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Fabbriano – La Donazione Henny Mortensen
Promossa dalla AOPi (nell’ambito della 24a settimana Oncologica) intero ricavato dalla vendita della “Donazione H. Mortensen” (Opere di Fabbriano) sarà destinato a premiare giovani ricercatrici e ricercatori in oncologia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Donazione Henny Mortensen - Opere di Fabbriano
Inaugurazione Sabato 5 Aprile 2014 ore 16,30
dal 5 al 16 Aprile 2014
a cura di Massimiliano Sbrana
Artisti presenti : Fabbriano
Promosso da: Associazione Oncologica Pisana (Aopi) “Piero Trivella” onlus - Settimana Oncologica” / 24ª edizione
Ingresso libero
Sede : GAMeC CentroArteModerna - Lungarno Mediceo, 26 Pisa - www.centroartemoderna.com - tel.+39 05054263
___________________________________________________________________________________________
La Donazione Henny Mortensen - Opere di Fabbriano
Si inaugurerà Sabato 5 Aprile 2014 alle ore 16,30 (visitabile fino al 16 Aprile con ingresso libero) a cura Massimiliano Sbrana, presso la GAMeC CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo,26) la mostra "La Donazione Henny Mortensen - Opere di Fabbriano" , promossa dall’Associazione Oncologica Pisana (Aopi) “Piero Trivella nell'ambito della “Settimana Oncologica” 24ª edizione, il cui intero ricavato sarà destinato a premiare giovani ricercatrici e ricercatori in oncologia.
Lo scopo della settimana è quello di avvicinare i cittadini all’azione dell’Aopi, onlus che da oltre 35 anni offre assistenza gratuita ai malati oncologici e alle loro famiglie, soprattutto grazie all’impegno di volontari qualificati. «I nostri servizi sono finanziati dalla generosità di chi ci sostiene - spiega il professor Pierantonio Macchia, presidente dell’Aopi -. Con i fondi che speriamo di raccogliere attraverso questa iniziativa intendiamo, in primo luogo, potenziare l’assistenza a domicilio, supporto non previsto dall’ospedale, ma di assoluta importanza per il paziente».
Ivano Fabbri, nato a Ferrara nel 1936, agli inizi degli anni ‘60 diventa Fabbriano. Il nome d’arte lo ha accompagnato fino ad oggi.
Dopo prestigiose mostre in Italia e all’estero, Fabbriano ritorna dopo una lunga assenza da Pisa presentando una selezione di opere straordinarie realizzate negli ultimi anni. Oltre venti brani pittorici per raccontare la profondità creativa e la sensibilità inquieta di un artista “errante”,costantemente alla ricerca di un approdo nuovo, di una sperimentazione inedita, di un’arte capace sempre più di emozionare. In essa si individua lo stato del continuo divenire alchemico, del trasmutare da uno stadio pittorico all’altro, da una tensione informale che spinge la pennellata di Fabbriano a farsi impastata, gestuale, irruenta ad una pacificata resa figurativa che indugia sulla narrazione del particolare, dell’attimo nel quale il soggetto sembra trarre pace dalla tensione del segno. L’oscillazione non è solo formale ma anche iconografica: da brani figurativi estrapolati dalla algida classicità greca piuttosto che dalla purezza neoclassica a magmatiche liquefazioni cromatiche che volgono lo sguardo all’esperienza aniconica informale. Nell’armonico fluttuare di differenti polarità segniche e semantiche permane costante una forte vocazione lirica, declinata nelle mille e più sfaccettature della vita. Fabbriano ha solcato mezzo secolo di arte sostenuto dallo stesso entusiasmo e dall’inalterata fiducia che il terreno dell’espressione artistica sia ancora degno di un’esplorazione se non pionieristica almeno sincera. Mosso fin dagli esordi da un inquieto peregrinare culturale ed esistenziale ha attraversato temperie differenti, gruppi artistici diversi ma affini al suo profondo sentire, animato da una costante coerente esigenza di accrescimento e confronto. Pur frequentando negli anni Sessanta gruppi quali l’Actionem Aktionismus – insieme ad artisti quali Günter Brus, Arnulf Rainer, Ludwig Attersee – e il Gruppo Sintesis Informale con Carlos Mensa, Rafael Canogar, Luis Feito non ha rinnegato la matrice classica di provenienza. Allo sguardo, mai pago, agli scenari internazionali ha sempre contrapposto, in sinergica dualità, un forte attaccamento alle proprie origini italiane. Alle