Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Fabio Perrone – Incartaluce
Una nuova serie di lampade a stelo, da tavolo, da terra, a sospensione e da parete create senza impatto sull’ambiente per un abitare sostenibile
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Milano, 22 - 27 aprile 2009
L’illuminazione, la luce artificiale, ha un potere straordinario, anche se consueto e ormai ordinario per tutti noi: quando si accende può non soltanto illuminare, ma trasformare corpi, superfici e oggetti facendoli diventare soggetti in scena.
La luce elettrica compie il miracolo quotidiano di risuscitare dal buio ciò che tocca.
Con la sua energia intangibile può muovere volumi e spazi, silenziosamente, senza spostarli, quasi per magia; può inventare nuovi baricentri vitali; può scoprire e svelare ulteriori verità delle cose già conosciute accarezzandole con maggiore o minore intensità luminosa.
i n c a r t a l u c e è una nuova serie di lampade a stelo, da tavolo, da terra, a sospensione e da parete create senza impatto sull'ambiente per un abitare sostenibile, utilizzando carta e bastoncini di legno, tondini di ferro, basi di terracotta, frammenti di vetri colorati, sassi di fiume o semplici mattoni.
La carta veste la luce elettrica e la rende più morbida, più amica, perciò queste sono lampade per illuminare ma anche oggetti luminosi da guardare.
E chi le osserva può seguire l’avventura affascinante delle luci e delle ombre che attraversano un foglio di carta piegato, curvato, intagliato.
Fabio Perrone, architetto, nato a Milano, ha vissuto e lavorato a Roma, Caracas, Parigi, Venezia, Milano.
Quando può, costruisce personalmente ciò che progetta: case e cose spesso fatte con materiali comuni e con tecnologie semplici che però acquistano pregio in virtù delle molteplici funzioni che sono chiamate a svolgere.
E’ sua convinzione che progetti e oggetti realizzino pienamente il loro scopo se oltre che servire ai loro usi specifici, in equilibrio tra tecnica e fantasia, tra funzionalità e poesia, comunicano in chi li abita o li usa idee creative, serenità e stimoli per generarne altre ancora.
In principio era la Luce,
poi venne la Carta.
Quando finalmente
fù inventato il Sacchetto
diventò possibile andare
a prendere un po’ di luce
e portarsela a casa.
Uno la mise nell’ingresso
vicino alla porta,
uno nel soggiorno,
uno nella camera,
un altro la portò a un amico
per schiarire l’ombra
di qualche umore buio.
L’illuminazione, la luce artificiale, ha un potere straordinario, anche se consueto e ormai ordinario per tutti noi: quando si accende può non soltanto illuminare, ma trasformare corpi, superfici e oggetti facendoli diventare soggetti in scena.
La luce elettrica compie il miracolo quotidiano di risuscitare dal buio ciò che tocca.
Con la sua energia intangibile può muovere volumi e spazi, silenziosamente, senza spostarli, quasi per magia; può inventare nuovi baricentri vitali; può scoprire e svelare ulteriori verità delle cose già conosciute accarezzandole con maggiore o minore intensità luminosa.
i n c a r t a l u c e è una nuova serie di lampade a stelo, da tavolo, da terra, a sospensione e da parete create senza impatto sull'ambiente per un abitare sostenibile, utilizzando carta e bastoncini di legno, tondini di ferro, basi di terracotta, frammenti di vetri colorati, sassi di fiume o semplici mattoni.
La carta veste la luce elettrica e la rende più morbida, più amica, perciò queste sono lampade per illuminare ma anche oggetti luminosi da guardare.
E chi le osserva può seguire l’avventura affascinante delle luci e delle ombre che attraversano un foglio di carta piegato, curvato, intagliato.
Fabio Perrone, architetto, nato a Milano, ha vissuto e lavorato a Roma, Caracas, Parigi, Venezia, Milano.
Quando può, costruisce personalmente ciò che progetta: case e cose spesso fatte con materiali comuni e con tecnologie semplici che però acquistano pregio in virtù delle molteplici funzioni che sono chiamate a svolgere.
E’ sua convinzione che progetti e oggetti realizzino pienamente il loro scopo se oltre che servire ai loro usi specifici, in equilibrio tra tecnica e fantasia, tra funzionalità e poesia, comunicano in chi li abita o li usa idee creative, serenità e stimoli per generarne altre ancora.
In principio era la Luce,
poi venne la Carta.
Quando finalmente
fù inventato il Sacchetto
diventò possibile andare
a prendere un po’ di luce
e portarsela a casa.
Uno la mise nell’ingresso
vicino alla porta,
uno nel soggiorno,
uno nella camera,
un altro la portò a un amico
per schiarire l’ombra
di qualche umore buio.
24
aprile 2009
Fabio Perrone – Incartaluce
Dal 24 al 27 aprile 2009
design
Location
SPAZIO WHITE STAR ADVENTURE
Milano, Piazza Filippo Meda, (Milano)
Milano, Piazza Filippo Meda, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.30 alle 20.00
Vernissage
24 Aprile 2009, ore 18.30
Autore