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Ezio Mazzella / Dennis Fazio – La forma e la sintesi
In questa mostra si assiste alla materializzazione, dell’essenza dei paesaggi e delle nature morte dipinti nei decenni precedenti da Mazzella o delle figure dipinte o scolpite da Dennis Fazio. E l’astrazione rivela il suo etimologico significato primigenio di ‘distillato’ della figurazione.
Comunicato stampa
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La Galleria20 presenta la doppia personale di Ezio Mazzella e Dennis Fazio: La forma e la sintesi. Uno spazio dedicato all’arte contemporanea emergente, soprattutto italiana, nato dalla collaborazione tra la Galleria Ariele di Torino, la Rivista 20 e Zamenhof Art di Milano. Sotto la direzione organizzativa di Enzo Briscese e quella artistica di Virgilio Patarini. Per un'Arte Contemporanea vera, di sostanza, al di là delle mode e del sensazionalismo.
Mentre la scultura di Dennis Fazio (nato a Melbourne nel 1963 e residente a Pieve di Teco, Imperia) presenta una serie di silhouettes di legno scolpito e levigato, allungate, dalle forme sinuose ed ellittiche, filiformi ed elegantemente stilizzate, la pittura di Ezio Mazzella (nato a Milano nel 1936 e ivi residente) si gioca tutta tra una gestualità espressionista dinamica e decisa, che può richiamare alla memoria il magistero di Vedova o di altri protagonisti dell’Action Painting come Kline o De Kooning, e una sapiente costruzione di spazi virtuali, immaginari, fatta di piani che si sovrappongono, intersecano, di vaga reminescenza proto-cubista, con una tavolozza calda, intensa, decisa in cui si privilegiano le ocre, i gialli, i rossi, le terre.
Il maturo pittore milanese giunge a questi traguardi dopo aver praticato per decenni una solida pittura figurativa dalla pennellata pastosa e dalla sintesi decisa delle forme, dichiaratamente debitrice dell’esperienza di Ennio Morlotti. Verso la fine degli anni novanta Ezio Mazzella varca il rubicone della figurazione per addentrarsi nei territori dell’astrazione pura, rivelando un’inquietudine e una vocazione alla ricerca fino ad allora forse insospettabili. Allo stesso modo la scultura del più giovane artista ligure nasce da una matrice figurativa in cui un processo di sintesi formale trasforma delle figure femminili ad un puro gioco di forme allungate allusive ed elusive.
Entrambi gli artisti fanno tesoro dell’esperienza acquisita in tanti anni nell’arte della composizione e della distribuzione degli equilibri delle forme, per giungere, grazie all’abbandono della componente figurale, ad una essenzialità e ad una efficacia inedite. Ed è come se assistessimo al prodigio di vedere materializzarsi, davanti ai nostri occhi, l’essenza dei paesaggi e delle nature morte dipinti nei decenni precedenti da Mazzella o delle figure dipinte o scolpite da Dennis Fazio. E l’astrazione rivela il suo etimologico significato primigenio di ‘distillato’ della figurazione.
Virgilio Patarini
Mentre la scultura di Dennis Fazio (nato a Melbourne nel 1963 e residente a Pieve di Teco, Imperia) presenta una serie di silhouettes di legno scolpito e levigato, allungate, dalle forme sinuose ed ellittiche, filiformi ed elegantemente stilizzate, la pittura di Ezio Mazzella (nato a Milano nel 1936 e ivi residente) si gioca tutta tra una gestualità espressionista dinamica e decisa, che può richiamare alla memoria il magistero di Vedova o di altri protagonisti dell’Action Painting come Kline o De Kooning, e una sapiente costruzione di spazi virtuali, immaginari, fatta di piani che si sovrappongono, intersecano, di vaga reminescenza proto-cubista, con una tavolozza calda, intensa, decisa in cui si privilegiano le ocre, i gialli, i rossi, le terre.
Il maturo pittore milanese giunge a questi traguardi dopo aver praticato per decenni una solida pittura figurativa dalla pennellata pastosa e dalla sintesi decisa delle forme, dichiaratamente debitrice dell’esperienza di Ennio Morlotti. Verso la fine degli anni novanta Ezio Mazzella varca il rubicone della figurazione per addentrarsi nei territori dell’astrazione pura, rivelando un’inquietudine e una vocazione alla ricerca fino ad allora forse insospettabili. Allo stesso modo la scultura del più giovane artista ligure nasce da una matrice figurativa in cui un processo di sintesi formale trasforma delle figure femminili ad un puro gioco di forme allungate allusive ed elusive.
Entrambi gli artisti fanno tesoro dell’esperienza acquisita in tanti anni nell’arte della composizione e della distribuzione degli equilibri delle forme, per giungere, grazie all’abbandono della componente figurale, ad una essenzialità e ad una efficacia inedite. Ed è come se assistessimo al prodigio di vedere materializzarsi, davanti ai nostri occhi, l’essenza dei paesaggi e delle nature morte dipinti nei decenni precedenti da Mazzella o delle figure dipinte o scolpite da Dennis Fazio. E l’astrazione rivela il suo etimologico significato primigenio di ‘distillato’ della figurazione.
Virgilio Patarini
20
ottobre 2013
Ezio Mazzella / Dennis Fazio – La forma e la sintesi
Dal 20 al 31 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
GALLERIA 20
Torino, Corso Casale, 85, (Torino)
Torino, Corso Casale, 85, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 15-19
Vernissage
20 Ottobre 2013, ore 16.00
Autore
Curatore