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Fabbrica delle Immagini
La mostra vuole analizzare attraverso le opere sia pittoriche che scultoree, il rapporto tra l’uomo e il suo subconscio (la fabbrica dei pensieri e delle immagini poetiche)
Comunicato stampa
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Inaugura il 14 ottobre 2006 la mostra collettiva a carattere internazionale dal titolo "Fabbrica delle Immagini "nella galleria Camaver Kunsthaus a Sondrio.
La rassegna di arte contemporanea vede la partecipazione di 4 artiste di levatura internazionale, di grande prestigio il cui lavoro è apprezzato in tutta Europa e anche negli Stati Uniti:
Luise Andersen
Charlotte Engelhaart
Mia Laenen
Birgitta Sundstrom Jansdotter.
La mostra vuole analizzare attraverso le opere sia pittoriche che scultoree, il rapporto tra l'uomo e il suo subconscio ( la fabbrica dei pensieri e delle immagini poetiche).
Ogni artista in maniera più o meno studiata sembra addentrarsi in questo mondo mentale e psicologico in cui le dimensioni spaziali sono quasi annullate dove i volti sono il fulcro della composizione attorno ai quali ruotano sia la pittura che i sentimenti, le angosce , le idee.
Luise Andersen scende nel profondo del suo io più nascosto per portare a galla diverse sfaccettature della sua personalità, quasi una auto-analisi in cui i volti sono simili ma portanti mille espressioni diverse, dove le figure sono inanimate e assumono valore quasi architettonico. La gamma cromatica è netta usata in modo tonale ad accentuare il fatto che il nostro carattere è determinato da diverse sfumature di colore. I colori freddi, o caldi usati in maniera fredda, ci danno l'idea del viaggio in questa regione inesplorata.
Charlotte Engelhaart sembra in parte compiere lo stesso percorso conoscitivo della Andersen, ma in queste piccole opere quasi sempre di formato quadrato (una forma che ci riporta alla ragione) pervade una certa consapevolezza.
Le figure,che emergono dalla composizione quasi contro voglia, non guardano lo spettatore e sembrano volersi nascondersi nelle velature cromatiche, quasi un velo nebbioso che divide il mondo reale da quello immaginario. I volti sono belli e provengono da un tempo lontano diverso dal nostro. Sono soavi ed eterei e hanno la forza di farci fermare, farci uscire dal nostro continuum temporale per farci fermare ad osservare queste immagini, per liberarle per farle emergere...nella nostra mente, evocando immagini e ricordi.
Mia Laenen lavora in un altro ambito artistico, quello della scultura. Le sue opere rappresentano dei corpi o dei volti in cui i piani vengono moltiplicati e modificati, oppure ammorbiditi e sintetizzati.
La Laenen fa un lavoro più raffinato in cui l'estetica diventa idea, in cui la pietra viene a volte levigata ma a volta lasciata non finita, grezza quasi a voler rappresentare le ambivalenze della natura umana oppure le parti inesplorate del personalità.
L'artista attraverso il ritmo della composizione e il gioco di frammentazione e sintesi dei piani trasmette grande coinvolgimento e rende vivi e vibranti quelli che non sarebbero altro che pezzi di pietra, ma che in quel modo diventano opere d'arte.
Infine Brigitta Sundstrom ci conduce in una atmosfera particolare meno cupamente profonda rispetto alle altre colleghe artiste. I volti delle opere della Sundstrom sono fissi e quasi senza una espressione , i lineamenti del volto e le labbra non tradiscono nessun pensiero, gioia o inquietudine. Eppure abbiamo la certezza che pensieri turbinosi e profondi affollino la mente di queste creature inventate dall'artista.
Gli occhi sono la porta verso il turbinio caotico della mente umana, le teste prendono delle forme inconsuete quasi volessero riflettere materialmente le idee al loro interno. Così come gli sfondi o i motivi decorativi che sono vibranti e in metamorfosi continua.
La mostra si potrarrà per due settimane e presenterà questo percorso ragionato per far entrare lo spettatore in una dimensione dalle forte connotazioni psicologiche e intimistiche che non lascerà lo spettatore indifferente.
Luise Andersen, di Fontana California (USA), vive e lavora negli Stati Uniti ma è presente in diverse espozioni Camaver Kunsthaus in Europa. A dicembre inaugurerà la sua prima personale a Parigi. Le sue opere sono presenti in collezioni negli Stati Uniti e in Medio Oriente
Charlotte Engelhaart, Fjellstrand Norvegia. L'artista è molto apprezzata in Norvegia dove è volto fitto il suo curriculum espositivo. Artista versatile che opera anche nel campo dei video.
Mia Laenen vive e lavora a Betekom in Belgio. Artista che è in grado di esprimersi molto bene con diversi mezzi, pittura e scultura. Molto attiva in patria, rappresenta una stella nascente nel panorama dell'arte contemporanea europea.
