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Ezio Gribaudo – Una vita d’arte
La mostra organizzata presso lo storico filatoio di Caraglio evidenzia come Ezio Gribaudo, in una dimensione spesso provinciale come quella italiana, sia uno dei pochi personaggi che possano adeguatamente rappresentare l’internazionalità, il cosmopolitismo, il dialogo multiforme e incessante tra culture e personalità intellettuali di tutto il mondo.
Comunicato stampa
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Domenica 10 maggio 2009 verrà inaugurata, presso lo splendido Filatoio di Caraglio (Cuneo), la mostra EZIO GRIBAUDO. UNA VITA D’ARTE, promossa dalla Regione Piemonte, dal Comune di Caraglio e dall’Associazione Culturale Marcovaldo di Caraglio, in collaborazione con la Fondazione Filatoio Rosso di Caraglio. La mostra, curata da Alberto Cottino e Silvia Pegoraro, sarà documentata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, con testi dei due curatori, di Andreina Galleani d’Agliano e dello stesso Ezio Gribaudo.
Oltre ad essere uno dei più interessanti artisti italiani contemporanei, Ezio Gribaudo (Torino, 1929) è anche uno dei più affascinanti personaggi legati al mondo dell’arte e della cultura tout-court: un grande editore d’arte, un grande collezionista, un instancabile e incisivo radiografo della cultura novecentesca. Il più delle volte, nelle numerose manifestazioni dedicate a Ezio Gribaudo nel corso del tempo, i vari aspetti di questa personalità poliedrica e complessa sono emersi individualmente. Proprio l’ottantesimo compleanno di Gribaudo, che cade nel 2009, sembra invece un’ottima occasione per mettere a fuoco e analizzare tutti insieme questi aspetti, nell’ambito di una manifestazione espositiva che appunto per questo si annuncia particolarmente stimolante. La mostra organizzata presso lo storico filatoio di Caraglio evidenzia come Ezio Gribaudo, in una dimensione spesso provinciale come quella italiana, sia uno dei pochi personaggi che possano adeguatamente rappresentare l’internazionalità, il cosmopolitismo, il dialogo multiforme e incessante tra culture e personalità intellettuali di tutto il mondo.
Viene proposto un percorso attento e calibrato attraverso l’opera di Ezio Gribaudo artista, dagli anni ‘60, gli anni della fortunata Biennale veneziana che gli portò il Premio per la Grafica (1966) e che videro nascere le celebri serie dei Flani e dei Logogrifi (che entusiasmarono un nume tutelare della critica europea come Pierre Restany), agli altrettanto celebri rilievi bianchi, alla serie dei Teatri della Memoria, ancora in progress, ai Dinosauri e alle Gabbie, sospesi tra storia naturale e invenzione fantastica, senza dimenticare la bellissima serie dei libri d’artista, in cui l’arte trova supporto alla propria espressione in una delle forme-oggetto più amate da Gribaudo, il libro, appunto, e nella tecnica che è all’origine del libro moderno: la stampa. Pierre Restany aveva infatti scritto, nel 1966: “Il mondo di Ezio Gribaudo è il mondo della tipografia, dell'impressione, dell'edizione. Le matrici, i piombi, i clichés della fotoincisione si sono imposti a lui nella loro piena virtualità espressiva, come una fonte inesauribile di immagini poetiche e nuove... Ezio Gribaudo ha saputo ritrovare l'essenza di tutti i miti”.
La mostra documenta anche i rapporti di Ezio Gribaudo con grandi artisti del Novecento, che hanno inciso sulla formazione della sua personale poetica d’artista e sulla sua attività di editore d’arte, e nello stesso tempo hanno alimentato anche un altro aspetto importante della sua personalità : la sua passione di collezionista.
Sono infatti esposte le opere – appartenenti alla collezione Gribaudo - di 10 grandi artisti del Novecento che hanno intrattenuto con Ezio Gribaudo un intenso rapporto di amicizia e di collaborazione: Pierre Alechinsky, Karel Appel, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Hans Hartung, Asger Jorn, Conrad Marca-Relli, Joan Miró, Graham Sutherland.
Insieme alle opere di questi artisti sono visibili testimonianze fotografiche che ne documentano il rapporto con Gribaudo, e le famose monografie ad essi dedicate da Gribaudo in veste di editore d’arte, prima direttore delle Edizioni d’Arte della Fratelli Pozzo a Torino, poi delle collezioni d’arte della Fratelli Fabbri Editori. Straordinarie le copertine, vere opere d’arte pensate appositamente dagli artisti protagonisti delle monografie: come il Taglio realizzato da Fontana per la copertina della monografia scritta da Tapié, a lui dedicata, o i disegni di Alechinsky, Hartung, Sutherland , creati per le copertine delle rispettive monografie.
