Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fabio Abbreccia – Frammenti di ossessione visiva
personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fabio Abbreccia
“Frammenti di ossessione visiva”
Vernissage
Venerdì 9 Novembre 2012
Ore 19.00
Gino Ramaglia
“ Artisti in Vetrina “
Via Broggia, 10
80135 Napoli
Una riflessione sulla complessità del corpo, fonte di osservazione inesauribile ed affascinante.
Espressioni, gesti e modi di essere appuntati in disegni e bozzetti, frammenti mutevoli dell’ io irrequieto celato da palpitante fisicità.
Sovrapposizioni e sequenze raccolte nel tempo, custodite nella mente e rapite dalla mano dell’artista per tracciare una “geografia dell’anima”.
Raffigurazione quale relazione dinamica e processuale, oscillante tra visibile ed invisibile; porta aperta sulla parte più profonda ed indifesa dell’ individuo.
Eseguendo il ritratto della propria modella in estemporanea, Abbreccia dà luogo in “vetrina” alla definitiva ricomposizione dell’immagine ossessivamente ripetuta, intrecciando una articolata trama di relazioni artistiche e psicologiche.
Lettura intuitiva di virtù, debolezza e seduzione da esibire su un corpo e su un volto, pronti ad ospitare l’inatteso.
(testi a cura di Nello Arionte)
Info:
info@ginoramaglia.it
Nel lavoro di Fabio Abbreccia confluiscono influenze provenienti da esperienze artistiche diverse che si condensano in una pittura dal personale linguaggio iconico e dalla forte carica emotiva.
Diplomatosi all’istituto d’Arte U. Boccioni di Napoli, Abbreccia (1985) asseconda la propria attitudine al disegno, proseguendo gli studi alla Scuola Italiana di Comix per poi dedicarsi all’illustrazione.
Inizia quindi a sperimentare molteplici tecniche, spaziando dall’uso del tradizionale acquerello, all’ utilizzo della fotografia e della grafica digitale. Sarà la riflessione dialettica intorno all’opera di Francis Bacon e di Lucian Freud, unitamente alle impressioni derivanti dalle illustrazioni visionarie dell’ australiano Ashley Wood (creatore di Metal Gear Solid), a determinare un progressivo e sentito avvicinamento di Abbreccia alla pittura. Interfacciandosi con la comunicazione per immagini, entrano presto a far parte del suo serbatoio visivo, una miscela di autoritratti fotografici, volti di amici, personaggi sottratti al “mainstream” cinematografico (Tarantino, Kubrick), musicale (Mick Jagger, Miles Davis, Jimi Hendrix) e pubblicitario che egli combina e rielabora attraverso influenze provenienti dal mondo del “fumetto”.
Centrale nei suoi lavori diviene pertanto la raffigurazione del corpo e del volto umano, nonché la valenza espressiva di gestualità e mimica.
I protagonisti dei suoi dipinti, siano essi celebrità o perfetti sconosciuti, portano una storia scritta sul corpo che l’artista vuole narrare nella materia pittorica, percorrendo la “carnalità” nelle immagini.
Questa eccezionale emulazione coloristica e pittorica, nasce da una elevata capacità tecnica, e da un’abilità a dipingere per ampie e indefinite pennellate, che consente ad Abbreccia di realizzare una figurazione gestuale e realistica al contempo. Sono le pennellate a dare consistenza ai volumi, a costruire l’ immagine, fintanto che la pelle, graffiata da fluide ed inattese colature, resiste alla propria cancellazione, destinando allo spettatore una visione corporale nello stesso tempo materica e liquida.
E’ in questa assoluta volontà di “fisicità” (esibita con coraggio nei lavori contemporanei di: Ray Turner, Yin Zhaoyang, Laurent Dauptain, Jenny Saville, Paco Lafarga, Yolanda Dorda) che va pertanto inquadrata la ricerca di Fabio Abbreccia; ove la carne rappresenta sostanzialmente il “luogo” attraverso il quale la pittura può raccontare la specificità dell’individuo, mediazione tra interiorità ed esteriorità, documento fondante dell’epoca in cui viviamo.
Partecipazioni recenti
ArtFactory 02 – Fiera d’arte moderna e contemporanea (Centro fieristico Le Ciminiere | 23 – 25 marzo 2012 , Catania)
Tatoo Expo - IX edizione (29/30 Giugno -1 Luglio, 2012- Mostra d’Oltremare, Napoli).
Aemilia Artquake – l’arte della solidarietà a cura di Alberto Agazzani (11 Luglio – 5 Settembre 2012, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia)
Premio Nocivelli - IV edizione (9 Settembre 2012, Brescia)
U-Mag Cover – solo exhibition (10 Ottobre 2012, Urban Jungle showroom, Napoli)
Info:
info@ginoramaglia.it
“Frammenti di ossessione visiva”
Vernissage
Venerdì 9 Novembre 2012
Ore 19.00
Gino Ramaglia
“ Artisti in Vetrina “
Via Broggia, 10
80135 Napoli
Una riflessione sulla complessità del corpo, fonte di osservazione inesauribile ed affascinante.
