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Fabio Mariani – FUZZY BLUE FENICE
La personale di Fabio Mariani espone una serie di dipinti inediti, dove il colore diventa una sorta di ritratto, in una trasfigurazione umanista viene percepito come un essere vivente e i materiali, antichi e mutevoli, conferiscono alla sua pittura una forza e un’imprevedibilità uniche.
Comunicato stampa
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La Blue Gallery di Venezia è lieta di presentare "Fuzzy Blue Fenice", una mostra personale di Fabio Mariani che esplora le complessità e le contraddizioni del nostro tempo attraverso una serie di dipinti inediti, esposti dal 21 settembre al 20 ottobre 2024.
In un'epoca caratterizzata da cambiamenti repentini e continui, Fabio Mariani ci invita a riflettere su una realtà sempre più sfumata e indistinta. La mostra prende il titolo dalla "fuzzy logic", un concetto scientifico che si discosta dalla logica tradizionale per affrontare contesti ambigui e non precisamente definiti. che oggi si può dire eserciti una grande influenza nel campo delle tecnologie applicate, le cui linee di sviluppo, hanno portato all’elaborazione dell’Intelligenza artificiale.
Questo concetto è il fulcro della nuova produzione artistica di Mariani, che traduce visivamente le sue riflessioni sulla condizione umana contemporanea.
“Stiamo vivendo un momento storico estremamente complesso," afferma Mariani, "in cui i cambiamenti irrompono nelle nostre vite, modificando rapidamente la società, le tradizioni, i sistemi relazionali, e persino il linguaggio. Questa trasformazione repentina spinge la realtà verso l’indistinto, mentre ci troviamo all’alba di una crisi antropologica permeata da un relativismo nichilista e digitale.”
Partendo dal 2016, l’artista ha concentrato la sua ricerca sul rapporto tra Uomo e Natura, una relazione complessa e simbiotica che, in un mondo umanistico, trova le radici dell’Uomo nella Natura stessa. Tuttavia, questa connessione è oggi minacciata dall'avanzata di un transumanesimo tecnologico che rischia di ridurre l'essere umano a una componente di un nuovo feudalesimo tecnocratico.
Nei suoi dipinti, Mariani ibrida pensieri, discipline, immagini, e tecniche sperimentali per catturare la complessità di una realtà in continua mutazione. L'indistinto pittorico che emerge dalle sue opere fonde elementi biologici e spirituali, micro e macro, vegetali e animali, in una ricerca di un "altrove" o un "fuori".
Il discorso pittorico che Fabio Mariani ha sviluppato con crescente forza dal 2019, secondo il critico Ruggero Barberi, si caratterizza per le formazioni filamentose che, da soggetti distinti, si integrano sempre più nelle esplosive campiture delle sue tele, diventando codici cellulari vivi. A un primo sguardo, il soggetto sembra essere il rizoma, innestato nel piano d’intensità delle isole blu dalle molte anime (concetti ispirati al pensiero di Deleuze-Guattari) Tuttavia, a un livello più profondo, il vero soggetto è questo unico piano d’intensità, un rizoma vitale che si fonde armoniosamente con il suo bioma, presentandosi allo sguardo non-analitico come un’entità molteplice e pulsante di vita.
Silvio Pasqualini, pittore e direttore artistico di Blue Gallery dice dell’Artista: “ Il percorso esplorativo di Fabio Mariani si sviluppa attorno e all'interno dei concetti di "spazio e colore". Il suo approccio è alchemico, basato su una sperimentazione pura che attraversa il tempo e lo spazio. Questo processo è evidente nelle ultime produzioni, dove il colore diventa una sorta di ritratto, una trasfigurazione umanista, dove il colore stesso è percepito come un essere vivente. In sintesi, i materiali che Mariani utilizza, antichi e infinitamente mutevoli, conferiscono alla sua pittura una forza e un'imprevedibilità uniche.
La mostra "Fuzzy Blue Fenice" non è solo una riflessione artistica, ma anche un monito sul nostro futuro. Attraverso il suo linguaggio pittorico, Fabio Mariani ci invita a considerare la nostra posizione in un mondo che cambia troppo velocemente, spingendoci a interrogare il confine sempre più labile tra realtà e finzione, informazione e propaganda.
