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Fabio Orlanducci – Chandni Chowk-from eight to ten o’clock
Sarà esposto l’ultimo ciclo di lavori in Pin Hole “L’interpretazione della realtà.Tra Oriente e Occidente”,accompagnato da acquerelli su fotografia, della serie sul bazar di Old Deli “Chandni Chowk”.
Comunicato stampa
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In occasione della mostra sarà esposto l’ultimo ciclo dei lavori di Orlanducci realizzato in Pin Hole dal titolo: “-L’interpretazione della realtà- Tra Oriente e Occidente”- che sarà accompagnato da acquerelli su fotografia realizzati a completare la serie su Chandni Chowk, bazar in Old Delhi.
Le fotografie di Orlanducci sono nella tradizione della sperimentazione e della ‘Camera obscura’. Può scegliere la scatola stenopeica o dei ‘frame digitali’ acquerellati per continuare un puntamento-attraversamento. Così introducendoci in un nucleo che ha altre leggi fisico-temporali. Nebulose che, come tali, sono soggetti-stelle in trasformazione. In tra-passo, ma ‘doble’.
Come il rovesciamento di metà o parte del titolo mostra: siamo allo specchio. Un positivo/negativo. Due ore che sono e rappresentano in senso empirico un reale lavoro; altre due ore, ma sempre le stesse (due più due è forse sempre uguale a due ) in cui linguaggio e lancette del tempo hanno preso il ritmo dell’arte. Attraverso questo specchio l’autore realizza un “Chandni Chowk-from eight to ten o’clock” restituito in forma a-temporale e a-storica. Mito d’Oriente e d’altrove, segnale di un tempo che non esiste o ritorna. Di un luogo che affiora da un -vuoto d’Oriente - e, contemporaneamente, è pieno bagaglio occidentale.
Il lavoro e le foto sono liquidi e mobili, come le società e gli eterni ritorni. Nelle foto in ‘Pin Hole’, Orlanducci utilizza dei fotogrammi ripetuti in sequenza, a sottolineare degli anelli temporali. Nei nuovi acquerelli interviene su un pattern ‘in negativo’, una fantasia e un modello sospesi e galleggianti; aggiungendo colore che rimane al confine del realismo.
L’artista indaga un luogo, riprendendo ripetutamente poche centinaia di metri di una strada, e ne restituisce l’immagine e, più di quella, la sua suggestione poetica se poiesis deve essere. Fotografa attraverso una sfera di vetro. Sente più che fotografare. Fotografa con gesti rabdomantici mentali ed interni.
L’artista vive da alcuni anni tra l’Italia e l’India dove prende a volte ispirazione ed a volte immagini. ‘L’Interpretazione della realtà- Tra Oriente e Occidente’ è il corpo più vasto a cui appartiene ‘Chandni Chowk -from eight to ten o’clock’. In tutti i lavori ritornano tecniche e ricerche del passati lavori come gli acquerelli su foto o il re-shotting: fotografare il fotografato.
Le fotografie di Orlanducci sono nella tradizione della sperimentazione e della ‘Camera obscura’. Può scegliere la scatola stenopeica o dei ‘frame digitali’ acquerellati per continuare un puntamento-attraversamento. Così introducendoci in un nucleo che ha altre leggi fisico-temporali. Nebulose che, come tali, sono soggetti-stelle in trasformazione. In tra-passo, ma ‘doble’.
Come il rovesciamento di metà o parte del titolo mostra: siamo allo specchio. Un positivo/negativo. Due ore che sono e rappresentano in senso empirico un reale lavoro; altre due ore, ma sempre le stesse (due più due è forse sempre uguale a due ) in cui linguaggio e lancette del tempo hanno preso il ritmo dell’arte. Attraverso questo specchio l’autore realizza un “Chandni Chowk-from eight to ten o’clock” restituito in forma a-temporale e a-storica. Mito d’Oriente e d’altrove, segnale di un tempo che non esiste o ritorna. Di un luogo che affiora da un -vuoto d’Oriente - e, contemporaneamente, è pieno bagaglio occidentale.
Il lavoro e le foto sono liquidi e mobili, come le società e gli eterni ritorni. Nelle foto in ‘Pin Hole’, Orlanducci utilizza dei fotogrammi ripetuti in sequenza, a sottolineare degli anelli temporali. Nei nuovi acquerelli interviene su un pattern ‘in negativo’, una fantasia e un modello sospesi e galleggianti; aggiungendo colore che rimane al confine del realismo.
L’artista indaga un luogo, riprendendo ripetutamente poche centinaia di metri di una strada, e ne restituisce l’immagine e, più di quella, la sua suggestione poetica se poiesis deve essere. Fotografa attraverso una sfera di vetro. Sente più che fotografare. Fotografa con gesti rabdomantici mentali ed interni.
L’artista vive da alcuni anni tra l’Italia e l’India dove prende a volte ispirazione ed a volte immagini. ‘L’Interpretazione della realtà- Tra Oriente e Occidente’ è il corpo più vasto a cui appartiene ‘Chandni Chowk -from eight to ten o’clock’. In tutti i lavori ritornano tecniche e ricerche del passati lavori come gli acquerelli su foto o il re-shotting: fotografare il fotografato.
21
ottobre 2009
Fabio Orlanducci – Chandni Chowk-from eight to ten o’clock
Dal 21 ottobre al 21 novembre 2009
fotografia
Location
GALLERIA DEL CORTILE E ARCHIVIO SANTE MONACHESI
Roma, Via Del Babuino, 51, (Roma)
Roma, Via Del Babuino, 51, (Roma)
Orario di apertura
Lun/ven h. 15.30/19.30 e per appuntamento
Vernissage
21 Ottobre 2009, ore 18.30
Autore
Curatore