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Fabrizio Braghieri – L’Armonia del caso
“Left hand_mano lasciata” Lasciare andare la mano verso il destino del caso, come lo è la caduta di un fiore dal cielo o il cambio d’umore apparentemente repentino. In realtà condotto dalla sua eccelsa maestra: Madre Natura.
Comunicato stampa
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Così a dire che nessuno e` direttore di se stesso ma solo l'esperienza passata puo ricordare.. in quanto spettatore austero e silente.
Una voce sembra uscire, una voce d’opera, un'altra Maria Callas che fiorisce dal nero sfondo, debole Fiore, sensibile anima che deriva, che scivola nell’urlo della notte, che avanza lieve dal nulla che assale. La causa e l’effetto di questa sensibilità c’è, non è nichilismo artistico.
E’ un ermeneutica del senso, un domandarsi altro quello di Fabrizio che cerca nell’ascolto e dalle parole un lascito, depositario di un volto che non ha tempo, che esiste anche se non evidente, manifesto, limpido… Sono mille volti e gesti quelli dei Direttori, sono attese piene di senso, sono voci di dissenso, sono voci che si esprimono nel bianco nero di una realtà quotidiana che ha perso quella presenza d’animo, quel vocicchiare Univoco, quel rappresentarsi senza veli, senza tenebre; come le luci nel vento.
Fabrizio mi domanda spesso cosa rappresentano i Direttori per me, mi chiede cosa sono, si chiede cosa possono essere per gli altri. Cerca di ascoltare l’Eco delle loro voci, l’Eco dei loro consigli: un dialogo profondo con la voce di se stesso, la mia voce che si rispecchia nel volto a fondo nero della mia intima realtà, cui mi domando ancora sulla sua esistenza.I miei Antenati si scagliano pericolosamente su di me, gli Antenati sembrano invadere i nostri spazi. Sono le voci del passato, Sono le voci di chi ci ha preceduto, le voci di chi ci ha dato dei gesti che tuttora mettiamo in atto, i mille gesti dei Direttori che si perdono nella fuga, che cercano di ri-esistere al flusso che si impossessa di loro…Sono Fiori ciò che escono, sono Fiori quegli sguardi che avanzano, sono voci i pensieri che avvolgono, Fiori che attraversano gli Antenati e che trapassano i Direttori. Fiori.
Una voce sembra uscire, una voce d’opera, un'altra Maria Callas che fiorisce dal nero sfondo, debole Fiore, sensibile anima che deriva, che scivola nell’urlo della notte, che avanza lieve dal nulla che assale. La causa e l’effetto di questa sensibilità c’è, non è nichilismo artistico.
E’ un ermeneutica del senso, un domandarsi altro quello di Fabrizio che cerca nell’ascolto e dalle parole un lascito, depositario di un volto che non ha tempo, che esiste anche se non evidente, manifesto, limpido… Sono mille volti e gesti quelli dei Direttori, sono attese piene di senso, sono voci di dissenso, sono voci che si esprimono nel bianco nero di una realtà quotidiana che ha perso quella presenza d’animo, quel vocicchiare Univoco, quel rappresentarsi senza veli, senza tenebre; come le luci nel vento.
Fabrizio mi domanda spesso cosa rappresentano i Direttori per me, mi chiede cosa sono, si chiede cosa possono essere per gli altri. Cerca di ascoltare l’Eco delle loro voci, l’Eco dei loro consigli: un dialogo profondo con la voce di se stesso, la mia voce che si rispecchia nel volto a fondo nero della mia intima realtà, cui mi domando ancora sulla sua esistenza.I miei Antenati si scagliano pericolosamente su di me, gli Antenati sembrano invadere i nostri spazi. Sono le voci del passato, Sono le voci di chi ci ha preceduto, le voci di chi ci ha dato dei gesti che tuttora mettiamo in atto, i mille gesti dei Direttori che si perdono nella fuga, che cercano di ri-esistere al flusso che si impossessa di loro…Sono Fiori ciò che escono, sono Fiori quegli sguardi che avanzano, sono voci i pensieri che avvolgono, Fiori che attraversano gli Antenati e che trapassano i Direttori. Fiori.
20
maggio 2010
Fabrizio Braghieri – L’Armonia del caso
Dal 20 maggio al 20 giugno 2010
arte contemporanea
Location
STUDIO MAFFEI MILANO
Milano, Viale Bligny, 39, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 39, (Milano)
Orario di apertura
solo su appuntamento
Vernissage
20 Maggio 2010, ore 19 - 21
Autore