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Fabio Mariani / Annalisa Picchioni – Diverso necessario
Bi-Personale degli artisti Annalisa Picchioni e Fabio Mariani
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nello scenario del cinquecentesco Palazzo Caetani, tra le sale della galleria artistica La Mimosa, per quindici giorni si potranno osservare le opere di due giovani e brillanti artisti attivi nel panorama romano, con un vissuto ricco di esperienze artistiche sia in Italia che all’estero.
La Mostra è promossa dal Gruppo Artistico La Mimosa con la partecipazione del Sindaco Antonello Merolla, dell’Assessore alla Cultura Adolfo Marini e del Presidente del Gruppo Artistico La Mimosa Patrizio Veronese; il vernissage vede la presentazione critica ad opera di Eleonora Gentile e Marianna Cozzuto.
Il titolo della mostra nasce dall’idea di esaltare l’importanza e la necessità dell’essere diversi. Che la diversità culturale sia divenuta un tema cruciale è cosa scontata. Più complesso invece è capire che cos'è, fino a che punto sia un elemento di ricchezza o di debolezza, se vada attivamente protetta oppure se vadano distinte, di volta in volta, vecchie incrostazioni nei costumi e nei modi di pensare e reinterpretazioni creative di spinte nuove. Posto che le diversità culturali sono sempre esistite, a cosa corrisponde la loro riscoperta e valorizzazione?
Dicono gli artisti: Siamo in una società dove tutto è improntato sulla moda, su oggetti spesso superflui, così ogni uomo perde la propria individualità e finisce per essere il clone di un meccanismo che ormai si è innescato. Le diversità nella realizzazione artistica si dimenticano, si annullano; tutto procede seguendo il sentiero delineato dalla voglia di esprimersi. Le opere sono insieme unite in un unico percorso emozionale, in simultanee e differenti espressioni. L’integrazione è completa.
La curatrice della mostra Eleonora Gentile ci spiega come gli artisti, dalle tecniche e poetiche assai diverse ma motivati dallo stesso intento, vogliono farsi strada e determinarsi nel panorama artistico. Scegliere, dunque, Palazzo Caetani non è stato casuale, ma è motivo di apertura verso la realtà provinciale, piccola ma attenta alle energie prodotte da menti giovani e brillanti.
Gli artisti di Eleonora Gentile
Annalisa Picchioni … Vorrei far visionare quel mondo interiore ricco di sogni e magie e metterlo in contrapposizione con quello “costruito” che è alla luce di tutti.
"Io dipingo per terra ma non è una cosa anomala.
Gli orientali lo facevano.
Il colore che uso quasi sempre è liquido e molto fluido.
Utilizzo i pennelli più come bastoni che come veri pennelli.
Il pennello non tocca mai la superficie della tela, resta al di sopra".
Paul Jackson Pollock
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Il suo segno, ripetitivo e dinamico, si caratterizza con forme modulari e deformate. E proprio con lo studio della ripetizione che l’artista crea dei paragoni con la quotidianità.
Annalisa Picchioni parte da un pensiero che diviene un modulo, accentuandone la ripetizione per sottolineare come le ossessioni e i sogni si pongono ed impongono costantemente alla nostra mente partendo da una gestualità informale; colori brillanti rendono visibile quella che è la sola fondamentale variante: il punto d’osservazione, alter ego della percezione onirica, dilatato nell’analisi microscopica di un dettaglio o riequilibrato in una visione d’insieme.
Tagli sulla tela danno la possibilità di vedere ciò che c’è oltre, di visionare un mondo interiore sempre nascosto poiché l’uomo è avvolto da una maschera che gli è stata imposta dalla società. Si crea così un personaggio costruito non dalla sua volontà.
Fabio Mariani … mi piace sperimentare una pittura fatta con materiali diversi che, combinati fra loro, riproducono tecniche pittori- che antiche … (cfr intervista a Fabio Mariani, su La Piazza).
"Immagini al di là dell'occhio".
Edvard Munch
Nullum est iam dictum, quod non dictum sit prius
Non si dice nulla che non sia già stato detto.Terenzio
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
L’artista ci delizia con la sua ricerca materica da un lato e il gusto per lo studio dei particolari iperealistici da un altro. La padronanza del linguaggio pittorico utilizzata nel lavoro come scenografo ha consentito a Fabio Mariani di esprimersi con piena maturità nella pittura dando prova di capacità artistiche di riguardevole interesse.
Fabio lavora sulla materia e sulla sperimentazione di essa mettendola in contrapposizione con immagini figurative, questo per risaltare che l’uomo è sopraffatto da immagini che gli passano davanti gli occhi quotidianamente ma realmente non riesce più ad osservare perché la sua vista ormai è annebbiata da un qualcosa che non è suo.
