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Fabrizio Gavatorta / Leo Giampaolo – Sensazioni tra ombre e luci
Dal 16 al 23 dicembre 2016 sarà presentata una selezione dei dipinti di Fabrizio Gavatorta e Leo Giampaolo, maestri dallo stile differente e dal segno inconfondibile, ma dal comune linguaggio Pop e contemporaneo, attento all’interpretazione del sogno, della società, dell’Uomo
Comunicato stampa
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“FABRIZIO GAVATORTA E LEO GIAMPAOLO. SENSAZIONI TRA OMBRE E LUCI”
DAL 16 AL 23 DICEMBRE 2016
INAUGURAZIONE: VENERDI’ 16 DICEMBRE 2016, DALLE ORE 17.00
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la mostra “FABRIZIO GAVATORTA E LEO GIAMPAOLO. SENSAZIONI TRA OMBRE E LUCI”. Dal 16 al 23 dicembre 2016 sarà presentata una selezione dei dipinti di Fabrizio Gavatorta e Leo Giampaolo, maestri dallo stile differente e dal segno inconfondibile, ma dal comune linguaggio Pop e contemporaneo, attento all’interpretazione del sogno, della società, dell’Uomo. Le due personali, ospitate negli spazi del Museo MIIT, presentano una trentina di lavori di ogni autore, ripercorrendone la carriera e la poetica, declinate all’insegna del mestiere, della tecnica, della creativa unicità. Le esposizioni, curate da Guido Folco, Direttore del MIIT, si sviluppano attraverso le tipiche rappresentazioni ad olio e acrilico dei due autori, accompagnando i visitatori alla scoperta di universi ideali e visionari, come quelli che il Novecento e la modernità ci hanno svelato.
TESTO CRITICO: LEO GIAMPAOLO
Andy Warhol diceva che la Pop Art era un modo di amare le cose: una maniera, quindi, di rendere protagonista il nostro quotidiano, la nostra stessa esistenza, di osservare il mondo con amore e gioia di vivere. Questa è anche la percezione che si prova ammirando le opere di Leo Giampaolo, ma potremmo dire dei Fiamminghi del Seicento o dei Realisti francesi ottocenteschi. L’idea che il ‘vero’, si tratti di passioni, persone, oggetti, attimi, possa entrare di diritto nella storia dell’arte, è quindi elemento profondamente radicato nella nostra cultura, ma la genialità dell’artista sta nel saper raccontare tale testimonianza in maniera personale e senza derive accademiche. Leo Giampaolo possiede il talento e l’estro per narrazioni surreali e oniriche, trasformando la vita in illusione, speranza, giocosa o meditata metafora sulla società contemporanea. Il simbolo abita le sue composizioni, che fluttuano in uno spazio inventato, mentale e petali di fiori diventano allusive presenze, farfalle spezzate e cadute, testimonianze della crudezza del mondo. Il messaggio arriva forte e immediato, vestito da colori brillanti, chiaroscuri e colori complementari in dialogo serrato a formare piani compositivi sovrapposti, tridimensionali, quasi scultorei, in un linguaggio diretto, come quello della comunicazione e dei media. L’apparenza nasconde sempre l’essenza e così è nei dipinti di Giampaolo, che bisogna interpretare, in cui è necessario lasciarsi trasportare, come in un cielo infinito, oltre l’effimera stagione dell’Uomo.
BIOGRAFIA-CURRICULUM LEO GIAMPAOLO
Leo Giampaolo è nato a Torino, dove vive e lavora, nel 1937. Inizia l’attività artistica nel 1963 alla Mostra d’autunno del Piemonte Artistico di Torino. Nel 1964 è segnalato al Premio Marche. Nel 1965 è premiato alla centoventitreesima esposizione della Promotrice Belle Arti a Torino; nello stesso anno è invitato a Parigi al Salon de Mai dedicato alla giovane pittura. Dopo la prima personale presso L'Ambasceria di Padova a Milano altre personali si susseguono. Dal 1956 per venti anni ha fatto parte della Direzione Stampa e Pubblicità della Fiat. Successivamente con una propria Agenzia pubblicitaria ha svolto impegni per importanti industrie in Italia e all’estero. Oggi, oltre all’attività artistica è anche attivo come pubblicista free-lance. La naturale evoluzione e maturazione del percorso artistico, oltre alla consapevolezza di avere sperimentato la possibilità di dominare le tecniche più disparate, dal disegno alla pittura, dalla stilizzazione al realismo oggettuale, lo accompagnano da sempre nel suo percorso creativo ed espositivo.