quali ritorna con mostre di rilievo come quella del 1977, al Centro Attività Visive del palazzo dei Diamanti di Ferrara – in cui esporrà nuovamente negli anni successivi –, quella del 1978 all’Accademia dei Concordi di Rovigo e a seguire le personali a Palazzo Barberini a Roma (1984), Palazzi Pacucci a Grosseto e Guasco ad Alessandria (1985), oltre a Palazzo Lanfranchi a Pisa(1991). Nel 1974 è inserito nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia. Un decennio più tardi gli viene assegnato il prestigioso XIII Premio Joan Mirò di Barcellona e nello stesso anno espone al Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Parigi. In tutti questi anni sue mostre si succedono in vari centri espositivi: da Varsavia a Bucarest, a Ginevra, a Monaco, Francoforte, a Sarajevo, Belgrado, Skoplie e a Montecarlo. E ancora: Mosca, Krasnodar, Tokyo, Barcellona, Parigi, Los Angeles oltre alle rassegne a Chicago, New York e Granada. Nel 1989 gli viene consegnato il Premio Guercino d’Oro dalla città di Cento. Riceve nel 1991 la Medaglia d’Oro per l’arte da Città del Messico, tre anni dopo il Premio Italia per le Arti Visive a Firenze e il Premio Viviani a Pisa e nel 2014 di nuovo a Pisa al GAMeC CentroArteModerna,
Altre informazioni disponibili al più presto sul sito: www.Centroartemoderna.com ; Per appuntamenti tel 050542630 o email: mostre@centroartemoderna.com
La mostra proseguirà fino al 16 aprile 2014. (ingresso libero). Orari: 10-12,30/16,30-19,00 (feriali); Domenica 6 Aprile 2014 17,00-19,00 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.
Ufficio stampa:
Massimiliano Sbrana
mobile +39 3393961536 , +39 3925439377
e-mail mostre@centroartemoderna.com
Si autorizza la pubblicare testi e immagini relativi alla mostra IN OGGETTO. Si dichiara che per le immagini e per i testi contenuti nel predetto comunicato non esistono VINCOLI SIAE NE' VINCOLI DI ALCUN TIPO.
__________________________________________________________________________________________
Il contenuto di questa email è strettamente riservato e non divulgabile a terzi se non previa autorizzazione scritta, dal GAMeC CentroArteModerna di Pisa , in caso si riscontrassero usi impropri dei contenuti, divulgazione a terzi ed in particolare manipolazioni della stessa, saremo autorizzati a procedere per vie legali.
In ottemperanza alla Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali", art. 13 si dichiara che i dati raccolti, verranno trattati per il solo scopo di invio mail promozionali (altre info sono reperibili sul sito www.CentroArteModerna.com ). Secondo quanto previsto dal DLs, è possibile modificare o cancellare i dati in qualsiasi momento in modo del tutto gratuito e autonomo. Una non risposta, invece, varrà come consenso alla spedizione dei nostri inviti. Se non hai richiesto questa email, ce ne scusiamo. Per contattare il titolare della newsletter
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Ingresso libero
Sede : GAMeC CentroArteModerna - Lungarno Mediceo, 26 Pisa - www.centroartemoderna.com - tel.+39 05054263
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La Donazione Henny Mortensen - Opere di Fabbriano
Si inaugurerà Sabato 5 Aprile 2014 alle ore 16,30 (visitabile fino al 16 Aprile con ingresso libero) a cura Massimiliano Sbrana, presso la GAMeC CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo,26) la mostra "La Donazione Henny Mortensen - Opere di Fabbriano" , promossa dall’Associazione Oncologica Pisana (Aopi) “Piero Trivella nell'ambito della “Settimana Oncologica” 24ª edizione, il cui intero ricavato sarà destinato a premiare giovani ricercatrici e ricercatori in oncologia.
Lo scopo della settimana è quello di avvicinare i cittadini all’azione dell’Aopi, onlus che da oltre 35 anni offre assistenza gratuita ai malati oncologici e alle loro famiglie, soprattutto grazie all’impegno di volontari qualificati. «I nostri servizi sono finanziati dalla generosità di chi ci sostiene - spiega il professor Pierantonio Macchia, presidente dell’Aopi -. Con i fondi che speriamo di raccogliere attraverso questa iniziativa intendiamo, in primo luogo, potenziare l’assistenza a domicilio, supporto non previsto dall’ospedale, ma di assoluta importanza per il paziente».
