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Ezio Gribaudo e il Concilio Vaticano II. Tra l’Imperatore Santo e Papa Wojtyla
Nei Simboli di Ezio Gribaudo, la formulazione diaristica e il fremito pulsionale abbozzano gli affetti senza proporne una copia definita, alludendo ad una volontà di rielaborazione teorica personale e collettiva.
Comunicato stampa
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Domenica 8 dicembre 2013, alle ore 17,30 nel Palazzo Comunale di San Mauro Torinese, in via Martiri della Libertà 150, viene inaugurata la mostra d’arte contemporanea “Ezio Gribaudo e il Concilio Vaticano II. Tra l'Imperatore Santo e Papa Wojtyla”, a cura di Paola Gribaudo e Ioannis Kantzas, che resterà aperta al pubblico nella Sala Conferenze del palazzo fino al 26 dicembre. Ingresso gratuito. Orari: dal lunedì al sabato 16 - 20, domenica 11 - 12
Nei Simboli di Ezio Gribaudo, la formulazione diaristica e il fremito pulsionale abbozzano gli affetti senza proporne una copia definita, alludendo ad una volontà di rielaborazione teorica personale e collettiva. Nel confronto con il Concilio Ecumenico Vaticano II, tenutosi dal 1962 al 1965, la cronaca si insinua nel taglio introspettivo, nel dettato intimistico. L'accenno all'attualità, alla rilevanza storica dell'evento, si palesa in filigrana, in laminate presenze, in misurate intuizioni. L'esplosione del colore non attende: è preventivata nel tracciato. Anche dopo mezzo secolo, allo stesso modo, la vena di ispirazione potrà vagare da un'opera all'altra, gioiosa e stimolante, coinvolgente per ogni aspetto dell'esistenza e del sapere, del passato e del presente. Negli omaggi a Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI, al Cardinale Carlo Maria Martini, la creazione si ritroverà certa della propria libertà, perché conscia della scelta compiuta, della decisione necessaria. Aprire alla modernità, ripartendo dal Concilio – come recentemente affermato da Papa Francesco in un'intervista a Eugenio Scalfari – potrà essere il correlativo etico e sociale di questo dominio di emancipazione: destino comune al linguaggio dell'arte, della filosofia e della religione...
Nei Simboli di Ezio Gribaudo, la formulazione diaristica e il fremito pulsionale abbozzano gli affetti senza proporne una copia definita, alludendo ad una volontà di rielaborazione teorica personale e collettiva. Nel confronto con il Concilio Ecumenico Vaticano II, tenutosi dal 1962 al 1965, la cronaca si insinua nel taglio introspettivo, nel dettato intimistico. L'accenno all'attualità, alla rilevanza storica dell'evento, si palesa in filigrana, in laminate presenze, in misurate intuizioni. L'esplosione del colore non attende: è preventivata nel tracciato. Anche dopo mezzo secolo, allo stesso modo, la vena di ispirazione potrà vagare da un'opera all'altra, gioiosa e stimolante, coinvolgente per ogni aspetto dell'esistenza e del sapere, del passato e del presente. Negli omaggi a Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI, al Cardinale Carlo Maria Martini, la creazione si ritroverà certa della propria libertà, perché conscia della scelta compiuta, della decisione necessaria. Aprire alla modernità, ripartendo dal Concilio – come recentemente affermato da Papa Francesco in un'intervista a Eugenio Scalfari – potrà essere il correlativo etico e sociale di questo dominio di emancipazione: destino comune al linguaggio dell'arte, della filosofia e della religione...
08
dicembre 2013
Ezio Gribaudo e il Concilio Vaticano II. Tra l’Imperatore Santo e Papa Wojtyla
Dall'otto al 26 dicembre 2013
arte contemporanea
Location
PALAZZO MUNICIPALE
San Mauro Torinese, Via Martiri Della Libertà, 150, (Torino)
San Mauro Torinese, Via Martiri Della Libertà, 150, (Torino)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato 16 - 20, domenica 11 - 12
Vernissage
8 Dicembre 2013, h 17.30
Autore
Curatore