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Fabbriano – In Fieri
la produzione ultima dell’artista in gran parte inedita
Comunicato stampa
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Fabbriano è riconosciuto dalla critica, non solo italiana, tra i più significativi e interessanti artisti della seconda metà del Novecento. Mosso fin dagli esordi da un inquieto peregrinare culturale ed esistenziale ha solcato temperie culturali differenti, gruppi artistici diversi ma affini al suo profondo sentire, animato da una sempre coerente esigenza di accrescimento e confronto. Pur frequentando e facendo parte di gruppi quali L’Actionem Aktionismus – insieme ad artisti quali Günter Brus, Arnulf Rainer, Ludwig Attersee – e il Gruppo Sintesis Informale con Carlos Mensa, Rafael Canogar, Luis Feito non ha mai rinnegato la matrice classica di provenienza. Allo sguardo, mai pago, agli scenari internazionali ha sempre contrapposto, in sinergica dualità, un forte attaccamento alle proprie origini culturali italiane.
La mostra nella prestigiosa sede di Palazzo della Ragione si prefigura la più importante mai dedicatagli negli ultimi vent’anni in Italia – si ricordano quella ferrarese a Palazzo dei Diamanti del 1974 e quelle successive di Palazzo Barberini a Roma, a Palazzo Lanfranchi di Pisa, a Palazzo Guasco di Alessandria e Pacucci di Grosseto – e focalizza l’attenzione sulla produzione ultima dell’artista in gran parte inedita. Sono state infatti selezionate oltre una settantina di opere di grande formato, provenienti anche da collezioni private e musei europei.
Il titolo “In Fieri” nelle intenzioni della curatrice, il critico d’arte Elisabetta Pozzetti, sta ad indicare la febbrile ricerca dell’artista che non ha mai smesso di sperimentare, rendendo il suo iter artistico incessantemente in divenire. Fabbriano, nonostante il successo di critica e di mercato, non si è cioè mai accontentato di abbracciare un cliché formale “fortunato” e di riprodurlo infinite volte. Ha avuto sempre il coraggio, ma sarebbe meglio dire l’indole, di mettersi in discussione e inaugurare percorsi stilistici anche ardui, inesplorati, anticipando correnti formali oggi ormai storicizzate. Anche lo stesso processo esecutivo alla base delle opere può dirsi “in fieri” poiché consiste proprio nella sovrapposizione e sottrazione di strati di materia sensibili alle dinamiche emotive di Fabbriano.Il reportage nello studio realizzato dal fotografo Alberto Givanni e proiettato in mostra acquisisce un valore aggiunto oltre a quello propriamente estetico: Fabbriano ha schiuso per la prima volta il mondo creativo, gli spazi e le dinamiche personali di realizzazione delle opere, ad un obbiettivo e a uno sguardo altro dal suo.
Artista ormai settantenne che, nonostante i premi (tra i quali il XIII Premio Joan Mirò di Barcellona 1984; Medaglia d’oro per l’arte di Città del Messico, 1991; Premio Viviani di Pisa, 1994; I Premio Nazionale di Pisa, 2003) e i riconoscimenti internazionali mantiene lo stesso stupore e l’entusiasmo del ragazzo che, poco più che maggiorenne, con lo zaino in spalla partì per la mitterleuropa. Da allora il viaggio ancora tarda a finire.
Breve biografia:
Fabbriano ha solcato mezzo secolo di arte: dal “Actionem Aktionismus” degli anni Sessanta vissuto con artisti quali Günter Brus, Arnulf Rainer, Ludwig Attersee, al “Gruppo Sintesis Informale” a cui aderisce nel 1968 con Carlos Mensa, Rafael Canogar, Luis Feito, fino al ritorno in Italia con la mostra, nel 1974, al Centro Attività Visive del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, in cui esporrà nuovamente negli anni successivi. Nel 1977 è inserito nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia. Nel 1984 gli viene assegnato il prestigioso XIII Premio Joan Mirò di Barcellona e nello stesso anno espone al Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Parigi. In tutti questi anni sue mostre si succedono in vari centri espositivi: da Varsavia, a Bucarest, a Ploudiv (Bulgaria), a Ginevra, a Monaco, Francoforte, a Swansea (Inghilterra) e a Sarajevo, Belgrado, Skoplie, a Montecarlo. Oltre a Mosca, Krasnodar, a Tokio, a Barcellona, Parigi, Los Angeles (seguono in allegato le date e le sedi). Da segnalare le rassegne a Chicago, New York e Granada. In Italia espone nuovamente a Palazzo Barberini a Roma e al Castello Estense e a Palazzo Schifanoia a Ferrara. Nel 1989 gli viene consegnato il Premio Guercino d’Oro dalla città di Cento (Fe). Riceve nel 1991 la medaglia d’oro per l’arte dalla Città del Messico, tre anni dopo il I Premio Viviani a Pisa e nella stessa città nel 2003 il I Premio Nazionale.