TESTO CRITICO: FABRIZIO GAVATORTA
Fabrizio Gavatorta è conosciuto anche, fra gli appassionati, come il ‘pittore delle ombre’, per quella sua caratteristica interpretazione della luce e dello spazio, in cui silhouettes e piani prospettici diversi si incrociano e si sovrappongono, creando una pittura dell’illusione. Arte fatta di silenzi, di metafisiche presenze Pop, dai cromatismi accesi, potenti, contrastati: la poetica di Gavatorta si nutre di simbologia e metafora, così sospesa tra l’essere e il non essere, tra la l’esistenza umana, fisica, fenomenologica e la spiritualità più profonda. Nelle sue ultime opere, in cui la figurazione ritorna protagonista, a testimonianza dell’immortale ruolo del reale nell’arte, Gavatorta insiste sulla dinamicità del segno, sull’espressione istintiva del gesto pittorico, in cui luce e colore si fondono mirabilmente in vibranti e vitali raffigurazioni. La sua terra, tra viti e colline, rami autunnali come braccia protese al cielo, nuvole e respiri di una natura osservata e immaginata sono da sempre elementi fondanti del suo creare immaginifico. L’ombra che scava i contorni del vero, che ne delinea spazio e forma quasi scultorea, assume metamorfiche e ideali contorni di corpi distesi, di figure abbracciate a tronchi scarni, come a indicare una perfetta quanto bramata immedesimazione tra Uomo e natura. Gavatorta è quindi maestro della contemporaneità, di una pittura che non rinnega la storia, sublimandone la fantasia e il surreale afflato poetico, affidando al sogno, alla psiche, all’idea il meraviglioso compito di stupirci ancora con la bellezza e l’originalità.
BIOGRAFIA-CURRICULUM FABRIZIO GAVATORTA
Fabrizio Gavatorta nasce a Torino il 21 Ottobre 1970. Nel mondo dell'Arte è conosciuto come il “Pittore delle Ombre”. Nel 1988, al termine dell'Istituto d'Arte, partecipa al suo primo concorso pittorico ed in questa occasione riceve il “Premio della Critica”. Successivamente frequenta la facoltà di Architettura presso il Politecnico di Torino. Nel 1992 esegue presso la città di Savigliano la sua prima mostra pittorica personale. I suoi primi anni artistici sono connotati da una pittura prevalentemente figurativa ed accademica. La nascita del nuovo millennio trasforma la sua vita: la pittura diventa per l'artista la sua unica attività lavorativa. Gavatorta è conosciuto anche come “pittore delle Ombre”. Questo soprannome nasce quando l'Artista produce le prime opere del ciclo “shadows”; questi quadri hanno in comune la rappresentazione di silhouette, completamente in ombra, sovrapposte a vasti paesaggi, quasi sempre dipinti con una minuziosa ricerca di tonalità accese e particolari, finalizzata a suscitare maggiore attenzione nell'osservatore. Questo ciclo ha una chiara e marcata ispirazione all'Arte “Pop”. Nel 2013 ha partecipato alla “Biennale di Venezia” all'interno dei "Giardini d'opera". Nel 2014 diventa Presidente della ASSOCIAZIONE ITINERARTE. Il cuore amministrativo di questa realtà si trova presso il suo studio e raccoglie, all'interno di essa, Artisti di altissimo profilo. Inoltre è anche Curatore Artistico ed ha alle sue spalle molte manifestazioni pubbliche molto importanti, fra le quali per esempio ITINERARTE oppure la mostra di Scultura Contemporanea “Prove di Dialogo” realizzata per rendere omaggio all'anniversario dei cento anni dalla Morte di Davide Calandra. Nel 2015 ha realizzato una trasmissione radiofonica dal titolo RADIOLOGICART, sulle frequenze di TrsRadio, dove, nelle vesti di conduttore, parla e spiega l'Arte Contemporanea. E' autore anche di scritti e libri sull'Arte. In questo periodo storico la sua mostra pittorica “Black Shadow” sta facendo un Tour Europeo, passando per le maggiori capitali e città come Parigi, Amsterdam, Londra, Madrid, Barcellona, Istanbul, Berlino, Bruxelles, Dublino