smirne, i litigi istituzionali sul governo della società costituita per
gestire l’esposizione, i ritardi e le genericità di irrealizzabili ‘progetti slogan’ allegati al dossier di
candidatura e mai precisati, la concentrazione esclusiva sul sito prescelto per la costruzione dei
padiglioni avevano sollevato non poche perplessità sulla direzione presa dalla vicenda. Dando
spazio all’opera di artisti fortemente legati al tema della città e attraverso l’intervento di autorevoli
rappresentanti della Milano delle Università e delle associazioni si era allora voluto dare un primo
contributo - critico ma costruttivo – per un approccio diverso a un evento di grande importanza e
responsabilità per tutto il territorio coinvolto. Le parole chiave uscite dagli incontri sono state
partecipazione e diffusione. Partecipazione come disponibilità da parte dell’Amministrazione a
comprendere la ricca trama di energie professionali che animano Milano nella progettazione di una
Expo veramente di tutta la città, capace di arricchirsi delle molte iniziative che spontaneamente si
sono attivate sul tema presentato a Parigi: “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. Diffusione,
allora, come riflesso e risultato di questa coralità e come opportunità di lasciare alla comunità un
eredità preziosa di spazi recuperati e partecipati in tutta la città.
Questa seconda iniziativa di Corrente prosegue e amplia il discorso impostato in primavera. La
Fondazione invita ad animare il dibattito Emilio Battisti, promotore di una petizione per un’Expo
sostenibile e allargata su tutto il territorio regionale, segnato dalla centralità del Parco Agricolo Sud
Milano, del suo prezioso patrimonio di cascine e dalle reti infrastrutturali. L’altro intervento
previsto è quello di Antonello Boatti, incentrato sulla mancanza di programmazione e
pianificazione dell'area urbana milanese e su proposte concrete per modificare, orientare e in
qualche caso capovolgere l'ipotesi di partenza di Expo 2015.
La conversazione apre ufficialmente la mostra al pianterreno della Fondazione, che propone
l’interpretazione di spazi e codici urbani attraverso l’opera dell’artista tedesco Guenter Pusch e di
Fabio Martina, regista milanese con la passione per la fotografia.
MOSTRA: MILANO NEI LAVORI DI GUENTER PUSCH E FABIO MARTINA
Guenter Pusch, spinto dal fascino e dalla solennità delle fabbriche abbandonate, misura le campate
dell’archeologia industriale milanese e coglie le tracce dell’attività che un tempo l’animava. Gli
strumenti del lavoro, i macchinari ormai arrestati, evocano storia e mansioni degli uomini che li
hanno manipolati e, già protesi del braccio degli operai, si trovano a funzionare come estensioni
della loro presenza. Le tele del pittore, le stampe e gli acquarelli rianimano i detriti della cultura
d’industria e, quando si allargano a comprendere l’ambiente nella sua interezza, mostrano la contesa
dello spazio tra la tempra delle lamiere e l’ostinazione di arbusti infiltrati. E’ il presagio della
riscossa di una terra a lungo schiacciata dal ferro, come quello delle acciaierie Falck di Sesto San
Giovanni, i cui spazi attendono da anni un atto di rianimazione. La sera dell’inaugurazione, Pusch
presenta anche il video "Fabrik Sequenzen", con musiche di U-inductio.
Fabio Martina espone il frutto d’Agosto della città svuotata. In un percorso attraverso la Milano
dell’esodo estivo, la fotografia in bianco e nero sottolinea il segno forte e inutile di una segnaletica
che non scorta anima viva tra cantieri deserti simili a rovine e semafori che si danno le spalle,
ignorandosi. Sullo sfondo di una totale assenza di animazione, edifici in restauro, come le torri
Garibaldi e il Grattacielo di Milano, sembrano rifarsi il trucco in attesa che la platea si riempia della
consueta folla vociante di automobili. Non c’è spazio, in realtà, per una estetizzazione della città.
L’obbiettivo di Martina è penetrante come le lame di luce che si insinuano tra le fessure di cemento
delle sopraelevate urbane, punti panoramici senza spettatori in cui l’unica silhouette umana è quella
immobilizzata sui cartelli stradali. I vuoti di Milano si dilatano, in estate, a stento imbrigliati dalle
gabbie delle nostre architetture.
BIOGRAFIE ARTISTI:
Guenter Pusch (Landshut, 1962), laureato in architettura presso il Politecnico di Monaco di Baviera,
espone in mostre personali e collettive e partecipa a fiere e workshop in Germania, Austria,
Svizzera e Italia. Vive e lavora tra Milano e Pavia. La sua pittura si concentra sul tema
dell'archeologia industriale e sulla memoria dell’umanità che l’ha abitata.
Fabio Martina (Milano, 1973), laureato in filosofia, è regista di film e documentari con la passione
della fotografia. Pone da sempre al centro del proprio lavoro Milano e il complesso rapporto tra
l'uomo e il paesaggio urbano. Ha realizzato nel 2006 'A due calci dal paradiso', film distribuito al
cinema e trasmesso in televisione, ed il documentario 'Ascolto il tuo cuore, Milano' con Gianni
Biondillo.
Nella sezione Report del sito della Fondazione Corrente, sono disponibili le relazioni delle serate
dei dialoghi finora tenuti e di altri interventi sui temi trattati.
curatore mostra e ciclo di incontri: arch. Jacopo Muzio
con la collaborazione di: Giacomo Magistrelli
Si ringraziano Anna Steiner e lo Studio Origoni Steiner per la collaborazione con la Fondazione
Corrente.
La Fondazione Corrente continua a promuovere un dibattito pubblico sulle vicende che animano la
Milano proiettata all’Expo del 2015. In una precedente serie di appuntamenti (Expossible? Un’altra
Expo è possibile? 26 marzo – 6 maggio 2009) si era voluto dar voce alla preoccupazione condivisa
da numerosi rappresentanti della società civile milanese sul rischio corso dalla manifestazione di
ridursi a occasione di speculazione edilizia indifferente ad aspettative e interessi collettivi. A un
anno dalla vittoria di Milano su Smirne, i litigi istituzionali sul governo della società costituita per
gestire l’esposizione, i ritardi e le genericità di irrealizzabili ‘progetti slogan’ allegati al dossier di
candidatura e mai precisati, la concentrazione esclusiva sul sito prescelto per la costruzione dei
padiglioni avevano sollevato non poche perplessità sulla direzione presa dalla vicenda. Dando
spazio all’opera di artisti fortemente legati al tema della città e attraverso l’intervento di autorevoli
rappresentanti della Milano delle Università e delle associazioni si era allora voluto dare un primo
contributo - critico ma costruttivo – per un approccio diverso a un evento di grande importanza e
responsabilità per tutto il territorio coinvolto. Le parole chiave uscite dagli incontri sono state
partecipazione e diffusione. Partecipazione come disponibilità da parte dell’Amministrazione a
comprendere la ricca trama di energie professionali che animano Milano nella progettazione di una
Expo veramente di tutta la città, capace di arricchirsi delle molte iniziative che spontaneamente si
sono attivate sul tema presentato a Parigi: “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. Diffusione,
allora, come riflesso e risultato di questa coralità e come opportunità di lasciare alla comunità un
eredità preziosa di spazi recuperati e partecipati in tutta la città.
Questa seconda iniziativa di Corrente prosegue e amplia il discorso impostato in primavera. La
Fondazione invita ad animare il dibattito Emilio Battisti, promotore di una petizione per un’Expo
sostenibile e allargata su tutto il territorio regionale, segnato dalla centralità del Parco Agricolo Sud
Milano, del suo prezioso patrimonio di cascine e dalle reti infrastrutturali. L’altro intervento
previsto è quello di Antonello Boatti, incentrato sulla mancanza di programmazione e
pianificazione dell'area urbana milanese e su proposte concrete per modificare, orientare e in
qualche caso capovolgere l'ipotesi di partenza di Expo 2015.
