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Fabrizio de André
Genova, a dieci anni dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè rende omaggio alla sua figura e alla sua opera organizzando una grande mostra che ne racconti la vita, la musica, le esperienze, le passioni che lo hanno reso unico e universale, interprete e in alcuni casi anticipatore, dei mutamenti, delle pulsioni e delle trasformazioni della contemporaneità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Non poteva che essere la Sardegna ad accogliere, dopo Genova, la grande mostra dedicata a Fabrizio De André che da pochi giorni si è conclusa, con un enorme successo di pubblico, al palazzo Ducale del capoluogo ligure.
La mostra in Sardegna sarà ospitata, ed organizzata, dal MAN_museo d'arte Provincia di Nuoro in collaborazione con la Regione Sardegna, Palazzo Ducale e la Fondazione Fabrizio De André. Dal 16 luglio al 4 ottobre si assisterà così ad un rinnovato, spettacolare omaggio alla figura e all'opera di De André, un racconto intenso e insieme leggero, proposto per suoni ed immagini, della vita, della musica, delle esperienze e passioni che hanno reso Faber unico e universale, interprete e in alcuni casi anticipatore dei mutamenti, delle pulsioni e delle trasformazioni della contemporaneità.
"Stregato dalla Sardegna, Fabrizio De André l'ha scelta come luogo per vivere" ricorda Cristiana Collu, direttore del MAN. "È approdato all'Agnata, e lì, dopo quello che ha definito, citando Albert Camus, un incidente della felicità, vi ha fatto ritorno. La fascinazione iniziale per questa terra e per la sua gente mette radici, diviene qualcosa di più solido, suggellato anche da ciò che non sarebbe dovuto accadere. I sardi con lui stringeranno un patto concorde, come se firmassero, ora sempre, le 11 lettere di scuse dei suoi sequestratori".
"Nuoro gli rende e renderà un omaggio infinito, riconoscente del suo primo sguardo innamorato che ha vinto tutte le ragioni dell'addio, per ricostruire proprio qui in Sardegna quel pezzetto di mondo, di natura, di paesaggio che ha smesso di assomigliare solo a se stesso e finito per appartenergli. È parso infine che De André sia stato il più sardo di tutti e che quel tatuaggio indelebile sia il segno dell'enorme rispetto che come artista e come uomo gli si debba, perché si trae monito dalle esperienze della vita e dalle persone per quello che dicono, nonostante le loro umane e inammissibili contraddizioni. Cosi come sottolinea l'Assessore Regionale alla cultura Maria Lucia Baire "De André ha sentito l'anima genuina della Sardegna, e dei Sardi, e l'ha fatta propria, con una scelta di vita che, tra passato, presente e futuro, fa dell'artista genovese un sardo d'adozione, un sardo illustre".
La mostra restituisce quasi tutto questo. Trasversale, autobiografica, sembra concedersi e invece no, rimane ancora qualcosa, un segreto che non può essere svelato e che ciascuno desidera custodire".
L'evento occuperà tutti gli spazi del MAN. L'allestimento, multimediale e interattivo, progettato e allestito da Studio Azzurro, uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte, condurrà il visitatore a vivere un'esperienza emozionale, sorprendente e originale con e dentro la creatività e la personalità di uno dei più grandi artisti del secolo appena concluso.
La Regione Sardegna e la Provincia di Nuoro, dalla quale il MAN dipende, hanno deciso che questo omaggio a De André sia offerto a tutti i sardi e agli ospiti della Sardegna.
La mostra in Sardegna sarà ospitata, ed organizzata, dal MAN_museo d'arte Provincia di Nuoro in collaborazione con la Regione Sardegna, Palazzo Ducale e la Fondazione Fabrizio De André. Dal 16 luglio al 4 ottobre si assisterà così ad un rinnovato, spettacolare omaggio alla figura e all'opera di De André, un racconto intenso e insieme leggero, proposto per suoni ed immagini, della vita, della musica, delle esperienze e passioni che hanno reso Faber unico e universale, interprete e in alcuni casi anticipatore dei mutamenti, delle pulsioni e delle trasformazioni della contemporaneità.
"Stregato dalla Sardegna, Fabrizio De André l'ha scelta come luogo per vivere" ricorda Cristiana Collu, direttore del MAN. "È approdato all'Agnata, e lì, dopo quello che ha definito, citando Albert Camus, un incidente della felicità, vi ha fatto ritorno. La fascinazione iniziale per questa terra e per la sua gente mette radici, diviene qualcosa di più solido, suggellato anche da ciò che non sarebbe dovuto accadere. I sardi con lui stringeranno un patto concorde, come se firmassero, ora sempre, le 11 lettere di scuse dei suoi sequestratori".
"Nuoro gli rende e renderà un omaggio infinito, riconoscente del suo primo sguardo innamorato che ha vinto tutte le ragioni dell'addio, per ricostruire proprio qui in Sardegna quel pezzetto di mondo, di natura, di paesaggio che ha smesso di assomigliare solo a se stesso e finito per appartenergli. È parso infine che De André sia stato il più sardo di tutti e che quel tatuaggio indelebile sia il segno dell'enorme rispetto che come artista e come uomo gli si debba, perché si trae monito dalle esperienze della vita e dalle persone per quello che dicono, nonostante le loro umane e inammissibili contraddizioni. Cosi come sottolinea l'Assessore Regionale alla cultura Maria Lucia Baire "De André ha sentito l'anima genuina della Sardegna, e dei Sardi, e l'ha fatta propria, con una scelta di vita che, tra passato, presente e futuro, fa dell'artista genovese un sardo d'adozione, un sardo illustre".
La mostra restituisce quasi tutto questo. Trasversale, autobiografica, sembra concedersi e invece no, rimane ancora qualcosa, un segreto che non può essere svelato e che ciascuno desidera custodire".
L'evento occuperà tutti gli spazi del MAN. L'allestimento, multimediale e interattivo, progettato e allestito da Studio Azzurro, uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte, condurrà il visitatore a vivere un'esperienza emozionale, sorprendente e originale con e dentro la creatività e la personalità di uno dei più grandi artisti del secolo appena concluso.
La Regione Sardegna e la Provincia di Nuoro, dalla quale il MAN dipende, hanno deciso che questo omaggio a De André sia offerto a tutti i sardi e agli ospiti della Sardegna.
16
luglio 2009
Fabrizio de André
Dal 16 luglio 2009 al 10 gennaio 2010
Location
MAN – MUSEO D’ARTE DELLA PROVINCIA DI NUORO
Nuoro, Via Sebastiano Satta, 27, (Nuoro)
Nuoro, Via Sebastiano Satta, 27, (Nuoro)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 20:30.
Vernissage
16 Luglio 2009, ore 19
Editore
SILVANA EDITORIALE
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI
Ufficio stampa
MANUAL
Autore
Curatore