FABRIZIO PARACHINI
Colore privato: l’attesa, sulla soglia
27 settembre 2014 | 19 dicembre 2014

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
Sabato 27 settembre 2014
ore 11.00

SEDE DELLA MOSTRA
Camera di Commercio dell'Uruguay
Via Mazzini, 21
Saronno (VA)
21047


Nel 2014, Theca Gallery di Lugano, diretta da Andrea Carlo Alpini, torna a collaborare con la Camera di Commercio dell'Uruguay, per portare in mostra le opere dell’artista contemporaneo Fabrizio Parachini. L'esposizione avrà sede presso la Camera di Commercio dell’Uruguay a Saronno dal 27 settembre al 19 dicembre 2014 e proporrà un percorso cromatico e spaziale pensato dall’artista stesso per gli ambienti che ospitano la mostra. Finalità della mostra è duplice: da una parte cambiare la percezione dello spazio della Camera di Commercio attraverso fasi di riflessione e assorbimento generate dalle opere esposte di Fabrizio Parachini, e dall’altro creare una mostra di arte non oggettiva che, pur nei suoi sviluppi e contenuti tutti contemporanei, sia un omaggio nei confronti delle avanguardie artistiche argentine e uruguayane sorte proprio nel bacino di Rio de la Plata nel secolo scorso. Queste avanguardie ben già indagarono il ruolo dell’Arte Concreta nella società latinoamericana, realizzando delle opere ancor oggi attuali e contemporanee. La mostra pensata da Fabrizio Parachini si pone in continuità con questo operato, sottolineandone la loro modernità. Nel contesto dell'esposizione saranno presentate diverse tipologie di opere realizzate da Fabrizio Parachini nel corso degli ultimi dieci anni di ricerca artistica. Opera di copertina e dal forte richiamo policromatico è “Fuga prospettica n° 3” un lavoro installativo composto da otto elementi di 45x13,5cm., seguono poi i lavori “Trittici e Dittici” nelle diverse sequenze cromatiche, giallo, nero, ocra. I lavori esposti di Fabrizio Parachini, eccetto un “Rosone” appartenente alla serie delle “Fughe prospettiche” ruotano sempre e solo attraverso le costanti del rettangolo e del quadrato, tema su cui ha anche scritto un importante libro teorico. Conclude la mostra il piccolo “Aleph 07”, opera di soli 9,5x9,5cm che da memoria borgesiana si presenta come un totalizzante quadrato nero nella parete, fonte di assorbimento assoluto di energia e divoratore/generatore di spazio, archetipo del tempo infinito. In mostra sarà possibile trovare una pubblicazione pensata come trait d'union tra la mostra di Fabrizio Parachini e l’Avanguardia del Rio de la Plata, con uno testo del gallerista, Andrea Carlo Alpini, ed uno scritto teorico dell’artista.