La conversazione apre ufficialmente la mostra al pianterreno della Fondazione, che propone
l’interpretazione di spazi e codici urbani attraverso l’opera dell’artista tedesco Guenter Pusch e di
Fabio Martina, regista milanese con la passione per la fotografia.
MOSTRA: MILANO NEI LAVORI DI GUENTER PUSCH E FABIO MARTINA
Guenter Pusch, spinto dal fascino e dalla solennità delle fabbriche abbandonate, misura le campate
dell’archeologia industriale milanese e coglie le tracce dell’attività che un tempo l’animava. Gli
strumenti del lavoro, i macchinari ormai arrestati, evocano storia e mansioni degli uomini che li
hanno manipolati e, già protesi del braccio degli operai, si trovano a funzionare come estensioni
della loro presenza. Le tele del pittore, le stampe e gli acquarelli rianimano i detriti della cultura
d’industria e, quando si allargano a comprendere l’ambiente nella sua interezza, mostrano la contesa
dello spazio tra la tempra delle lamiere e l’ostinazione di arbusti infiltrati. E’ il presagio della
riscossa di una terra a lungo schiacciata dal ferro, come quello delle acciaierie Falck di Sesto San
Giovanni, i cui spazi attendono da anni un atto di rianimazione. La sera dell’inaugurazione, Pusch
presenta anche il video "Fabrik Sequenzen", con musiche di U-inductio.
Fabio Martina espone il frutto d’Agosto della città svuotata. In un percorso attraverso la Milano
dell’esodo estivo, la fotografia in bianco e nero sottolinea il segno forte e inutile di una segnaletica
che non scorta anima viva tra cantieri deserti simili a rovine e semafori che si danno le spalle,
ignorandosi. Sullo sfondo di una totale assenza di animazione, edifici in restauro, come le torri
Garibaldi e il Grattacielo di Milano, sembrano rifarsi il trucco in attesa che la platea si riempia della
consueta folla vociante di automobili. Non c’è spazio, in realtà, per una estetizzazione della città.
L’obbiettivo di Martina è penetrante come le lame di luce che si insinuano tra le fessure di cemento
delle sopraelevate urbane, punti panoramici senza spettatori in cui l’unica silhouette umana è quella
immobilizzata sui cartelli stradali. I vuoti di Milano si dilatano, in estate, a stento imbrigliati dalle
gabbie delle nostre architetture.
BIOGRAFIE ARTISTI:
Guenter Pusch (Landshut, 1962), laureato in architettura presso il Politecnico di Monaco di Baviera,
espone in mostre personali e collettive e partecipa a fiere e workshop in Germania, Austria,
Svizzera e Italia. Vive e lavora tra Milano e Pavia. La sua pittura si concentra sul tema
dell'archeologia industriale e sulla memoria dell’umanità che l’ha abitata.
Fabio Martina (Milano, 1973), laureato in filosofia, è regista di film e documentari con la passione
della fotografia. Pone da sempre al centro del proprio lavoro Milano e il complesso rapporto tra
l'uomo e il paesaggio urbano. Ha realizzato nel 2006 'A due calci dal paradiso', film distribuito al
cinema e trasmesso in televisione, ed il documentario 'Ascolto il tuo cuore, Milano' con Gianni
Biondillo.
Nella sezione Report del sito della Fondazione Corrente, sono disponibili le relazioni delle serate
dei dialoghi finora tenuti e di altri interventi sui temi trattati.
curatore mostra e ciclo di incontri: arch. Jacopo Muzio
con la collaborazione di: Giacomo Magistrelli
Si ringraziano Anna Steiner e lo Studio Origoni Steiner per la collaborazione con la Fondazione
Corrente.
27
ottobre 2009
Expossible? – Fabio Martina / Guenter Pusch
Dal 27 ottobre al 12 novembre 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE CORRENTE
Milano, Via Carlo Porta, 5, (Milano)
Milano, Via Carlo Porta, 5, (Milano)
Orario di apertura
martedì, mercoledì, giovedì, ore 9-12.30 e 15-18.30
Vernissage
27 Ottobre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore