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Fabrizio Musa – Dal cinema all’architettura
Dai dipinti dedicati a divi anomali del grande schermo come Marlon Brando, a reinterpretazioni di un classico della spy story come 007, a omaggi a un genio eclettico e inquietante come Stanley Kubrick, fino a scorci di edifici di Giuseppe Terragni, a vedute di architetture milanesi degli anni Cinquanta e Sessanta, ad anticipazioni di un lavoro ancora in progress sulle più celebri costruzioni di Mario Botta.
Comunicato stampa
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Il titolo Dal cinema all’architettura descrive il percorso compiuto da Fabrizio Musa negli ultimi cinque anni. Dai dipinti dedicati a divi anomali del grande schermo come Marlon Brando, a reinterpretazioni di un classico della spy story come 007, a omaggi a un genio eclettico e inquietante come Stanley Kubric (peraltro al centro di una dettagliata mostra che apre in contemporanea al Palazzo delle Esposizioni di Roma), fino a scorci di edifici di Giuseppe Terragni, a vedute di architetture milanesi degli anni Cinquanta e Sessanta, ad anticipazioni di un lavoro ancora in progress sulle più celebri costruzioni di Mario Botta.
I due ambiti di ricerca sono accomunati da una concezione della pittura intesa come strumento di registrazione dei sussulti, delle peculiarità, delle innovazioni che caratterizzano la scena contemporanea.
Fabrizio Musa è nato a Como nel 1971. Vive tra Como e New York. Fin dal suo esordio artistico, nella seconda metà degli anni Novanta, ha contaminato le tecniche pittoriche più tradizionali con le nuove tecnologie. Indagatore da tempo dell’arte digitale, l’artista ha coniato il termine di “Scanner Art” per definire il particolare procedimento con cui realizza le sue opere. Utilizzando lo scanner, Musa trasforma le sue fotografie in file txt (solo testo), ottenendo una riduzione della definizione dell’immagine, successivamente accentuata manualmente attraverso una pittura perlopiù in bianco e nero, con rari accenni di altre tinte. Tra le sue ultime mostre segnaliamo le personali presso la sede del Parlamento Europeo di Strasburgo nel 2004 e presso il Palazzo del Broletto di Como nel 2005, tra le collettive il Premio Cairo Communication presso il Palazzo della Permanente di Milano nel 2004, il Premio Michetti presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare (CH) nel 2005, Lunchbox auction presso la Wooster Projects Gallery di New York.
I due ambiti di ricerca sono accomunati da una concezione della pittura intesa come strumento di registrazione dei sussulti, delle peculiarità, delle innovazioni che caratterizzano la scena contemporanea.
Fabrizio Musa è nato a Como nel 1971. Vive tra Como e New York. Fin dal suo esordio artistico, nella seconda metà degli anni Novanta, ha contaminato le tecniche pittoriche più tradizionali con le nuove tecnologie. Indagatore da tempo dell’arte digitale, l’artista ha coniato il termine di “Scanner Art” per definire il particolare procedimento con cui realizza le sue opere. Utilizzando lo scanner, Musa trasforma le sue fotografie in file txt (solo testo), ottenendo una riduzione della definizione dell’immagine, successivamente accentuata manualmente attraverso una pittura perlopiù in bianco e nero, con rari accenni di altre tinte. Tra le sue ultime mostre segnaliamo le personali presso la sede del Parlamento Europeo di Strasburgo nel 2004 e presso il Palazzo del Broletto di Como nel 2005, tra le collettive il Premio Cairo Communication presso il Palazzo della Permanente di Milano nel 2004, il Premio Michetti presso il Museo Michetti di Francavilla al Mare (CH) nel 2005, Lunchbox auction presso la Wooster Projects Gallery di New York.
06
ottobre 2007
Fabrizio Musa – Dal cinema all’architettura
Dal 06 al 24 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
ARTEPENSIERO
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 5, (Milano)
Milano, Via Del Vecchio Politecnico, 5, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 10.00-13.00 e 14.00-18.30 sabato 15.00-19.00
Vernissage
6 Ottobre 2007, ore 18.00
Autore
Curatore