In un'epoca caratterizzata da cambiamenti repentini e continui, Fabio Mariani ci invita a riflettere su una realtà sempre più sfumata e indistinta. La mostra prende il titolo dalla "fuzzy logic", un concetto scientifico che si discosta dalla logica tradizionale per affrontare contesti ambigui e non precisamente definiti. che oggi si può dire eserciti una grande influenza nel campo delle tecnologie applicate, le cui linee di sviluppo, hanno portato all’elaborazione dell’Intelligenza artificiale.
Questo concetto è il fulcro della nuova produzione artistica di Mariani, che traduce visivamente le sue riflessioni sulla condizione umana contemporanea.
“Stiamo vivendo un momento storico estremamente complesso," afferma Mariani, "in cui i cambiamenti irrompono nelle nostre vite, modificando rapidamente la società, le tradizioni, i sistemi relazionali, e persino il linguaggio. Questa trasformazione repentina spinge la realtà verso l’indistinto, mentre ci troviamo all’alba di una crisi antropologica permeata da un relativismo nichilista e digitale.”
Partendo dal 2016, l’artista ha concentrato la sua ricerca sul rapporto tra Uomo e Natura, una relazione complessa e simbiotica che, in un mondo umanistico, trova le radici dell’Uomo nella Natura stessa. Tuttavia, questa connessione è oggi minacciata dall'avanzata di un transumanesimo tecnologico che rischia di ridurre l'essere umano a una componente di un nuovo feudalesimo tecnocratico.
Nei suoi dipinti, Mariani ibrida pensieri, discipline, immagini, e tecniche sperimentali per catturare la complessità di una realtà in continua mutazione. L'indistinto pittorico che emerge dalle sue opere fonde elementi biologici e spirituali, micro e macro, vegetali e animali, in una ricerca di un "altrove" o un "fuori".
Il discorso pittorico che Fabio Mariani ha sviluppato con crescente forza dal 2019, secondo il critico Ruggero Barberi, si caratterizza per le formazioni filamentose che, da soggetti distinti, si integrano sempre più nelle esplosive campiture delle sue tele, diventando codici cellulari vivi. A un primo sguardo, il soggetto sembra essere il rizoma, innestato nel piano d’intensità delle isole blu dalle molte anime (concetti ispirati al pensiero di Deleuze-Guattari) Tuttavia, a un livello più profondo, il vero soggetto è questo unico piano d’intensità, un rizoma vitale che si fonde armoniosamente con il suo bioma, presentandosi allo sguardo non-analitico come un’entità molteplice e pulsante di vita.
Silvio Pasqualini, pittore e direttore artistico di Blue Gallery dice dell’Artista: “ Il percorso esplorativo di Fabio Mariani si sviluppa attorno e all'interno dei concetti di "spazio e colore". Il suo approccio è alchemico, basato su una sperimentazione pura che attraversa il tempo e lo spazio. Questo processo è evidente nelle ultime produzioni, dove il colore diventa una sorta di ritratto, una trasfigurazione umanista, dove il colore stesso è percepito come un essere vivente. In sintesi, i materiali che Mariani utilizza, antichi e infinitamente mutevoli, conferiscono alla sua pittura una forza e un'imprevedibilità uniche.
La mostra "Fuzzy Blue Fenice" non è solo una riflessione artistica, ma anche un monito sul nostro futuro. Attraverso il suo linguaggio pittorico, Fabio Mariani ci invita a considerare la nostra posizione in un mondo che cambia troppo velocemente, spingendoci a interrogare il confine sempre più labile tra realtà e finzione, informazione e propaganda.
21
settembre 2024
Fabio Mariani – FUZZY BLUE FENICE
Dal 21 settembre al 20 ottobre 2024
arte contemporanea
Location
Blue Gallery
Venezia, Sestiere Dorsoduro, 3061, (VE)
Venezia, Sestiere Dorsoduro, 3061, (VE)
Orario di apertura
11.00 - 19.00
Vernissage
21 Settembre 2024, 18.30 - 20.30
Sito web
Ufficio stampa
Cristina Gatti - Press & P.R. - Venezia
Autore
Curatore
Autore testo critico