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Fabien Marques – Le distinzioni
Le distinzioni è il titolo della prima personale italiana dell’artista francese Fabien Marques, quarto appuntamento realizzato nel 2020, da SMDOT/contemporary art, nuovo spazio espositivo pensato e gestito da Stefano Monti, ospitato da KOBO Shop di Steve Nardini.
Comunicato stampa
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“Le distinzioni” è il titolo della prima personale italiana dell’artista francese Fabien Marques, quarto appuntamento programmato nel 2020, da SMDOT/contemporary art, nuovo spazio espositivo pensato e gestito da Stefano Monti, ospitato da KOBO SHOP di Steve Nardini.
Elogio delle distinzioni
L’idea, il progetto, di questo scritto è nato dall’incontro con l’artista francese Fabien Marques. Guardando i suoi lavori, seguendo la sua ricerca, il suo metodo rigoroso e scientifico. La ricerca è la sua opera principale, una meta opera, un’opera soggetto, che diventa molteplice attraverso i singoli lavori che sono spesso realizzati utilizzando il medium fotografico, forse perché più adatto al lavoro di documentazione ed analisi, ma senza tralasciare altri media, il collage, la scultura, la scrittura, l’installazione, come in occasione della sua prima personale italiana intitolata “Le distinzioni”. La sua è una rappresentazione esteticamente attraente di un’assenza. La capacità di porre l’attenzione su cose, dettagli, apparentemente non interessanti, banali al primo sguardo, trova una rappresentazione estetica del dettaglio che spinge chi guarda alla ricerca, alla ricerca dell’assenza, all’intensità dell’immagine e del pensiero critico. L’opera diventa segnaletica, costringe a fermarsi, a pensare, a capire, ad indagare, ad approfondire, a distinguere, a riconoscere le caratteristiche peculiari delle cose che si hanno di fronte. Il particolare diventa peculiare, la differenza diventa distinzione, il singolare diventa plurale.
Le distinzioni sono somme di particolari distinti, rappresentano la capacità di guardare il molteplice con attenzione, di aggiungere, di aumentare la capacità di gestione delle informazioni, di arricchire le conoscenze, di definire con consapevolezza un proprio gusto. Le differenze sottraggono, dividono, scartano, raggruppano, semplificano. Le distinzioni creano e sommano mondi differenti.
L’intera mostra personale di Fabien Marques si sviluppa su diverse superfici, su piani distinti che pur mantenendo la loro singolarità possono, devono, essere colti come un’unità, non chiusa su sé stessa, ma sempre pronta ad aprirsi a ricrearsi.
“P. 186-187:un espace pour le goût” (de Pierre Bourdieu, stampa fine art di carbone 300gsm, pannello dibond, plus found ananas shaped ceramic,) è il titolo dell’installazione che, contemporaneamente, fa da piano alla ricerca di Marques e, nello stesso tempo, permette allo spettatore di immergersi nella stessa attraverso un’immagine fotografica che supera la sua stessa rappresentazione. Le mani dell’artista sorreggono il libro “La Distinction” di P. Bourdieu, aperto su un’immagine fotografica in b/n raffigurata solo in parte, molto significativa per la ricerca sviluppata dallo stesso, mostrando nuclei familiari appartenenti a ceti sociali differenti e l’oggetto di ceramica posto esternamente dalla foto, colorato, lo spinge oltre. Bourdieu è stato il precursore delle attuali ricerche di mercato. Egli ha scoperto che il gusto, che permette di formulare giudizi estetici e di fare scelte di consumo, non è una caratteristica innata di un individuo, ma è un elemento della sua personalità influenzato dal contesto sociale in cui cresce e dalla sua condizione socio economica. Bourdieu ci indica un metodo scientifico, la Distinzione, Marques ci porta ad osservare il dettaglio, Le Distinzioni. “Momordica charantia, Porta Palazzo”, (2020, plastic cases, car paint, plastic fruits), è un’opera scultorea che nasce durante la sua residenza artistica presso Cripta747 studio di Torino, dove ha studiato, in particolare, le attività di controllo dei potenziali rischi connessi alla comparsa di nuovi alimenti. Le abitudini alimentari cambiano nel tempo e raccontano un’evoluzione del gusto verso l’esotico, verso ciò che è straniero, ciò che è estraneo. Le domande che si pone e ci pone Marques visitando il mercato di Porta Palazzo a Torino sono: “Cos’è esotico?”, “Per quanto tempo è esotico? “. Cercando di capirlo, distinguendo, l’attenzione si sofferma su “Momordica charantia”(2020, stampa fine art di carbone Matt 300gsm, frame, 60x90cm), l’immagine di un ortaggio autoctono del Sud America e dell’Asia, incontrato per la prima volta al mercato di Porta Palazzo, venduto da agricoltori cinesi con sede in Piemonte come prodotto locale. Un’immagine che non rappresenta più solo l’ortaggio, ma l’idea di esotico, il suo essere esotico o meglio, l’essere stato esotico, visto che oggi dopo molte analisi e procedure la momordica charantia, che in lingua inglese prende il nome di bitter gourd, non è inserito nel catalogo dei nuovi alimenti e non è più soggetto per la sua distribuzione al regolamento dei nuovi alimenti della UE.
A questo punto con l’opera intitolata “Momordica charantia, new colour proposal” un’installazione che si compone di due immagini fotografiche, la rappresentazione di un colore, una tonalità di verde in questo momento non ancora censito, e la ripresa aerea del luogo più vicino a Venezia dove si coltiva la bitter gourd, una lettera e la ricevuta dell’invio della stessa, Marques chiede a Pantone di catalogare, riconoscere, il peculiare colore verde della bitter gourd ed inserirlo nelle proprie Guide Pantone come fa dal 1963. Un nuovo colore che una volta “nominato” permetterà a tutti noi di essere esotici, di vedere un pezzo piccolo di un nuovo mondo.
Stefano Monti
short bio
Fabien Marques (1982) è un artista visivo francese con sede a Udine (IT). Ha conseguito un master in arti visive al Sint-Lukas Brussels University College of Art and Design dopo aver completato un BA (Hons) Fine Art Photography presso la Glasgow School of Art. Le sue opere sono state esposte nel contesto di numerose mostre e festival internazionali. L'immagine fotografica è centrale nella pratica di Fabien Marques. Le sue opere sono il risultato di un interesse per la bellezza dell'ordinario, l'estetica banale. Marques presta un'attenzione meticolosa ai minimi dettagli, dove il non evento diventa il soggetto della fotografia.
Fabien Marques (1982) is a visual artist based in Udine, Italy.
He gained his MA Visual Arts at Sint-Lukas Brussels University College of Art and Design after completing a BA (Hons) Fine Art Photography at the Glasgow School of Art. His artworks have been shown in the context of numerous international exhibitions and festivals. The photographic image is central to the practice of Fabien Marques. His works are the result of an interest in the beauty of the ordinary, the banal aesthetics. Marques pays meticulous attention to the smallest details, where non-event becomes the subject matter of the photograph.
In occasione di tutte le mostre di SMDOT/contemporary art Steve Nardini anima di KOBO SHOP e grande esperto di musica realizza una playlist dedicata.
Per Fabien Marques e la sua mostra personale “Le distinzioni.” sono stati selezionati i seguenti brani ed artisti:
THE BOOKS “Enjoy your worries, You may never have them gain”
https://books.bandcamp.com/album/thought-for-food
KAHN “Imhotep”
systemmusic.bandcamp.com/album/systm035-kahn
SHABAZZ PALACES ft. Stas Thee Boss “Mega Church”
https://shabazzpalaces.bandcamp.com/album/mega-church
THE FLYING LIZARDS “Shake”
https://staubgold.bandcamp.com/album/the-secret-dub-life-of-the-flying-lizards
SONIC BOOM “Just Imagine”
https://sonicboomspacemen3.bandcamp.com/album/all-things-being-equal-3
Elogio delle distinzioni
L’idea, il progetto, di questo scritto è nato dall’incontro con l’artista francese Fabien Marques. Guardando i suoi lavori, seguendo la sua ricerca, il suo metodo rigoroso e scientifico. La ricerca è la sua opera principale, una meta opera, un’opera soggetto, che diventa molteplice attraverso i singoli lavori che sono spesso realizzati utilizzando il medium fotografico, forse perché più adatto al lavoro di documentazione ed analisi, ma senza tralasciare altri media, il collage, la scultura, la scrittura, l’installazione, come in occasione della sua prima personale italiana intitolata “Le distinzioni”. La sua è una rappresentazione esteticamente attraente di un’assenza. La capacità di porre l’attenzione su cose, dettagli, apparentemente non interessanti, banali al primo sguardo, trova una rappresentazione estetica del dettaglio che spinge chi guarda alla ricerca, alla ricerca dell’assenza, all’intensità dell’immagine e del pensiero critico. L’opera diventa segnaletica, costringe a fermarsi, a pensare, a capire, ad indagare, ad approfondire, a distinguere, a riconoscere le caratteristiche peculiari delle cose che si hanno di fronte. Il particolare diventa peculiare, la differenza diventa distinzione, il singolare diventa plurale.
Le distinzioni sono somme di particolari distinti, rappresentano la capacità di guardare il molteplice con attenzione, di aggiungere, di aumentare la capacità di gestione delle informazioni, di arricchire le conoscenze, di definire con consapevolezza un proprio gusto. Le differenze sottraggono, dividono, scartano, raggruppano, semplificano. Le distinzioni creano e sommano mondi differenti.
L’intera mostra personale di Fabien Marques si sviluppa su diverse superfici, su piani distinti che pur mantenendo la loro singolarità possono, devono, essere colti come un’unità, non chiusa su sé stessa, ma sempre pronta ad aprirsi a ricrearsi.
“P. 186-187:un espace pour le goût” (de Pierre Bourdieu, stampa fine art di carbone 300gsm, pannello dibond, plus found ananas shaped ceramic,) è il titolo dell’installazione che, contemporaneamente, fa da piano alla ricerca di Marques e, nello stesso tempo, permette allo spettatore di immergersi nella stessa attraverso un’immagine fotografica che supera la sua stessa rappresentazione. Le mani dell’artista sorreggono il libro “La Distinction” di P. Bourdieu, aperto su un’immagine fotografica in b/n raffigurata solo in parte, molto significativa per la ricerca sviluppata dallo stesso, mostrando nuclei familiari appartenenti a ceti sociali differenti e l’oggetto di ceramica posto esternamente dalla foto, colorato, lo spinge oltre. Bourdieu è stato il precursore delle attuali ricerche di mercato. Egli ha scoperto che il gusto, che permette di formulare giudizi estetici e di fare scelte di consumo, non è una caratteristica innata di un individuo, ma è un elemento della sua personalità influenzato dal contesto sociale in cui cresce e dalla sua condizione socio economica. Bourdieu ci indica un metodo scientifico, la Distinzione, Marques ci porta ad osservare il dettaglio, Le Distinzioni. “Momordica charantia, Porta Palazzo”, (2020, plastic cases, car paint, plastic fruits), è un’opera scultorea che nasce durante la sua residenza artistica presso Cripta747 studio di Torino, dove ha studiato, in particolare, le attività di controllo dei potenziali rischi connessi alla comparsa di nuovi alimenti. Le abitudini alimentari cambiano nel tempo e raccontano un’evoluzione del gusto verso l’esotico, verso ciò che è straniero, ciò che è estraneo. Le domande che si pone e ci pone Marques visitando il mercato di Porta Palazzo a Torino sono: “Cos’è esotico?”, “Per quanto tempo è esotico? “. Cercando di capirlo, distinguendo, l’attenzione si sofferma su “Momordica charantia”(2020, stampa fine art di carbone Matt 300gsm, frame, 60x90cm), l’immagine di un ortaggio autoctono del Sud America e dell’Asia, incontrato per la prima volta al mercato di Porta Palazzo, venduto da agricoltori cinesi con sede in Piemonte come prodotto locale. Un’immagine che non rappresenta più solo l’ortaggio, ma l’idea di esotico, il suo essere esotico o meglio, l’essere stato esotico, visto che oggi dopo molte analisi e procedure la momordica charantia, che in lingua inglese prende il nome di bitter gourd, non è inserito nel catalogo dei nuovi alimenti e non è più soggetto per la sua distribuzione al regolamento dei nuovi alimenti della UE.
A questo punto con l’opera intitolata “Momordica charantia, new colour proposal” un’installazione che si compone di due immagini fotografiche, la rappresentazione di un colore, una tonalità di verde in questo momento non ancora censito, e la ripresa aerea del luogo più vicino a Venezia dove si coltiva la bitter gourd, una lettera e la ricevuta dell’invio della stessa, Marques chiede a Pantone di catalogare, riconoscere, il peculiare colore verde della bitter gourd ed inserirlo nelle proprie Guide Pantone come fa dal 1963. Un nuovo colore che una volta “nominato” permetterà a tutti noi di essere esotici, di vedere un pezzo piccolo di un nuovo mondo.
Stefano Monti
short bio
Fabien Marques (1982) è un artista visivo francese con sede a Udine (IT). Ha conseguito un master in arti visive al Sint-Lukas Brussels University College of Art and Design dopo aver completato un BA (Hons) Fine Art Photography presso la Glasgow School of Art. Le sue opere sono state esposte nel contesto di numerose mostre e festival internazionali. L'immagine fotografica è centrale nella pratica di Fabien Marques. Le sue opere sono il risultato di un interesse per la bellezza dell'ordinario, l'estetica banale. Marques presta un'attenzione meticolosa ai minimi dettagli, dove il non evento diventa il soggetto della fotografia.
Fabien Marques (1982) is a visual artist based in Udine, Italy.
He gained his MA Visual Arts at Sint-Lukas Brussels University College of Art and Design after completing a BA (Hons) Fine Art Photography at the Glasgow School of Art. His artworks have been shown in the context of numerous international exhibitions and festivals. The photographic image is central to the practice of Fabien Marques. His works are the result of an interest in the beauty of the ordinary, the banal aesthetics. Marques pays meticulous attention to the smallest details, where non-event becomes the subject matter of the photograph.
In occasione di tutte le mostre di SMDOT/contemporary art Steve Nardini anima di KOBO SHOP e grande esperto di musica realizza una playlist dedicata.
Per Fabien Marques e la sua mostra personale “Le distinzioni.” sono stati selezionati i seguenti brani ed artisti:
THE BOOKS “Enjoy your worries, You may never have them gain”
https://books.bandcamp.com/album/thought-for-food
KAHN “Imhotep”
systemmusic.bandcamp.com/album/systm035-kahn
SHABAZZ PALACES ft. Stas Thee Boss “Mega Church”
https://shabazzpalaces.bandcamp.com/album/mega-church
THE FLYING LIZARDS “Shake”
https://staubgold.bandcamp.com/album/the-secret-dub-life-of-the-flying-lizards
SONIC BOOM “Just Imagine”
https://sonicboomspacemen3.bandcamp.com/album/all-things-being-equal-3
02
ottobre 2020
Fabien Marques – Le distinzioni
Dal 02 ottobre al 07 novembre 2020
arte contemporanea
Location
SMDOT / CONTEMPORARY ART
Udine, Via Palladio, 7, (UD)
Udine, Via Palladio, 7, (UD)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 9.30-13 e 15.30-19.00
Vernissage
2 Ottobre 2020, dalle 16.00 alle 19.00
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione