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FABULA MUTA
Mostra collettiva
Comunicato stampa
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FABULA MUTA
a cura di Saretto Cincinelli
Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno
12 ottobre – 01 dicembre 2013
inaugurazione sabato 12 ottobre | ore 18.00 |
Emanuele Becheri, Carlo Guaita, Callum Innes e Ignacio Uriarte
Nonostante le apparenze Fabula muta, mostra incentrata prevalentemente su opere pittoriche di taglio aniconico, non si propone di inseguire un’idea ormai obsoleta di ‘specifico’ disciplinare ma di mantenere aperta una riflessione critica sulla pratica pittorica contemporanea: una cosa è infatti seguire i dettami di una ‘purezza’ d’ascendenza modernista, presto trasformatasi in prigione, un’altra tentar di ri-pensare un’idea di pittura che ha finito per integrare questi limiti per meglio trasgredirli e rimetterli continuamente in gioco.
FABULA MUTA
Pur non configurandosi come un discorso a largo raggio, Fabula muta che presenta opere di Emanuele Becheri (Prato 1773), Carlo Guaita (Palermo 1954) , Callum Innes (Edinbourgh 1962), Ignacio Uriarte (Krefeld 1972) parla a più voci: l’intento che muove la mostra non è tanto quello di fondare un territorio immediatamente riconoscibile quanto quello di inaugurare uno spazio di transito in cui sia possibile ri-pensare, oltre le diversità stilistiche, eventuali affinità nascoste fra le pieghe di differenti poetiche. Più che avvicinare un artista all’altro (le distanze generazionali geografiche e poetiche sono lì per attestarlo) Fabula muta si propone di mostrare la vicinanza di alcuni procedimenti generativi (la cancellazione, la traccia, la ripetizione differente …) che inscritti nelle singole opere permettono un comune allontanamento di ciascuna di esse dalla confusione che regna sull’attuale scena dell’arte a proposito della pittura.
Diversamente dai pittori degli anni 80, gli artisti in mostra non guardano alla pittura come ad una categoria del fare arte autosufficiente e finalmente ritrovata (che si tratterebbe semplicemente di adottare) ma come ad una pratica che può essere esercitata e interrogata in modi estremamente differenti.
Ciò che avvicina, senza per altro accomunarle, le ricerche di Innes, Becheri, Guaita, Uriarte è primariamente l’adozione di un lessico neutro: le loro opere tendono, infatti, a sospendere la struttura attributiva del linguaggio e dello stile, paiono orientate non pionieristicamente verso il futuro dell’immagine ma, problematicamente, verso la sua origine. Un’origine scoperta però come immediatamente non-semplice ma, da sempre, contaminata dal suo altro.
Pur con tutte le debite differenze, gli artisti in mostra, abdicano volontariamente all’eloquenza dell’opera, per orientare quest’ultima verso il suo non-ancora, mettendo in scena una sorta di regressione renitente che, consumando al proprio interno la finalità di ogni fine e l’inizialità di ogni inizio si costituisce come cifra ultima della loro contemporaneità.
Ciò che caratterizza queste ricerche è la mancanza di vettorialità tendente a restituire la pittura ad una dimensione metafisica. Nel lavoro di Innes, Becheri, Guaita, Uriarte, che potremmo definire u-topico ed a-topico, la pittura lungi dal coincidere con se stessa si trova “ri-messa in gioco” in maniera però non meramente ‘ironica’ o “trasgressiva”. Qui non si tratta, infatti semplicemente, di negare la pittura o di criticarla, ipotizzando di aver a che fare con qualcosa di omogeneo e definitivamente riconoscibile e neanche di aderire tout-court ad essa (confermandola in un’identità bloccata che non “va” in nessun altro luogo se non in se stessa) quanto di abitarne strategicamente l’eredità. Si tratta, in altre parole, di mantenersi ai margini della pittura con un gesto che, oltre a mettere costantemente a tema il suo stesso statuto, sia anche capace di sorvegliare la propria necessaria comunicazione con ciò da cui intende scartarsi. Disertare un certo rapporto con la tradizione significa, infatti, semplicemente frequentarla più ingenuamente o, detto altrimenti, subirla, senza calcolarne gli investimenti e, inoltre, spacciare questa subalternità per libertà riconquistata
mostra realizzata nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea 2012
Catalogo Edifir, Firenze con testi di Saretto Cincinelli e Denis Viva
____________________________________________________
dal 12 ottobre 2013 al 1 dicembre 2013
Ingresso gratuito
ORARI: feriali 15.00 -19.00 | festivi 10.00 -12.00/ 15.00 – 19.00
____________________________________________________
Emanuele Becheri (vive e lavora a Prato). Recenti mostre personali (selezione): 2013: Alcuni istanti del mio tempo, ELASTIC Gallery, Malmö, Sweden; 2012: Tempus edax rerum, LUMI Project, Roma. Curated by Gino Pisapia; 2010: Impressioni, Galerija Gregor Podnar, Berlin, Germany ; 2010: Hauntology, MAN (Museo d'Arte Provincia di Nuoro), Nuoro, Italy. Curated by Saretto Cincinelli; 2009 Aprés coup - Museo Marino Marini, Florence, 2008 Italy. Curated by Simone Menegoi; Time out of joint, PAC, Padiglione d'Arte Contemporanea, Ferrara, Italy, Curated by Maria Luisa Pacelli; 2008: Shuffling the same card, Galleria Enrico Fornello, Prato, Italy; 2008: Gemine Muse, Museo di Pittura murale, Prato, Italy. Recenti collettive (selezione): 2013: La Magnifica Ossessione, MART, Rovereto, Italy. Curated by Denis Viva; Brightlight/Darklight, 2012: American Academy, Rome. Curated by Ludovico Pratesi and Valentina Ciarallo; 2012: Genealogia#1,(wiith Carlo Guaita),Galleria, Fuoricampo, Siena, Italy. Curated by L. Pratesi; 2010: Le Méthode graphique et autres lignes, Galerie Edouard Manet, Gennevilliers, Paris, France. Curated by J. Carrier e J. Neves; 2010: La Pesanteur et la Grâce, Collège des Bernardins, Paris,Curated by Eric de Chassey. Show travelled to Villa Medici, Académie de France à Rome, Rome, Italy; 2009: And yet it moves, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene, Italy. Curated by Pieternel Vermoortel, Inti Guerrero and Julia Klaering.
Carlo Guaita (vive e lavora a Firenze). Recenti mostre personali (selezione): 2013:Universo appeso, Galerie Bernard Bouche, Parigi; 2011: Genealogie I , (con Emanuele Becheri), Galleria FuoriCampo, Siena (con Emanuele Becheri); 2011: Analoghi, Galleria Gentili, Prato; 2011: Discours Admirables, Galerie Bernard Bouche, Paris; 2011; 2009: Compendio, Galleria Gentili, Prato; 2007, Saturi , Dissertatio, Galerie Bernard Bouche, Parigi; Saturi, Galleria Gianluca Collica, Catania, Inchiostri, D'A Spazio d'Arte, Empoli; Storia Naturale, Galerie Bernard Bouche, Parigi. Recenti collettive (selezione): 2013: La pittura: esercizio o libertà?, Galleria Giacomo Guidi, Roma; Oltre il giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia; 2013: Florenz, Galerie Aller-Art, Bludenz; 2012: Galleria Il ponte, Firenze; 2011: Effetto Marey, Villa Romana, Firenze; 2010:Storyboard, Palazzo Altan, San Vito al Tagliamento; 2009: L’evento immobile. Lo sguardo ostinato, Casa Masaccio, S.Giovanni Valdarno; 2008: Partitura per quartetto, Antico municipio, S.Donato Val di Comino