La mostra nella prestigiosa sede di Palazzo della Ragione si prefigura la più importante mai dedicatagli negli ultimi vent’anni in Italia – si ricordano quella ferrarese a Palazzo dei Diamanti del 1974 e quelle successive di Palazzo Barberini a Roma, a Palazzo Lanfranchi di Pisa, a Palazzo Guasco di Alessandria e Pacucci di Grosseto – e focalizza l’attenzione sulla produzione ultima dell’artista in gran parte inedita. Sono state infatti selezionate oltre una settantina di opere di grande formato, provenienti anche da collezioni private e musei europei.
Il titolo “In Fieri” nelle intenzioni della curatrice, il critico d’arte Elisabetta Pozzetti, sta ad indicare la febbrile ricerca dell’artista che non ha mai smesso di sperimentare, rendendo il suo iter artistico incessantemente in divenire. Fabbriano, nonostante il successo di critica e di mercato, non si è cioè mai accontentato di abbracciare un cliché formale “fortunato” e di riprodurlo infinite volte. Ha avuto sempre il coraggio, ma sarebbe meglio dire l’indole, di mettersi in discussione e inaugurare percorsi stilistici anche ardui, inesplorati, anticipando correnti formali oggi ormai storicizzate. Anche lo stesso processo esecutivo alla base delle opere può dirsi “in fieri” poiché consiste proprio nella sovrapposizione e sottrazione di strati di materia sensibili alle dinamiche emotive di Fabbriano.Il reportage nello studio realizzato dal fotografo Alberto Givanni e proiettato in mostra acquisisce un valore aggiunto oltre a quello propriamente estetico: Fabbriano ha schiuso per la prima volta il mondo creativo, gli spazi e le dinamiche personali di realizzazione delle opere, ad un obbiettivo e a uno sguardo altro dal suo.
Artista ormai settantenne che, nonostante i premi (tra i quali il XIII Premio Joan Mirò di Barcellona 1984; Medaglia d’oro per l’arte di Città del Messico, 1991; Premio Viviani di Pisa, 1994; I Premio Nazionale di Pisa, 2003) e i riconoscimenti internazionali mantiene lo stesso stupore e l’entusiasmo del ragazzo che, poco più che maggiorenne, con lo zaino in spalla partì per la mitterleuropa. Da allora il viaggio ancora tarda a finire.
Breve biografia:
Fabbriano ha solcato mezzo secolo di arte: dal “Actionem Aktionismus” degli anni Sessanta vissuto con artisti quali Günter Brus, Arnulf Rainer, Ludwig Attersee, al “Gruppo Sintesis Informale” a cui aderisce nel 1968 con Carlos Mensa, Rafael Canogar, Luis Feito, fino al ritorno in Italia con la mostra, nel 1974, al Centro Attività Visive del Palazzo dei Diamanti di Ferrara, in cui esporrà nuovamente negli anni successivi. Nel 1977 è inserito nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia. Nel 1984 gli viene assegnato il prestigioso XIII Premio Joan Mirò di Barcellona e nello stesso anno espone al Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Parigi. In tutti questi anni sue mostre si succedono in vari centri espositivi: da Varsavia, a Bucarest, a Ploudiv (Bulgaria), a Ginevra, a Monaco, Francoforte, a Swansea (Inghilterra) e a Sarajevo, Belgrado, Skoplie, a Montecarlo. Oltre a Mosca, Krasnodar, a Tokio, a Barcellona, Parigi, Los Angeles (seguono in allegato le date e le sedi). Da segnalare le rassegne a Chicago, New York e Granada. In Italia espone nuovamente a Palazzo Barberini a Roma e al Castello Estense e a Palazzo Schifanoia a Ferrara. Nel 1989 gli viene consegnato il Premio Guercino d’Oro dalla città di Cento (Fe). Riceve nel 1991 la medaglia d’oro per l’arte dalla Città del Messico, tre anni dopo il I Premio Viviani a Pisa e nella stessa città nel 2003 il I Premio Nazionale.
15
ottobre 2005
Fabbriano – In Fieri
Dal 15 ottobre al 13 novembre 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA RAGIONE
Mantova, Piazza Erbe, (Mantova)
Mantova, Piazza Erbe, (Mantova)
Biglietti
3 euro, ridotto 1,50 euro
Orario di apertura
10-13 e 15-18, lunedì chiuso
Vernissage
15 Ottobre 2005, ore 19
Autore
Curatore