La Mostra è promossa dal Gruppo Artistico La Mimosa con la partecipazione del Sindaco Antonello Merolla, dell’Assessore alla Cultura Adolfo Marini e del Presidente del Gruppo Artistico La Mimosa Patrizio Veronese; il vernissage vede la presentazione critica ad opera di Eleonora Gentile e Marianna Cozzuto.
Il titolo della mostra nasce dall’idea di esaltare l’importanza e la necessità dell’essere diversi. Che la diversità culturale sia divenuta un tema cruciale è cosa scontata. Più complesso invece è capire che cos'è, fino a che punto sia un elemento di ricchezza o di debolezza, se vada attivamente protetta oppure se vadano distinte, di volta in volta, vecchie incrostazioni nei costumi e nei modi di pensare e reinterpretazioni creative di spinte nuove. Posto che le diversità culturali sono sempre esistite, a cosa corrisponde la loro riscoperta e valorizzazione?
Dicono gli artisti: Siamo in una società dove tutto è improntato sulla moda, su oggetti spesso superflui, così ogni uomo perde la propria individualità e finisce per essere il clone di un meccanismo che ormai si è innescato. Le diversità nella realizzazione artistica si dimenticano, si annullano; tutto procede seguendo il sentiero delineato dalla voglia di esprimersi. Le opere sono insieme unite in un unico percorso emozionale, in simultanee e differenti espressioni. L’integrazione è completa.
La curatrice della mostra Eleonora Gentile ci spiega come gli artisti, dalle tecniche e poetiche assai diverse ma motivati dallo stesso intento, vogliono farsi strada e determinarsi nel panorama artistico. Scegliere, dunque, Palazzo Caetani non è stato casuale, ma è motivo di apertura verso la realtà provinciale, piccola ma attenta alle energie prodotte da menti giovani e brillanti.
Gli artisti di Eleonora Gentile
Annalisa Picchioni … Vorrei far visionare quel mondo interiore ricco di sogni e magie e metterlo in contrapposizione con quello “costruito” che è alla luce di tutti.
"Io dipingo per terra ma non è una cosa anomala.
Gli orientali lo facevano.
Il colore che uso quasi sempre è liquido e molto fluido.
Utilizzo i pennelli più come bastoni che come veri pennelli.
Il pennello non tocca mai la superficie della tela, resta al di sopra".
Paul Jackson Pollock
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
Il suo segno, ripetitivo e dinamico, si caratterizza con forme modulari e deformate. E proprio con lo studio della ripetizione che l’artista crea dei paragoni con la quotidianità.
Annalisa Picchioni parte da un pensiero che diviene un modulo, accentuandone la ripetizione per sottolineare come le ossessioni e i sogni si pongono ed impongono costantemente alla nostra mente partendo da una gestualità informale; colori brillanti rendono visibile quella che è la sola fondamentale variante: il punto d’osservazione, alter ego della percezione onirica, dilatato nell’analisi microscopica di un dettaglio o riequilibrato in una visione d’insieme.
Tagli sulla tela danno la possibilità di vedere ciò che c’è oltre, di visionare un mondo interiore sempre nascosto poiché l’uomo è avvolto da una maschera che gli è stata imposta dalla società. Si crea così un personaggio costruito non dalla sua volontà.
Fabio Mariani … mi piace sperimentare una pittura fatta con materiali diversi che, combinati fra loro, riproducono tecniche pittori- che antiche … (cfr intervista a Fabio Mariani, su La Piazza).
"Immagini al di là dell'occhio".
Edvard Munch
Nullum est iam dictum, quod non dictum sit prius
Non si dice nulla che non sia già stato detto.Terenzio
Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.
L’artista ci delizia con la sua ricerca materica da un lato e il gusto per lo studio dei particolari iperealistici da un altro. La padronanza del linguaggio pittorico utilizzata nel lavoro come scenografo ha consentito a Fabio Mariani di esprimersi con piena maturità nella pittura dando prova di capacità artistiche di riguardevole interesse.
Fabio lavora sulla materia e sulla sperimentazione di essa mettendola in contrapposizione con immagini figurative, questo per risaltare che l’uomo è sopraffatto da immagini che gli passano davanti gli occhi quotidianamente ma realmente non riesce più ad osservare perché la sua vista ormai è annebbiata da un qualcosa che non è suo.
13
marzo 2010
Fabio Mariani / Annalisa Picchioni – Diverso necessario
Dal 13 marzo al 04 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA LA MIMOSA – PALAZZO CAETANI
Cisterna Di Latina, Piazza 19 Marzo, (Latina)
Cisterna Di Latina, Piazza 19 Marzo, (Latina)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato dalle 17.00 alle 20.00 La domenica dalle 10.0 alle 13.00
Vernissage
13 Marzo 2010, ore 18
Ufficio stampa
COMUNICAREORGANIZZANDO
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