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Fabrizio Milani – Una palma, una scala ed una cascata meccanica
Una palma, una scala e una cascata meccanica è l’installazione di Fabrizio Milani a cura di Simona La Neve e ospitata presso la galleria Moitre a Torino dal 12 aprile al 28 maggio.
Comunicato stampa
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Oggetti di scena, ombre proprie e portate trasformano lo spazio espositivo con la doppia identità di un backstage teatrale e di una platea di attori inconsapevoli. Una palma, una scala e una cascata meccanica occupa tutto lo spazio della galleria con quinte teatrali in pvc e marchingegni ingegnosi in ferro, stoffa, ceramica ed altri materiali residuali provenienti dallo studio dell’artista. La prima sala della galleria ci accoglie in un ambiente illuminato solo da una luce a incandescenza. Si definisce la proiezione di una messa in scena: ombre che non sempre raccontano il vero; nascondono santificazioni, deliri messianici e trabocchetti della visione. Il perno concettuale dell’installazione è generata da un fiume o torrente.
Tessuti pop, anziché acqua, a causa del dislivello, precipitano invece di scorrere, per simboleggiare la caduta, sempre più consapevole di miti e icone della modernità geopolitica. I frame che ruotano attraverso le bobine della cascata sono un osservatorio privilegiato delle illusioni ingannevoli del particolare momento storico. Il percorso della galleria conduce ad un altro ambiente: un magazzino teatrale. Sulla parete di sfondo sussistono stampe fine art 20x20 su alluminio insieme a manifesti su carta. Una palma, una scala e una cascata meccanica è il luogo caotico in cui corsi e ricorsi storici si mescolano in una narrazione che spinge alla messa in discussione delle nostre credenze.
Una palma, una scala e una cascata meccanica
di Fabrizio Milani a cura di Simona La Neve
Biografie
Simona La Neve curatrice indipendente con base a Milano. Si laurea in Architettura con una tesi sulle tratte urbane e mercantili a Istanbul. Svolge la libera professione e collabora con l’Istituto Nazionale di Urbanistica (2014); con Temporiuso del DASTU, Politecnico di Milano (2015) e con i Bocs Art-Residenze artistiche Internazionali (2014-2017, Cosenza). La sua ricerca si struttura intorno ai temi dell’identità sociopolitica degli organismi urbani e territoriali come pratica privilegiata rivolta all’arte contemporanea nella sfera pubblica.
Fabrizio Milani (1988) vive e lavora tra Varese e Milano. Si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e attualmente frequenta il Biennio in Arti visive e studi curatoriali, presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Realizza installazioni, architetture e sculture in cui si rintracciano miti e personaggi dell’immaginario teatrale e circense. Influenzato dalla filosofia di Hans-Georg Gadamer e Guy-Ernest Debord, struttura la sua ricerca sui temi dell’autenticità scardinando giochi senza regole nel tentativo di disinnescare i codici nascosti dell’esistenza.
Tessuti pop, anziché acqua, a causa del dislivello, precipitano invece di scorrere, per simboleggiare la caduta, sempre più consapevole di miti e icone della modernità geopolitica. I frame che ruotano attraverso le bobine della cascata sono un osservatorio privilegiato delle illusioni ingannevoli del particolare momento storico. Il percorso della galleria conduce ad un altro ambiente: un magazzino teatrale. Sulla parete di sfondo sussistono stampe fine art 20x20 su alluminio insieme a manifesti su carta. Una palma, una scala e una cascata meccanica è il luogo caotico in cui corsi e ricorsi storici si mescolano in una narrazione che spinge alla messa in discussione delle nostre credenze.
Una palma, una scala e una cascata meccanica
di Fabrizio Milani a cura di Simona La Neve
Biografie
Simona La Neve curatrice indipendente con base a Milano. Si laurea in Architettura con una tesi sulle tratte urbane e mercantili a Istanbul. Svolge la libera professione e collabora con l’Istituto Nazionale di Urbanistica (2014); con Temporiuso del DASTU, Politecnico di Milano (2015) e con i Bocs Art-Residenze artistiche Internazionali (2014-2017, Cosenza). La sua ricerca si struttura intorno ai temi dell’identità sociopolitica degli organismi urbani e territoriali come pratica privilegiata rivolta all’arte contemporanea nella sfera pubblica.
Fabrizio Milani (1988) vive e lavora tra Varese e Milano. Si diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e attualmente frequenta il Biennio in Arti visive e studi curatoriali, presso NABA, Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Realizza installazioni, architetture e sculture in cui si rintracciano miti e personaggi dell’immaginario teatrale e circense. Influenzato dalla filosofia di Hans-Georg Gadamer e Guy-Ernest Debord, struttura la sua ricerca sui temi dell’autenticità scardinando giochi senza regole nel tentativo di disinnescare i codici nascosti dell’esistenza.
12
aprile 2019
Fabrizio Milani – Una palma, una scala ed una cascata meccanica
Dal 12 aprile al 26 maggio 2019
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
GALLERIA MOITRE
Torino, Via Santa Giulia, 37 bis, (Torino)
Torino, Via Santa Giulia, 37 bis, (Torino)
Orario di apertura
Da mercoledì al sabato ore 16 - 19
Vernissage
12 Aprile 2019, ore 18,30
Autore
Curatore