Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Fabio Calvetti – Oltre la notte
Il pittore della Neofigurazione italiana, intimista, metropolitano e notturno, cui Alda Merini dedica un paio di poesie pubblicate sulla nuova monografia dell’artista, espone a Milano una quarantina di dipinti su tavola, tutti dedicati all’universo femminile e ai suoi più intimi pensieri.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Parigi-Milano-Sarasota. Dopo l'importante mostra di Parigi, Fabio Calvetti presenta a Milano la prima mostra del nuovo anno e a marzo sarà di nuovo in Florida.
Il pittore della Neofigurazione italiana, intimista, metropolitano e notturno, cui Alda Merini dedica un paio di poesie pubblicate sulla nuova monografia dell'artista, espone a Milano una quarantina di dipinti su tavola, tutti dedicati all'universo femminile e ai suoi più intimi pensieri.
La donna stilizzata delle sue opere, in abito elegante, tacchi a spillo e calze nere, popola la notte di una metropolitana deserta (omaggio a Milano), di una stanza vuota, di un bar in chiusura, di una città che, apparentemente, si ferma. Fabio Calvetti vuole rappresentare proprio quel momento di sospensione, di tempo vuoto, in cui ciascuno può raccogliersi in sé e abbandonarsi alle proprie emozioni: “È questa l'atmosfera che mi affascina; è questo l'attimo che voglio dipingere. Nelle mie opere l'oscurità cancella dettagli e presenze inutili, mettendo in scena solo l'inevitabile verità di un attimo, statico, accecante e silenzioso”.
Il pittore toscano scorge i mille volti delle donne, quello che loro non dicono ma che si legge facilmente nelle loro pose ed espressioni. Basta un taglio diverso e l'effetto cambia, basta una smorfia leggera e il sentimento è di speranza, attesa o dolente rassegnazione. Libera l'interpretazione del fruitore, ma Calvetti non ha dubbi: lo spazio di solitudine serve per depurarsi dalla frenesia della vita moderna e per aprirsi a nuove possibili soluzioni: “Oltre la notte siamo certi che arriverà un nuovo giorno.”
Scrive Giovanni Faccenda sulla monografia presentata in occasione della mostra:
“Palesi affinità si rintracciano con il lavoro di Edward Hopper, riflettendo sulle sorvegliate similitudini che avvicinano, ad esempio, Qualcosa che manca a House by the Railroad (il capolavoro hopperiano del 1925 che ispirò Psycho, il famoso thriller di Alfred Hitchcock); Oltre la notte a Night Windows (1928); Non c'è niente da capire a Gas (1940), vessillo di una quotidianità metropolitana spietatamente denudata dinanzi ai propri idoli (le pompe di benzina).”
La mostra è organizzata dalla galleria Artesanterasmo con la Galleria Guidi di Genova, che insieme distribuiscono in esclusiva l'opera di Fabio Calvetti in Italia.
La nota biografica e alcune immagini della mostra sono disponibili sul sito www.artesanterasmo.it. Monografia disponibile in galleria
Il pittore della Neofigurazione italiana, intimista, metropolitano e notturno, cui Alda Merini dedica un paio di poesie pubblicate sulla nuova monografia dell'artista, espone a Milano una quarantina di dipinti su tavola, tutti dedicati all'universo femminile e ai suoi più intimi pensieri.
La donna stilizzata delle sue opere, in abito elegante, tacchi a spillo e calze nere, popola la notte di una metropolitana deserta (omaggio a Milano), di una stanza vuota, di un bar in chiusura, di una città che, apparentemente, si ferma. Fabio Calvetti vuole rappresentare proprio quel momento di sospensione, di tempo vuoto, in cui ciascuno può raccogliersi in sé e abbandonarsi alle proprie emozioni: “È questa l'atmosfera che mi affascina; è questo l'attimo che voglio dipingere. Nelle mie opere l'oscurità cancella dettagli e presenze inutili, mettendo in scena solo l'inevitabile verità di un attimo, statico, accecante e silenzioso”.
Il pittore toscano scorge i mille volti delle donne, quello che loro non dicono ma che si legge facilmente nelle loro pose ed espressioni. Basta un taglio diverso e l'effetto cambia, basta una smorfia leggera e il sentimento è di speranza, attesa o dolente rassegnazione. Libera l'interpretazione del fruitore, ma Calvetti non ha dubbi: lo spazio di solitudine serve per depurarsi dalla frenesia della vita moderna e per aprirsi a nuove possibili soluzioni: “Oltre la notte siamo certi che arriverà un nuovo giorno.”
Scrive Giovanni Faccenda sulla monografia presentata in occasione della mostra:
“Palesi affinità si rintracciano con il lavoro di Edward Hopper, riflettendo sulle sorvegliate similitudini che avvicinano, ad esempio, Qualcosa che manca a House by the Railroad (il capolavoro hopperiano del 1925 che ispirò Psycho, il famoso thriller di Alfred Hitchcock); Oltre la notte a Night Windows (1928); Non c'è niente da capire a Gas (1940), vessillo di una quotidianità metropolitana spietatamente denudata dinanzi ai propri idoli (le pompe di benzina).”
La mostra è organizzata dalla galleria Artesanterasmo con la Galleria Guidi di Genova, che insieme distribuiscono in esclusiva l'opera di Fabio Calvetti in Italia.
La nota biografica e alcune immagini della mostra sono disponibili sul sito www.artesanterasmo.it. Monografia disponibile in galleria
21
febbraio 2008
Fabio Calvetti – Oltre la notte
Dal 21 febbraio al 28 marzo 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARTESANTERASMO
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)
Milano, Via Sansovino, 5, (Milano)
Orario di apertura
h. 10-13 /15.30-19 (lunedì pom.- sabato)
Vernissage
21 Febbraio 2008, ore 18.30
Autore