Oltre ad essere uno dei più interessanti artisti italiani contemporanei, Ezio Gribaudo (Torino, 1929) è anche uno dei più affascinanti personaggi legati al mondo dell’arte e della cultura tout-court: un grande editore d’arte, un grande collezionista, un instancabile e incisivo radiografo della cultura novecentesca. Il più delle volte, nelle numerose manifestazioni dedicate a Ezio Gribaudo nel corso del tempo, i vari aspetti di questa personalità poliedrica e complessa sono emersi individualmente. Proprio l’ottantesimo compleanno di Gribaudo, che cade nel 2009, sembra invece un’ottima occasione per mettere a fuoco e analizzare tutti insieme questi aspetti, nell’ambito di una manifestazione espositiva che appunto per questo si annuncia particolarmente stimolante. La mostra organizzata presso lo storico filatoio di Caraglio evidenzia come Ezio Gribaudo, in una dimensione spesso provinciale come quella italiana, sia uno dei pochi personaggi che possano adeguatamente rappresentare l’internazionalità, il cosmopolitismo, il dialogo multiforme e incessante tra culture e personalità intellettuali di tutto il mondo.
Viene proposto un percorso attento e calibrato attraverso l’opera di Ezio Gribaudo artista, dagli anni ‘60, gli anni della fortunata Biennale veneziana che gli portò il Premio per la Grafica (1966) e che videro nascere le celebri serie dei Flani e dei Logogrifi (che entusiasmarono un nume tutelare della critica europea come Pierre Restany), agli altrettanto celebri rilievi bianchi, alla serie dei Teatri della Memoria, ancora in progress, ai Dinosauri e alle Gabbie, sospesi tra storia naturale e invenzione fantastica, senza dimenticare la bellissima serie dei libri d’artista, in cui l’arte trova supporto alla propria espressione in una delle forme-oggetto più amate da Gribaudo, il libro, appunto, e nella tecnica che è all’origine del libro moderno: la stampa. Pierre Restany aveva infatti scritto, nel 1966: “Il mondo di Ezio Gribaudo è il mondo della tipografia, dell'impressione, dell'edizione. Le matrici, i piombi, i clichés della fotoincisione si sono imposti a lui nella loro piena virtualità espressiva, come una fonte inesauribile di immagini poetiche e nuove... Ezio Gribaudo ha saputo ritrovare l'essenza di tutti i miti”.
La mostra documenta anche i rapporti di Ezio Gribaudo con grandi artisti del Novecento, che hanno inciso sulla formazione della sua personale poetica d’artista e sulla sua attività di editore d’arte, e nello stesso tempo hanno alimentato anche un altro aspetto importante della sua personalità : la sua passione di collezionista.
Sono infatti esposte le opere – appartenenti alla collezione Gribaudo - di 10 grandi artisti del Novecento che hanno intrattenuto con Ezio Gribaudo un intenso rapporto di amicizia e di collaborazione: Pierre Alechinsky, Karel Appel, Giorgio de Chirico, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Hans Hartung, Asger Jorn, Conrad Marca-Relli, Joan Miró, Graham Sutherland.
Insieme alle opere di questi artisti sono visibili testimonianze fotografiche che ne documentano il rapporto con Gribaudo, e le famose monografie ad essi dedicate da Gribaudo in veste di editore d’arte, prima direttore delle Edizioni d’Arte della Fratelli Pozzo a Torino, poi delle collezioni d’arte della Fratelli Fabbri Editori. Straordinarie le copertine, vere opere d’arte pensate appositamente dagli artisti protagonisti delle monografie: come il Taglio realizzato da Fontana per la copertina della monografia scritta da Tapié, a lui dedicata, o i disegni di Alechinsky, Hartung, Sutherland , creati per le copertine delle rispettive monografie.
10
maggio 2009
Ezio Gribaudo – Una vita d’arte
Dal 10 maggio al 27 settembre 2009
arte contemporanea
Location
CESAC – CENTRO SPERIMENTALE PER LE ARTI CONTEMPORANEE – IL FILATOIO
Caraglio, Via Giacomo Matteotti, 40, (Cuneo)
Caraglio, Via Giacomo Matteotti, 40, (Cuneo)
Biglietti
intero 7 euro
ridotto 4 euro (dai 6 ai 14 anni e oltre i 65)
gratuito meno di 6 anni, Abbonamento Musei Torino
Piemonte, residenti in Caraglio (la domenica mattina)
Orario di apertura
dal 10 maggio al 26 giugno: da giovedì a sabato 14.30-19.00;
domenica e festivi 10.00-19.00
dal 27 giugno al 30 agosto: da giovedì a sabato 17.00-22.00;
domenica e festivi 10.00-14.00 - 17.00-22.00
dal 3 al 27 settembre: da giovedì a sabato 14.30-19.00;
domenica e festivi 10.00-19.00
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore