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Fabio Angelini – Sublimi atmosfere
Seguendo le orme dell’ideologia figurativa impressionista, Fabio Angelini propone una soluzione pittorica atta ad elogiare la magnificenza degli elementi naturali evocandone la sacralità con uno spirito assolutamente romantico.
Comunicato stampa
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Seguendo le orme dell’ideologia figurativa
impressionista, Fabio Angelini propone una
soluzione pittorica atta ad elogiare la magnificenza
degli elementi naturali evocandone la
sacralità con uno spirito assolutamente romantico.
L’impronta impressionista si coglie sia nelle
materiche stesure cromatiche che esprimono
sapientemente un senso di evanescenza, sia
nell’importanza attribuita alla luce nel suo più
scientifico senso fenomenico ravvisabile in
natura dal differente riverbero che manifesta a
seconda della superficie che colpisce.
Gli specchi d’acqua, tra tutti gli elementi esistenti
in natura, sono le superfici esteticamente
più appaganti e suggestive da osservare e
per un occhio particolarmente sensibile, come
quello di Angelini, non potevano che essere
muse ispiratrici per la maturazione della sua
poetica.
Di carattere ancora impressionista e complementare
al fattore luminoso, si colloca
l’attenzione dell’ artista a cogliere l’attimo
ideale per ritrarre un determinato scorcio;
tuttavia se l’intento degli impressionisti verteva
nel rappresentare la fugacità della visione
ossia un’impressione, in esatto contrasto si
pone Angelini capace di rendere eterno, attraverso
la pittura, quel determinato momento
che ha rapito la sua attenzione.
Questo ultimo appunto ci porta a prendere
coscienza del fatto che l’arte di Angelini non si
limita a rivisitare lo stile e la teoria impressionista,
egli fa implicitamente propri, come già
menzionato, anche alcuni aspetti del romanticismo
in particolar modo l’esaltare una soggettiva
comunione con la natura.
Angelini coglie, della natura, solo piccoli particolari
che divengono soggetti-simbolo di
situazioni paesaggistiche ampie armonicamente
incantevoli, essi per tanto subiscono il processo
di sublimazione in chiave romantica lontana
dalla volontà di definirne la classica perfezione
e vicina al considerare “Bello” tutto
ciò che è in grado di emozionare.
Ancora romantico è l’inventare situazioni
nebbiose capaci di infondere un senso di mistero;
a chi fruisce viene data la possibilità di
liberare l’immaginazione e di catapultarsi in
una condizione onirica dove ci si trova a naufragare
nella propria fantasia.
Tecnicamente Angelini procede per tenue velature
che sembrano incapaci di appagare le
sue esigenze estetiche. I colori sono complementari
allo stato emotivo e, in quanto tali,
mutevoli; per questo corregge ossessivamente
i toni preso dalla foga di scoprire effetti che
garantiscano una perfetta vicinanza, seppur
idealizzata, al dato reale.
L’ arte di Angelini non ha bisogno di virtuosistiche
spiegazioni per essere compresa: tutto
ruota attorno all’innata abilità tecnica e alla
benefica serenità interiore che si è portati a
percepire nel fruire queste sublimi atmosfere.
Laura Martini
impressionista, Fabio Angelini propone una
soluzione pittorica atta ad elogiare la magnificenza
degli elementi naturali evocandone la
sacralità con uno spirito assolutamente romantico.
L’impronta impressionista si coglie sia nelle
materiche stesure cromatiche che esprimono
sapientemente un senso di evanescenza, sia
nell’importanza attribuita alla luce nel suo più
scientifico senso fenomenico ravvisabile in
natura dal differente riverbero che manifesta a
seconda della superficie che colpisce.
Gli specchi d’acqua, tra tutti gli elementi esistenti
in natura, sono le superfici esteticamente
più appaganti e suggestive da osservare e
per un occhio particolarmente sensibile, come
quello di Angelini, non potevano che essere
muse ispiratrici per la maturazione della sua
poetica.
Di carattere ancora impressionista e complementare
al fattore luminoso, si colloca
l’attenzione dell’ artista a cogliere l’attimo
ideale per ritrarre un determinato scorcio;
tuttavia se l’intento degli impressionisti verteva
nel rappresentare la fugacità della visione
ossia un’impressione, in esatto contrasto si
pone Angelini capace di rendere eterno, attraverso
la pittura, quel determinato momento
che ha rapito la sua attenzione.
Questo ultimo appunto ci porta a prendere
coscienza del fatto che l’arte di Angelini non si
limita a rivisitare lo stile e la teoria impressionista,
egli fa implicitamente propri, come già
menzionato, anche alcuni aspetti del romanticismo
in particolar modo l’esaltare una soggettiva
comunione con la natura.
Angelini coglie, della natura, solo piccoli particolari
che divengono soggetti-simbolo di
situazioni paesaggistiche ampie armonicamente
incantevoli, essi per tanto subiscono il processo
di sublimazione in chiave romantica lontana
dalla volontà di definirne la classica perfezione
e vicina al considerare “Bello” tutto
ciò che è in grado di emozionare.
Ancora romantico è l’inventare situazioni
nebbiose capaci di infondere un senso di mistero;
a chi fruisce viene data la possibilità di
liberare l’immaginazione e di catapultarsi in
una condizione onirica dove ci si trova a naufragare
nella propria fantasia.
Tecnicamente Angelini procede per tenue velature
che sembrano incapaci di appagare le
sue esigenze estetiche. I colori sono complementari
allo stato emotivo e, in quanto tali,
mutevoli; per questo corregge ossessivamente
i toni preso dalla foga di scoprire effetti che
garantiscano una perfetta vicinanza, seppur
idealizzata, al dato reale.
L’ arte di Angelini non ha bisogno di virtuosistiche
spiegazioni per essere compresa: tutto
ruota attorno all’innata abilità tecnica e alla
benefica serenità interiore che si è portati a
percepire nel fruire queste sublimi atmosfere.
Laura Martini
02
giugno 2010
Fabio Angelini – Sublimi atmosfere
Dal 02 al 13 giugno 2010
arte contemporanea
Location
VILLA GUADAGNINI
Castel San Pietro Terme, Via Mori, 1723, (Bologna)
Castel San Pietro Terme, Via Mori, 1723, (Bologna)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 16 alle 19.30, domenica dalle 9 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.30.
Vernissage
2 Giugno 2010, ore 18
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