e contemporaneamente esce anche dall'Europa passando per il Canada, gli Stati Uniti, il Brasile, l'Argentina, la Russia e l'Asia, il Giappone. Nel 2016 ha ricevuto il "Premio Internazionale Leonardo da Vinci", presso Palazzo Borghese in Firenze, il Premio Internazionale "Artista nella Storia" presso Monreale ed il "Premio alla Carriera", presso Palazzo Jacopo, a Varazze, in Liguria, il "Premio alla Carriera" presso San Miniato in Toscana. In Italia le sue opere sono visibili in moltissimi eventi e in manifestazioni culturali e lavora a livello Internazionale. Alcune sue opere sono inserite all'interno di importanti istituti museali. Nell'ultimo periodo la sua pittura sta ritornando alle origini, riprendendo decisamente vigore, all'interno di essa, la rappresentazione figurativa.
DATI DELLA MOSTRA:
“FABRIZIO GAVATORTA E LEO GIAMPAOLO. SENSAZIONI TRA OMBRE E LUCI”
DAL 16 AL 23 DICEMBRE 2016
INAUGURAZIONE: VENERDI’ 16 DICEMBRE 2016, DALLE ORE 17.00
ORARI: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
su appuntamento domenica, lunedì e festivi per visite guidate, gruppi, scolaresche.
MUSEO MIIT CORSO CAIROLI 4 - TORINO
TEL. 011.8129776 - 334.3135903 - WWW.MUSEOMIIT.IT - INFO@MUSEOMIIT.IT
INGRESSO LIBERO
DAL 16 AL 23 DICEMBRE 2016
INAUGURAZIONE: VENERDI’ 16 DICEMBRE 2016, DALLE ORE 17.00
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la mostra “FABRIZIO GAVATORTA E LEO GIAMPAOLO. SENSAZIONI TRA OMBRE E LUCI”. Dal 16 al 23 dicembre 2016 sarà presentata una selezione dei dipinti di Fabrizio Gavatorta e Leo Giampaolo, maestri dallo stile differente e dal segno inconfondibile, ma dal comune linguaggio Pop e contemporaneo, attento all’interpretazione del sogno, della società, dell’Uomo. Le due personali, ospitate negli spazi del Museo MIIT, presentano una trentina di lavori di ogni autore, ripercorrendone la carriera e la poetica, declinate all’insegna del mestiere, della tecnica, della creativa unicità. Le esposizioni, curate da Guido Folco, Direttore del MIIT, si sviluppano attraverso le tipiche rappresentazioni ad olio e acrilico dei due autori, accompagnando i visitatori alla scoperta di universi ideali e visionari, come quelli che il Novecento e la modernità ci hanno svelato.
TESTO CRITICO: LEO GIAMPAOLO
Andy Warhol diceva che la Pop Art era un modo di amare le cose: una maniera, quindi, di rendere protagonista il nostro quotidiano, la nostra stessa esistenza, di osservare il mondo con amore e gioia di vivere. Questa è anche la percezione che si prova ammirando le opere di Leo Giampaolo, ma potremmo dire dei Fiamminghi del Seicento o dei Realisti francesi ottocenteschi. L’idea che il ‘vero’, si tratti di passioni, persone, oggetti, attimi, possa entrare di diritto nella storia dell’arte, è quindi elemento profondamente radicato nella nostra cultura, ma la genialità dell’artista sta nel saper raccontare tale testimonianza in maniera personale e senza derive accademiche. Leo Giampaolo possiede il talento e l’estro per narrazioni surreali e oniriche, trasformando la vita in illusione, speranza, giocosa o meditata metafora sulla società contemporanea. Il simbolo abita le sue composizioni, che fluttuano in uno spazio inventato, mentale e petali di fiori diventano allusive presenze, farfalle spezzate e cadute, testimonianze della crudezza del mondo. Il messaggio arriva forte e immediato, vestito da colori brillanti, chiaroscuri e colori complementari in dialogo serrato a formare piani compositivi sovrapposti, tridimensionali, quasi scultorei, in un linguaggio diretto, come quello della comunicazione e dei media. L’apparenza nasconde sempre l’essenza e così è nei dipinti di Giampaolo, che bisogna interpretare, in cui è necessario lasciarsi trasportare, come in un cielo infinito, oltre l’effimera stagione dell’Uomo.