Espressioni, gesti e modi di essere appuntati in disegni e bozzetti, frammenti mutevoli dell’ io irrequieto celato da palpitante fisicità.
Sovrapposizioni e sequenze raccolte nel tempo, custodite nella mente e rapite dalla mano dell’artista per tracciare una “geografia dell’anima”.
Raffigurazione quale relazione dinamica e processuale, oscillante tra visibile ed invisibile; porta aperta sulla parte più profonda ed indifesa dell’ individuo.
Eseguendo il ritratto della propria modella in estemporanea, Abbreccia dà luogo in “vetrina” alla definitiva ricomposizione dell’immagine ossessivamente ripetuta, intrecciando una articolata trama di relazioni artistiche e psicologiche.
Lettura intuitiva di virtù, debolezza e seduzione da esibire su un corpo e su un volto, pronti ad ospitare l’inatteso.
(testi a cura di Nello Arionte)
Info:
info@ginoramaglia.it
Nel lavoro di Fabio Abbreccia confluiscono influenze provenienti da esperienze artistiche diverse che si condensano in una pittura dal personale linguaggio iconico e dalla forte carica emotiva.
Diplomatosi all’istituto d’Arte U. Boccioni di Napoli, Abbreccia (1985) asseconda la propria attitudine al disegno, proseguendo gli studi alla Scuola Italiana di Comix per poi dedicarsi all’illustrazione.
Inizia quindi a sperimentare molteplici tecniche, spaziando dall’uso del tradizionale acquerello, all’ utilizzo della fotografia e della grafica digitale. Sarà la riflessione dialettica intorno all’opera di Francis Bacon e di Lucian Freud, unitamente alle impressioni derivanti dalle illustrazioni visionarie dell’ australiano Ashley Wood (creatore di Metal Gear Solid), a determinare un progressivo e sentito avvicinamento di Abbreccia alla pittura. Interfacciandosi con la comunicazione per immagini, entrano presto a far parte del suo serbatoio visivo, una miscela di autoritratti fotografici, volti di amici, personaggi sottratti al “mainstream” cinematografico (Tarantino, Kubrick), musicale (Mick Jagger, Miles Davis, Jimi Hendrix) e pubblicitario che egli combina e rielabora attraverso influenze provenienti dal mondo del “fumetto”.
Centrale nei suoi lavori diviene pertanto la raffigurazione del corpo e del volto umano, nonché la valenza espressiva di gestualità e mimica.
I protagonisti dei suoi dipinti, siano essi celebrità o perfetti sconosciuti, portano una storia scritta sul corpo che l’artista vuole narrare nella materia pittorica, percorrendo la “carnalità” nelle immagini.
Questa eccezionale emulazione coloristica e pittorica, nasce da una elevata capacità tecnica, e da un’abilità a dipingere per ampie e indefinite pennellate, che consente ad Abbreccia di realizzare una figurazione gestuale e realistica al contempo. Sono le pennellate a dare consistenza ai volumi, a costruire l’ immagine, fintanto che la pelle, graffiata da fluide ed inattese colature, resiste alla propria cancellazione, destinando allo spettatore una visione corporale nello stesso tempo materica e liquida.
E’ in questa assoluta volontà di “fisicità” (esibita con coraggio nei lavori contemporanei di: Ray Turner, Yin Zhaoyang, Laurent Dauptain, Jenny Saville, Paco Lafarga, Yolanda Dorda) che va pertanto inquadrata la ricerca di Fabio Abbreccia; ove la carne rappresenta sostanzialmente il “luogo” attraverso il quale la pittura può raccontare la specificità dell’individuo, mediazione tra interiorità ed esteriorità, documento fondante dell’epoca in cui viviamo.
Partecipazioni recenti
ArtFactory 02 – Fiera d’arte moderna e contemporanea (Centro fieristico Le Ciminiere | 23 – 25 marzo 2012 , Catania)
Tatoo Expo - IX edizione (29/30 Giugno -1 Luglio, 2012- Mostra d’Oltremare, Napoli).
Aemilia Artquake – l’arte della solidarietà a cura di Alberto Agazzani (11 Luglio – 5 Settembre 2012, Chiostri di San Domenico, Reggio Emilia)
Premio Nocivelli - IV edizione (9 Settembre 2012, Brescia)
U-Mag Cover – solo exhibition (10 Ottobre 2012, Urban Jungle showroom, Napoli)
Info:
info@ginoramaglia.it
09
novembre 2012
Fabio Abbreccia – Frammenti di ossessione visiva
Dal 09 al 22 novembre 2012
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
GINO RAMAGLIA ARTISTI IN VETRINA
Napoli, Via Broggia, 9/10, (Napoli)
Napoli, Via Broggia, 9/10, (Napoli)
Orario di apertura
lunedì al sabato 10-14 e 16-20
Vernissage
9 Novembre 2012, Performance ore 19.00
Autore
Curatore