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Fabrizio Ceccardi – Oltre
Contemporary è lieta di presentare dal 28 novembre 2014 al 16 gennaio 2015 in Foro Buonaparte 46 a Milano, OLTRE, la prima personale milanese del fotografo emiliano FABRIZIO CECCARDI.
La mostra è la sintesi di due importanti capitoli della ricerca di Fabrizio Ceccardi: Out of Eden e Ordinary Chaos
Comunicato stampa
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La mostra è la sintesi di due importanti capitoli della ricerca di Fabrizio Ceccardi: Out of Eden e Ordinary Chaos. Una ricerca rivolta all’interazione tra uomo e natura, alla necessità di ritrovare l’armonia originaria morale ed estetica.
Nel primo capitolo, Out of Eden, Fabrizio Ceccardi è andato fino alla fine del mondo – la Terra del fuoco – per cercare un nuovo inizio. «L’idea della fine mi ha sempre affascinato, andare alla fine per trovare un inizio». Ricominciare da questo luogo remoto dove la natura è ancora primordiale e incontaminata, «una natura che rende fragile il reale».
L’uomo è assente, ma se ne immagina la presenza in un rapporto sospeso con la natura. È possibile sperimentare l’idea di un futuro imprevedibile. Questi orizzonti disarmanti fanno sì che i paesaggi vengano interiorizzati con un approccio che ci riporta a certa pittura romantica, in particolare quella del tedesco Caspar David Friedrich. L’idea poetica e filosfica del sublime si manifestano attraverso la trasformazione del sentimento dell’assoluto.
Le fotografie di Ceccardi non sono semplici paesaggi sono, piuttosto, visioni della natura in cui si coglie una tensione all’infinito. «E’ come se il tempo si fermasse, si è di fronte all’infinito e si cerca una finitezza. Un’idea di soggettività del luogo che diventa anche paesaggio».
Questa dialettica degli opposti tra uomo e natura è la stessa che si ritrova nel secondo capitolo della ricerca del fotografo, Ordinary Chaos. Luoghi remoti dal forte potere evocativo. Quello che le fotografie di Fabrizio Ceccardi affermano è un ritratto del reale: non è così importante collocare geograficamente i luoghi.
Ordinary Chaos è un paradosso, un contrasto. Anche qui paesaggi e strade che suggeriscono una possibile presenza umana. Strade dalle infinite possibilità, che, tuttavia, trasmettono immobilità. Nella convinzione che il caos sia un ordine da decifrare, la ricerca di Ceccardi si muove da un caos “ordinato” a uno “ordinario” interrogando direttamente la realtà.
Le due serie si fondono in atmosfere sospese, colori polverosi, toni antichi. Un ritratto delle forze primordiali che pongono l’uomo di fronte al suo innato desiderio di infinito.
Mostra a cura di Angela Madesani.
L’inaugurazione si terrà giovedì 27 novembre 2014, ore 18 – 21
Nel primo capitolo, Out of Eden, Fabrizio Ceccardi è andato fino alla fine del mondo – la Terra del fuoco – per cercare un nuovo inizio. «L’idea della fine mi ha sempre affascinato, andare alla fine per trovare un inizio». Ricominciare da questo luogo remoto dove la natura è ancora primordiale e incontaminata, «una natura che rende fragile il reale».
L’uomo è assente, ma se ne immagina la presenza in un rapporto sospeso con la natura. È possibile sperimentare l’idea di un futuro imprevedibile. Questi orizzonti disarmanti fanno sì che i paesaggi vengano interiorizzati con un approccio che ci riporta a certa pittura romantica, in particolare quella del tedesco Caspar David Friedrich. L’idea poetica e filosfica del sublime si manifestano attraverso la trasformazione del sentimento dell’assoluto.
Le fotografie di Ceccardi non sono semplici paesaggi sono, piuttosto, visioni della natura in cui si coglie una tensione all’infinito. «E’ come se il tempo si fermasse, si è di fronte all’infinito e si cerca una finitezza. Un’idea di soggettività del luogo che diventa anche paesaggio».
Questa dialettica degli opposti tra uomo e natura è la stessa che si ritrova nel secondo capitolo della ricerca del fotografo, Ordinary Chaos. Luoghi remoti dal forte potere evocativo. Quello che le fotografie di Fabrizio Ceccardi affermano è un ritratto del reale: non è così importante collocare geograficamente i luoghi.
Ordinary Chaos è un paradosso, un contrasto. Anche qui paesaggi e strade che suggeriscono una possibile presenza umana. Strade dalle infinite possibilità, che, tuttavia, trasmettono immobilità. Nella convinzione che il caos sia un ordine da decifrare, la ricerca di Ceccardi si muove da un caos “ordinato” a uno “ordinario” interrogando direttamente la realtà.
Le due serie si fondono in atmosfere sospese, colori polverosi, toni antichi. Un ritratto delle forze primordiali che pongono l’uomo di fronte al suo innato desiderio di infinito.
Mostra a cura di Angela Madesani.
L’inaugurazione si terrà giovedì 27 novembre 2014, ore 18 – 21
27
novembre 2014
Fabrizio Ceccardi – Oltre
Dal 27 novembre 2014 al 16 gennaio 2015
fotografia
Location
RBFINEART
Milano, Via Giovanni Battista Morgagni, 31b, (Milano)
Milano, Via Giovanni Battista Morgagni, 31b, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10-12.30 / 14-18
sabato su appuntamento
Vernissage
27 Novembre 2014, ore 18-21
Autore
Curatore