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Fabrizio Molinario – Animali domestici
L’arte di Molinario è “irregolare”, al di fuori delle mode, in una situazione d’indipendenza completa e in opposizione alle convenzioni -religiose e non – e alla società stessa.Questa mostra ne costituisce una sintesi interessante, con opere dedicate alla vita di tutti i giorni…si fa per dire…!
Comunicato stampa
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ANIMALI DOMESTICI
Molinario lavora dirigendo la sua attenzione su temi complessi e diversi, dalla vita estraniata delle città alle questioni sociali più attuali, e proprio in questo contesto creativo la mostra costituisce una sintesi interessante.
L’autore infatti, per la prima volta, riunisce in un allestimento coerente le opere dedicate alla vita di tutti i giorni, realizzando così un ambito tematico specifico che promette ampi sviluppi.
E se dal titolo v’immaginate quadretti famigliari dove i nostri amati Pets vivono in tutta tranquillità, circondati dalle premure dei loro padroni…. vi state sbagliando!
Molinario ci presenta una realtà dove animali, persone e cose sono tutti mescolati tra loro senza una logica, sottosopra, inaspettatamente aggressivi o imprudenti, nel posto sbagliato al momento sbagliato… Una pittura non-realistica che vuole provocare, ricca di simboli fuori luogo, di persone che convivono con i loro fantasmi -in realtà diventati visibili a tutti- definiti da colori, forme e linee davvero forti.
Una pittura che non cerca il “bel segno” estetizzante, anzi in un certo senso gode della sua imperfezione, di quel segno marcato e nello stesso tempo casuale, dei forti contrasti negli abbinamenti di colore.
Possiamo definirla Art Brut, brutalistica? Certamente l’arte di Molinario è “irregolare”, al di fuori delle mode, in una situazione d’indipendenza completa, e la sua irregolarità si manifesta con chiarezza nei confronti delle convenzioni -religiose e non - e della società stessa.
Così l’artista può esprimersi liberamente, senza condizionamenti se non quelli della sua creatività e del suo modo di sentire e di percepire il mondo… ma quale mondo, interiore o reale? Anche qui le delimitazioni non esistono e l’uno trasmigra nell’altro, per poi fare ritorno, sempre con una profonda autenticità, in risposta alla necessità inarrestabile dell’artista di esprimersi.
Da quindici anni Molinario porta avanti il suo messaggio e la risposta del pubblico si fa sempre più attenta, anche all’estero, un pubblico che ama e apprezza chi si vuole tirar fuori dagli schemi e parlare a piena voce di tensioni, contraddizioni, angosce, paure, sogni, immaginazioni, desideri spesso sotterranei ma certamente tanto diffusi nel nostro tempo in così rapido cambiamento… …senza punti di riferimento, immersi nella continua sfida del sopravvivere.
Gian Paolo Bonesini
gallerista e curatore
Molinario lavora dirigendo la sua attenzione su temi complessi e diversi, dalla vita estraniata delle città alle questioni sociali più attuali, e proprio in questo contesto creativo la mostra costituisce una sintesi interessante.
L’autore infatti, per la prima volta, riunisce in un allestimento coerente le opere dedicate alla vita di tutti i giorni, realizzando così un ambito tematico specifico che promette ampi sviluppi.
E se dal titolo v’immaginate quadretti famigliari dove i nostri amati Pets vivono in tutta tranquillità, circondati dalle premure dei loro padroni…. vi state sbagliando!
Molinario ci presenta una realtà dove animali, persone e cose sono tutti mescolati tra loro senza una logica, sottosopra, inaspettatamente aggressivi o imprudenti, nel posto sbagliato al momento sbagliato… Una pittura non-realistica che vuole provocare, ricca di simboli fuori luogo, di persone che convivono con i loro fantasmi -in realtà diventati visibili a tutti- definiti da colori, forme e linee davvero forti.
Una pittura che non cerca il “bel segno” estetizzante, anzi in un certo senso gode della sua imperfezione, di quel segno marcato e nello stesso tempo casuale, dei forti contrasti negli abbinamenti di colore.
Possiamo definirla Art Brut, brutalistica? Certamente l’arte di Molinario è “irregolare”, al di fuori delle mode, in una situazione d’indipendenza completa, e la sua irregolarità si manifesta con chiarezza nei confronti delle convenzioni -religiose e non - e della società stessa.
Così l’artista può esprimersi liberamente, senza condizionamenti se non quelli della sua creatività e del suo modo di sentire e di percepire il mondo… ma quale mondo, interiore o reale? Anche qui le delimitazioni non esistono e l’uno trasmigra nell’altro, per poi fare ritorno, sempre con una profonda autenticità, in risposta alla necessità inarrestabile dell’artista di esprimersi.
Da quindici anni Molinario porta avanti il suo messaggio e la risposta del pubblico si fa sempre più attenta, anche all’estero, un pubblico che ama e apprezza chi si vuole tirar fuori dagli schemi e parlare a piena voce di tensioni, contraddizioni, angosce, paure, sogni, immaginazioni, desideri spesso sotterranei ma certamente tanto diffusi nel nostro tempo in così rapido cambiamento… …senza punti di riferimento, immersi nella continua sfida del sopravvivere.
Gian Paolo Bonesini
gallerista e curatore
29
giugno 2019
Fabrizio Molinario – Animali domestici
Dal 29 giugno al 12 luglio 2019
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPAZIOGRAFICO
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (Grosseto)
Massa Marittima, Vicolo Ciambellano, 7, (Grosseto)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 16.30 - 19.30
Vernissage
29 Giugno 2019, ore 18.30
Autore
Curatore