BIOGRAFIA-CURRICULUM LEO GIAMPAOLO
Leo Giampaolo è nato a Torino, dove vive e lavora, nel 1937. Inizia l’attività artistica nel 1963 alla Mostra d’autunno del Piemonte Artistico di Torino. Nel 1964 è segnalato al Premio Marche. Nel 1965 è premiato alla centoventitreesima esposizione della Promotrice Belle Arti a Torino; nello stesso anno è invitato a Parigi al Salon de Mai dedicato alla giovane pittura. Dopo la prima personale presso L'Ambasceria di Padova a Milano altre personali si susseguono. Dal 1956 per venti anni ha fatto parte della Direzione Stampa e Pubblicità della Fiat. Successivamente con una propria Agenzia pubblicitaria ha svolto impegni per importanti industrie in Italia e all’estero. Oggi, oltre all’attività artistica è anche attivo come pubblicista free-lance. La naturale evoluzione e maturazione del percorso artistico, oltre alla consapevolezza di avere sperimentato la possibilità di dominare le tecniche più disparate, dal disegno alla pittura, dalla stilizzazione al realismo oggettuale, lo accompagnano da sempre nel suo percorso creativo ed espositivo.
TESTO CRITICO: FABRIZIO GAVATORTA
Fabrizio Gavatorta è conosciuto anche, fra gli appassionati, come il ‘pittore delle ombre’, per quella sua caratteristica interpretazione della luce e dello spazio, in cui silhouettes e piani prospettici diversi si incrociano e si sovrappongono, creando una pittura dell’illusione. Arte fatta di silenzi, di metafisiche presenze Pop, dai cromatismi accesi, potenti, contrastati: la poetica di Gavatorta si nutre di simbologia e metafora, così sospesa tra l’essere e il non essere, tra la l’esistenza umana, fisica, fenomenologica e la spiritualità più profonda. Nelle sue ultime opere, in cui la figurazione ritorna protagonista, a testimonianza dell’immortale ruolo del reale nell’arte, Gavatorta insiste sulla dinamicità del segno, sull’espressione istintiva del gesto pittorico, in cui luce e colore si fondono mirabilmente in vibranti e vitali raffigurazioni. La sua terra, tra viti e colline, rami autunnali come braccia protese al cielo, nuvole e respiri di una natura osservata e immaginata sono da sempre elementi fondanti del suo creare immaginifico. L’ombra che scava i contorni del vero, che ne delinea spazio e forma quasi scultorea, assume metamorfiche e ideali contorni di corpi distesi, di figure abbracciate a tronchi scarni, come a indicare una perfetta quanto bramata immedesimazione tra Uomo e natura. Gavatorta è quindi maestro della contemporaneità, di una pittura che non rinnega la storia, sublimandone la fantasia e il surreale afflato poetico, affidando al sogno, alla psiche, all’idea il meraviglioso compito di stupirci ancora con la bellezza e l’originalità.