Ivano Fabbri, nato a Ferrara nel 1936, agli inizi degli anni ‘60 diventa Fabbriano. Il nome d’arte lo ha accompagnato fino ad oggi.
Dopo prestigiose mostre in Italia e all’estero, Fabbriano ritorna dopo una lunga assenza da Pisa presentando una selezione di opere straordinarie realizzate negli ultimi anni. Oltre venti brani pittorici per raccontare la profondità creativa e la sensibilità inquieta di un artista “errante”,costantemente alla ricerca di un approdo nuovo, di una sperimentazione inedita, di un’arte capace sempre più di emozionare. In essa si individua lo stato del continuo divenire alchemico, del trasmutare da uno stadio pittorico all’altro, da una tensione informale che spinge la pennellata di Fabbriano a farsi impastata, gestuale, irruenta ad una pacificata resa figurativa che indugia sulla narrazione del particolare, dell’attimo nel quale il soggetto sembra trarre pace dalla tensione del segno. L’oscillazione non è solo formale ma anche iconografica: da brani figurativi estrapolati dalla algida classicità greca piuttosto che dalla purezza neoclassica a magmatiche liquefazioni cromatiche che volgono lo sguardo all’esperienza aniconica informale. Nell’armonico fluttuare di differenti polarità segniche e semantiche permane costante una forte vocazione lirica, declinata nelle mille e più sfaccettature della vita. Fabbriano ha solcato mezzo secolo di arte sostenuto dallo stesso entusiasmo e dall’inalterata fiducia che il terreno dell’espressione artistica sia ancora degno di un’esplorazione se non pionieristica almeno sincera. Mosso fin dagli esordi da un inquieto peregrinare culturale ed esistenziale ha attraversato temperie differenti, gruppi artistici diversi ma affini al suo profondo sentire, animato da una costante coerente esigenza di accrescimento e confronto. Pur frequentando negli anni Sessanta gruppi quali l’Actionem Aktionismus – insieme ad artisti quali Günter Brus, Arnulf Rainer, Ludwig Attersee – e il Gruppo Sintesis Informale con Carlos Mensa, Rafael Canogar, Luis Feito non ha rinnegato la matrice classica di provenienza. Allo sguardo, mai pago, agli scenari internazionali ha sempre contrapposto, in sinergica dualità, un forte attaccamento alle proprie origini italiane. Alle quali ritorna con mostre di rilievo come quella del 1977, al Centro Attività Visive del palazzo dei Diamanti di Ferrara – in cui esporrà nuovamente negli anni successivi –, quella del 1978 all’Accademia dei Concordi di Rovigo e a seguire le personali a Palazzo Barberini a Roma (1984), Palazzi Pacucci a Grosseto e Guasco ad Alessandria (1985), oltre a Palazzo Lanfranchi a Pisa(1991). Nel 1974 è inserito nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia. Un decennio più tardi gli viene assegnato il prestigioso XIII Premio Joan Mirò di Barcellona e nello stesso anno espone al Centro Internazionale d’Arte Contemporanea di Parigi. In tutti questi anni sue mostre si succedono in vari centri espositivi: da Varsavia a Bucarest, a Ginevra, a Monaco, Francoforte, a Sarajevo, Belgrado, Skoplie e a Montecarlo. E ancora: Mosca, Krasnodar, Tokyo, Barcellona, Parigi, Los Angeles oltre alle rassegne a Chicago, New York e Granada. Nel 1989 gli viene consegnato il Premio Guercino d’Oro dalla città di Cento. Riceve nel 1991 la Medaglia d’Oro per l’arte da Città del Messico, tre anni dopo il Premio Italia per le Arti Visive a Firenze e il Premio Viviani a Pisa e nel 2014 di nuovo a Pisa al GAMeC CentroArteModerna,
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La mostra proseguirà fino al 16 aprile 2014. (ingresso libero). Orari: 10-12,30/16,30-19,00 (feriali); Domenica 6 Aprile 2014 17,00-19,00 (festivi telefonare) ; chiuso lunedì mattina.
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05
aprile 2014
Fabbriano – La Donazione Henny Mortensen
Dal 05 al 16 aprile 2014
arte moderna e contemporanea
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GAMEC CENTROARTEMODERNA
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Pisa, Lungarno Mediceo, 26, (Pisa)
Orario di apertura
10-12,30 e 16-19
Vernissage
5 Aprile 2014, h 16,30
Autore
Curatore