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Fabrizio Cicconi – Politotdel
Comunicato stampa
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“POLITOTDEL”
Il kholchoz è a pochi chilometri da Tashkent, capitale dell’ Uzbekistan, e per raggiungerlo si percorre uno stradone costeggiato da imponenti casermoni popolari. Poi, quando finalmente si apre la campagna, dopo pochi minuti si raggiunge il Khokhoz “Politotdel”.
Il Kholchoz (comune agricola) Politotdel (letteralmente “sezione politica”) era il kholchoz modello dell’Uzbekistan, tanto che lo facevano visitare alle maggiori autorità sovietiche, da Krusciov in poi e da Gagarin in giù. Il villaggio è formato da tante casette
che tranciano una pianura sconfinata dove si coltiva il cotone.
Fondato da coreani è stato poi anche abitato da gente di altre etnie (uzbeki, tajiki, russi, tatari).
Una particolare cura è stata data agli spazi comuni e ai luoghi di aggregazione sociale, tanto da farne una piccola città ideale progettata da una sorta di Piero della Francesca convertito ai soviet.
C’è infatti una scuola molto prestigiosa, il teatro e la casa della cultura, la scuola materna, la chiesa e la moschea, lo stadio di calcio, palestre di taekwondo e ping-pong (una ragazza del kholkhoz ha partecipato alle ultime olimpiadi di Atene).
Aggirarsi per questi spazi, a volte inagibili, dà la sensazione di una piccola utopia che sta svanendo nel nulla.
Giorgio Messori.
Il kholchoz è a pochi chilometri da Tashkent, capitale dell’ Uzbekistan, e per raggiungerlo si percorre uno stradone costeggiato da imponenti casermoni popolari. Poi, quando finalmente si apre la campagna, dopo pochi minuti si raggiunge il Khokhoz “Politotdel”.
Il Kholchoz (comune agricola) Politotdel (letteralmente “sezione politica”) era il kholchoz modello dell’Uzbekistan, tanto che lo facevano visitare alle maggiori autorità sovietiche, da Krusciov in poi e da Gagarin in giù. Il villaggio è formato da tante casette
che tranciano una pianura sconfinata dove si coltiva il cotone.
Fondato da coreani è stato poi anche abitato da gente di altre etnie (uzbeki, tajiki, russi, tatari).
Una particolare cura è stata data agli spazi comuni e ai luoghi di aggregazione sociale, tanto da farne una piccola città ideale progettata da una sorta di Piero della Francesca convertito ai soviet.
C’è infatti una scuola molto prestigiosa, il teatro e la casa della cultura, la scuola materna, la chiesa e la moschea, lo stadio di calcio, palestre di taekwondo e ping-pong (una ragazza del kholkhoz ha partecipato alle ultime olimpiadi di Atene).
Aggirarsi per questi spazi, a volte inagibili, dà la sensazione di una piccola utopia che sta svanendo nel nulla.
Giorgio Messori.
24
maggio 2008
Fabrizio Cicconi – Politotdel
Dal 24 maggio al 22 giugno 2008
fotografia
Location
VV8ARTECONTEMPORANEA
Reggio Emilia, via dell'Aquila, 6c/6d, (Reggio Nell'emilia)
Reggio Emilia, via dell'Aquila, 6c/6d, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
24 Maggio 2008, ore 18.30
Autore