BIOGRAFIA-CURRICULUM FABRIZIO GAVATORTA
Fabrizio Gavatorta nasce a Torino il 21 Ottobre 1970. Nel mondo dell'Arte è conosciuto come il “Pittore delle Ombre”. Nel 1988, al termine dell'Istituto d'Arte, partecipa al suo primo concorso pittorico ed in questa occasione riceve il “Premio della Critica”. Successivamente frequenta la facoltà di Architettura presso il Politecnico di Torino. Nel 1992 esegue presso la città di Savigliano la sua prima mostra pittorica personale. I suoi primi anni artistici sono connotati da una pittura prevalentemente figurativa ed accademica. La nascita del nuovo millennio trasforma la sua vita: la pittura diventa per l'artista la sua unica attività lavorativa. Gavatorta è conosciuto anche come “pittore delle Ombre”. Questo soprannome nasce quando l'Artista produce le prime opere del ciclo “shadows”; questi quadri hanno in comune la rappresentazione di silhouette, completamente in ombra, sovrapposte a vasti paesaggi, quasi sempre dipinti con una minuziosa ricerca di tonalità accese e particolari, finalizzata a suscitare maggiore attenzione nell'osservatore. Questo ciclo ha una chiara e marcata ispirazione all'Arte “Pop”. Nel 2013 ha partecipato alla “Biennale di Venezia” all'interno dei "Giardini d'opera". Nel 2014 diventa Presidente della ASSOCIAZIONE ITINERARTE. Il cuore amministrativo di questa realtà si trova presso il suo studio e raccoglie, all'interno di essa, Artisti di altissimo profilo. Inoltre è anche Curatore Artistico ed ha alle sue spalle molte manifestazioni pubbliche molto importanti, fra le quali per esempio ITINERARTE oppure la mostra di Scultura Contemporanea “Prove di Dialogo” realizzata per rendere omaggio all'anniversario dei cento anni dalla Morte di Davide Calandra. Nel 2015 ha realizzato una trasmissione radiofonica dal titolo RADIOLOGICART, sulle frequenze di TrsRadio, dove, nelle vesti di conduttore, parla e spiega l'Arte Contemporanea. E' autore anche di scritti e libri sull'Arte. In questo periodo storico la sua mostra pittorica “Black Shadow” sta facendo un Tour Europeo, passando per le maggiori capitali e città come Parigi, Amsterdam, Londra, Madrid, Barcellona, Istanbul, Berlino, Bruxelles, Dublino e contemporaneamente esce anche dall'Europa passando per il Canada, gli Stati Uniti, il Brasile, l'Argentina, la Russia e l'Asia, il Giappone. Nel 2016 ha ricevuto il "Premio Internazionale Leonardo da Vinci", presso Palazzo Borghese in Firenze, il Premio Internazionale "Artista nella Storia" presso Monreale ed il "Premio alla Carriera", presso Palazzo Jacopo, a Varazze, in Liguria, il "Premio alla Carriera" presso San Miniato in Toscana. In Italia le sue opere sono visibili in moltissimi eventi e in manifestazioni culturali e lavora a livello Internazionale. Alcune sue opere sono inserite all'interno di importanti istituti museali. Nell'ultimo periodo la sua pittura sta ritornando alle origini, riprendendo decisamente vigore, all'interno di essa, la rappresentazione figurativa.
DATI DELLA MOSTRA:
“FABRIZIO GAVATORTA E LEO GIAMPAOLO. SENSAZIONI TRA OMBRE E LUCI”
DAL 16 AL 23 DICEMBRE 2016
INAUGURAZIONE: VENERDI’ 16 DICEMBRE 2016, DALLE ORE 17.00
ORARI: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
su appuntamento domenica, lunedì e festivi per visite guidate, gruppi, scolaresche.
MUSEO MIIT CORSO CAIROLI 4 - TORINO
TEL. 011.8129776 - 334.3135903 - WWW.MUSEOMIIT.IT - INFO@MUSEOMIIT.IT
INGRESSO LIBERO
16
dicembre 2016
Fabrizio Gavatorta / Leo Giampaolo – Sensazioni tra ombre e luci
Dal 16 al 23 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
MIIT – MUSEO INTERNAZIONALE ITALIA ARTE
Torino, Corso Cairoli, 4, (Torino)
Torino, Corso Cairoli, 4, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
su appuntamento domenica, lunedì e festivi per visite guidate, gruppi, scolaresche
Vernissage
16 Dicembre 2016, ore 17
Autore
Curatore