Birgitta Sundstrom Jansdotter, svedese di nascita, lavora in Olanda, uno dei mercato europei più ricettivi nei confronti dell'arte. Lo stile di Birgitta è giovane moderno e innovativo, in continua evoluzione. Molte gallerie si contendono i lavoro di questa artista molto interessante
La rassegna di arte contemporanea vede la partecipazione di 4 artiste di levatura internazionale, di grande prestigio il cui lavoro è apprezzato in tutta Europa e anche negli Stati Uniti:
Luise Andersen
Charlotte Engelhaart
Mia Laenen
Birgitta Sundstrom Jansdotter.
La mostra vuole analizzare attraverso le opere sia pittoriche che scultoree, il rapporto tra l'uomo e il suo subconscio ( la fabbrica dei pensieri e delle immagini poetiche).
Ogni artista in maniera più o meno studiata sembra addentrarsi in questo mondo mentale e psicologico in cui le dimensioni spaziali sono quasi annullate dove i volti sono il fulcro della composizione attorno ai quali ruotano sia la pittura che i sentimenti, le angosce , le idee.
Luise Andersen scende nel profondo del suo io più nascosto per portare a galla diverse sfaccettature della sua personalità, quasi una auto-analisi in cui i volti sono simili ma portanti mille espressioni diverse, dove le figure sono inanimate e assumono valore quasi architettonico. La gamma cromatica è netta usata in modo tonale ad accentuare il fatto che il nostro carattere è determinato da diverse sfumature di colore. I colori freddi, o caldi usati in maniera fredda, ci danno l'idea del viaggio in questa regione inesplorata.
Charlotte Engelhaart sembra in parte compiere lo stesso percorso conoscitivo della Andersen, ma in queste piccole opere quasi sempre di formato quadrato (una forma che ci riporta alla ragione) pervade una certa consapevolezza.
Le figure,che emergono dalla composizione quasi contro voglia, non guardano lo spettatore e sembrano volersi nascondersi nelle velature cromatiche, quasi un velo nebbioso che divide il mondo reale da quello immaginario. I volti sono belli e provengono da un tempo lontano diverso dal nostro. Sono soavi ed eterei e hanno la forza di farci fermare, farci uscire dal nostro continuum temporale per farci fermare ad osservare queste immagini, per liberarle per farle emergere...nella nostra mente, evocando immagini e ricordi.
Mia Laenen lavora in un altro ambito artistico, quello della scultura. Le sue opere rappresentano dei corpi o dei volti in cui i piani vengono moltiplicati e modificati, oppure ammorbiditi e sintetizzati.
La Laenen fa un lavoro più raffinato in cui l'estetica diventa idea, in cui la pietra viene a volte levigata ma a volta lasciata non finita, grezza quasi a voler rappresentare le ambivalenze della natura umana oppure le parti inesplorate del personalità.
L'artista attraverso il ritmo della composizione e il gioco di frammentazione e sintesi dei piani trasmette grande coinvolgimento e rende vivi e vibranti quelli che non sarebbero altro che pezzi di pietra, ma che in quel modo diventano opere d'arte.
Infine Brigitta Sundstrom ci conduce in una atmosfera particolare meno cupamente profonda rispetto alle altre colleghe artiste. I volti delle opere della Sundstrom sono fissi e quasi senza una espressione , i lineamenti del volto e le labbra non tradiscono nessun pensiero, gioia o inquietudine. Eppure abbiamo la certezza che pensieri turbinosi e profondi affollino la mente di queste creature inventate dall'artista.
Gli occhi sono la porta verso il turbinio caotico della mente umana, le teste prendono delle forme inconsuete quasi volessero riflettere materialmente le idee al loro interno. Così come gli sfondi o i motivi decorativi che sono vibranti e in metamorfosi continua.
La mostra si potrarrà per due settimane e presenterà questo percorso ragionato per far entrare lo spettatore in una dimensione dalle forte connotazioni psicologiche e intimistiche che non lascerà lo spettatore indifferente.
Luise Andersen, di Fontana California (USA), vive e lavora negli Stati Uniti ma è presente in diverse espozioni Camaver Kunsthaus in Europa. A dicembre inaugurerà la sua prima personale a Parigi. Le sue opere sono presenti in collezioni negli Stati Uniti e in Medio Oriente
Charlotte Engelhaart, Fjellstrand Norvegia. L'artista è molto apprezzata in Norvegia dove è volto fitto il suo curriculum espositivo. Artista versatile che opera anche nel campo dei video.
Mia Laenen vive e lavora a Betekom in Belgio. Artista che è in grado di esprimersi molto bene con diversi mezzi, pittura e scultura. Molto attiva in patria, rappresenta una stella nascente nel panorama dell'arte contemporanea europea.
Birgitta Sundstrom Jansdotter, svedese di nascita, lavora in Olanda, uno dei mercato europei più ricettivi nei confronti dell'arte. Lo stile di Birgitta è giovane moderno e innovativo, in continua evoluzione. Molte gallerie si contendono i lavoro di questa artista molto interessante
14
ottobre 2006
Fabbrica delle Immagini
Dal 14 al 28 ottobre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA CAMAVER KUNSTHAUS
Sondrio, Via Trento, 76, (Sondrio)
Sondrio, Via Trento, 76, (Sondrio)
Orario di apertura
Orari: dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Altri giorni e orari su appuntamento
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