Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fabio Mauri – Il Muro Occidentale o del Pianto
Mostra di Fabio Mauri, artista che ha sempre affrontato la tematica del dolore e della memoria in maniera intensa, impegnata e allo stesso tempo poetica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel “Giorno della Memoria” - istituito in ricordo dello sterminio e della
persecuzione del popolo ebraico e dei deportati italiani nei campi nazisti -
la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e il Comune di Bergamo,
Assessorato alla Cultura celebrano questa ricorrenza con una mostra di Fabio
Mauri, artista che ha sempre affrontato la tematica del dolore e della memoria
in maniera intensa, impegnata e allo stesso tempo poetica. Mauri, rielabora
l’esperienza collettiva della guerra e lo shock provocato dalla scoperta degli
orrori dei campi di concentramento attraverso un linguaggio artistico che è
sinonimo di impegno pubblico e politico, affrontando temi come la violenza
sociale e la responsabilità dell’individuo nel contesto storico.
La scelta delle due opere in mostra al Teatro Sociale di Bergamo, Il Muro
Occidentale o del Pianto e Gioiello-Laiback (da Ebrea del 1971), è stata
dettata non solo dalla loro indiscutibile valenza storica, ma anche
dall’immediatezza e forza comunicativa che le caratterizzano. Entrambe le
opere raccontano una storia di dolore, esilio, discriminazione, fanatismo e
intolleranza.
Il Muro Occidentale o del Pianto - proposto per la prima volta in occasione
della XLV Biennale di Venezia del 1993 - è realizzato con valigie di forme e
dimensioni diverse e oggetti d’uso, tutti appartenuti a persone che hanno
subito la deportazione. L’artista ha scelto di affiancare alla monumentalità
del Muro il Gioiello-Laiback ed evocare, attraverso la sua dimensione intima e
preziosa, un contrasto drammatico e denso di emozione. Il monile, parte
dell’installazione-performance Ebrea, svela, ad uno sguardo più attento un
agghiacciante orrore: un’etichetta lo riconduce alla propria origine, ossia
l’essere in realtà realizzato con parti umane; l’ornamento in oro e platino
porta, infatti, incastonati ai metalli preziosi due denti. Il lavoro di Mauri
è un dichiarazione di anti-razzismo e tolleranza universale. Gli spettatori
sono così messi di fronte al male e invitati a riflettere sulla natura crudele
e mistificatoria di qualsiasi ideologia.
Le due opere sono state esposte nelle più prestigiose istituzioni museali:
Royal Festival Hall di Londra, City Art Centre di Edimburgo, Kulturhaus Altes
Rathaus di Potsdam, Museo Pecci di Prato, Jewish Museum di New York, Castello
Ujazdowskie Centro per l’Arte Contemporanea di Varsavia, Museo del Corso a
Roma, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova.
Fabio Mauri è l’autore del primo della serie di dodici manifesti d’artista che
durante l’arco dell’intero 2005 ricopriranno i muri della città di Bergamo. Il
progetto WAR IS OVER 60 anni di libertà 1945 – 2005, realizzato dalla GAMeC e
dal Comune di Bergamo Assessorato alla Cultura, rientra nelle celebrazioni per
il 60° anno della Liberazione: ogni mese un artista internazionale è invitato
a confrontarsi con le tematiche legate alla guerra ed alla libertà attraverso
la realizzazione del lay-out di un manifesto.
persecuzione del popolo ebraico e dei deportati italiani nei campi nazisti -
la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e il Comune di Bergamo,
Assessorato alla Cultura celebrano questa ricorrenza con una mostra di Fabio
Mauri, artista che ha sempre affrontato la tematica del dolore e della memoria
in maniera intensa, impegnata e allo stesso tempo poetica. Mauri, rielabora
l’esperienza collettiva della guerra e lo shock provocato dalla scoperta degli
orrori dei campi di concentramento attraverso un linguaggio artistico che è
sinonimo di impegno pubblico e politico, affrontando temi come la violenza
sociale e la responsabilità dell’individuo nel contesto storico.
La scelta delle due opere in mostra al Teatro Sociale di Bergamo, Il Muro
Occidentale o del Pianto e Gioiello-Laiback (da Ebrea del 1971), è stata
dettata non solo dalla loro indiscutibile valenza storica, ma anche
dall’immediatezza e forza comunicativa che le caratterizzano. Entrambe le
opere raccontano una storia di dolore, esilio, discriminazione, fanatismo e
intolleranza.
Il Muro Occidentale o del Pianto - proposto per la prima volta in occasione
della XLV Biennale di Venezia del 1993 - è realizzato con valigie di forme e
dimensioni diverse e oggetti d’uso, tutti appartenuti a persone che hanno
subito la deportazione. L’artista ha scelto di affiancare alla monumentalità
del Muro il Gioiello-Laiback ed evocare, attraverso la sua dimensione intima e
preziosa, un contrasto drammatico e denso di emozione. Il monile, parte
dell’installazione-performance Ebrea, svela, ad uno sguardo più attento un
agghiacciante orrore: un’etichetta lo riconduce alla propria origine, ossia
l’essere in realtà realizzato con parti umane; l’ornamento in oro e platino
porta, infatti, incastonati ai metalli preziosi due denti. Il lavoro di Mauri
è un dichiarazione di anti-razzismo e tolleranza universale. Gli spettatori
sono così messi di fronte al male e invitati a riflettere sulla natura crudele
e mistificatoria di qualsiasi ideologia.
Le due opere sono state esposte nelle più prestigiose istituzioni museali:
Royal Festival Hall di Londra, City Art Centre di Edimburgo, Kulturhaus Altes
Rathaus di Potsdam, Museo Pecci di Prato, Jewish Museum di New York, Castello
Ujazdowskie Centro per l’Arte Contemporanea di Varsavia, Museo del Corso a
Roma, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova.
Fabio Mauri è l’autore del primo della serie di dodici manifesti d’artista che
durante l’arco dell’intero 2005 ricopriranno i muri della città di Bergamo. Il
progetto WAR IS OVER 60 anni di libertà 1945 – 2005, realizzato dalla GAMeC e
dal Comune di Bergamo Assessorato alla Cultura, rientra nelle celebrazioni per
il 60° anno della Liberazione: ogni mese un artista internazionale è invitato
a confrontarsi con le tematiche legate alla guerra ed alla libertà attraverso
la realizzazione del lay-out di un manifesto.
27
gennaio 2005
Fabio Mauri – Il Muro Occidentale o del Pianto
Dal 27 gennaio al 20 febbraio 2005
arte contemporanea
Location
TEATRO SOCIALE
Bergamo, Via Bartolomeo Colleoni, (Bergamo)
Bergamo, Via Bartolomeo Colleoni, (Bergamo)
Orario di apertura
martedì–sabato 15–20. Domenica 10–13 e 15–20
Vernissage
27 Gennaio 2005, ore 18
Autore