Callum Innes (vive e lavora a Edinbourgh). Recenti mostre personali (selezione): 2013: i8 Gallery, Reykjavik, Iceland; 2013: The Whitworth Art Gallery, Manchester; 2012:Edouard Malingue Gallery, Hong Kong; 2012: Callum Innes: Works on Paper 1989 – 2012, Ingleby Gallery, Edinburgh; 2011: Art Unlimited, Art Basel;2011: New Paintings and Watercolours, Frith Street Gallery, London; 2011 Jensen Fox, Auckland; 2011:New Paintings, Jensen Gallery, Sydney, Australia; 2010 callum innes | colm tóibín water | colour, Sean Kelly Gallery, New York, USA; 2010; At One Remove, Sean Kelly Gallery, New York, USA;2010 Loock Gallery , Berlin;2010 Galería Helga de Alvear, Madrid, Spain; 2009: Callum Innes - I look to you, Ingleby Gallery, Edinburgh, UK; 2008: From Memory,Museum of Contemporary Art, Sydney; 2008: Galerie Tschudi, Zuoz, Switzerland; 2008: Kerlin Gallery, Dublin, Ireland; 2008: Callum Innes & Hiroshi Sugimoto, Ingleby Gallery, Edinburgh, UK ; Jensen Gallery, Auckland, New Zealand; 2007: Discourse, Frith Street Gallery, London; 2007 Modern Art Oxford, Oxford; 2006 The Fruitmarket Gallery, Edinburgh; 2005 Tate St Ives, Cornwall. Recenti collettive (selezione): 2011:Watercolour, Tate Britain, London; 2011: Artists for Kettle’s Yard. Kettle’s Yard, Cambridge, UK; 2011: Conversations: Los Carpinteros, James Casebere, Iran do Esprito Santo, Callum Innes, in Collaboration with Sean Kelly Gallery, New York. John Berggruen Gallery, San Francisco, USA; 2011: Someone Else’s Life, Kerlin Gallery, Dublin, Ireland; 2010: Heaviness and Grace, College des Bernardins, Paris, Fance and Villa Medici, Rome, Italy; 2010: What you see is where you’re at, Scottish National Gallery of Modern Art, Edinburgh, UK; 2010 Monochrome Reflections, Sammlung Haurbrok, Berlin, German
Ignacio Uriarte (vive e lavora a Berlino). Recenti mostre personali (selezione): 2013: Binaries, Utah Museum of Contemporary Art, Salt Lake City, USA; 2013: Line of Work, The Drawing Center, Nueva York USA; 2012: Fold Fluctuation, Louis 21, Palma de Mallorca, Spain;2012 Workspace, DAZ (Deutches Architektur Zentrum), Berlín; 2012: ASDFGHJKLÖ, ABC (Art Berlin Contemporary), Berlín, Alemania; 2012: Líneas Generales, Sametitled, Barcelona, España; 2012: Generative Klang- und Zeichenkunst, Sametitled, Berlín; 2012:Sequential Drawings, Galleria Gentili, Prato, Italy; 2012:Works, Centre d’Art la Panera, Lleida, España (comisariada por Javier Hontoria); 2012: Arbeitsrhythmus, Figge von Rosen Galerie, Berlín; 2011: Rotation 2, Ruler Space, Helsinki, Finland; 2011: Quatre sets de geometria i un full de paper, Arts Santa Mónica, Barcelona, Spain; 2011 Works, Sala Rekalde, Bilbao. (Comisariada por Javier Hontoria); Preferiría no hacerlo, Casa del Lago, Ciudad de Méjico, Méjico; Ignacio Uriarte, Licovny Salon, Celje, Slovenia; 2011: Letters and Numbers, Sariev Gallery, Plovdiv, Bulgaria; 2011: Puntos expansivos, Espacio Marte, Mexico City, Mexico; 2010: Ignacio Uriarte, i8, Reykjavik, Iceland; 2010: Auf dem Papier, Kunstverein Arnsberg, Arnsberg, Germany; 2010: Aufzählungen und Abrisse, Vierter Stock, Berlin, Germany; 2010: The invention of letters, PICA Perth Institute of Contemporary Arts, Perth, Australia; 2010: The history of the typewriter recited by Michael Winslow, Nogueras Blanchard, Barcelona, Spain. Recenti collettive (selezione). 2013:Episode 0: Introducing Insitu, Berlin, Alemania; 2013:Voyages Intérieur, Maison Partiulière, Bruselas, Bélgica; 2013: For my Eyes only, VJP of Contemporary Art and Design, UGM Maribor Art Gallery, Maribor, Slovenia; 2013: System und Sinnlichkeit, Kupferstichkabinett, Berlin, Alemania; 2013:Drawing Up!, Josée Bienvenu Gallery, Nueva York, USA.
Saretto Cincinelli,
critico e curatore.nel corso degli anni ha collaborato a Flash Art (Milano) e Ars Mediterranea (Barcellona), suoi scritti e recensioni sono apparsi anche sul Periodico del Palazzo delle Papesse (Siena), Papers d’art (Girona), Juliet (Trieste), Next (Roma), Titolo (Perugia), e in diversi cataloghi e pubblicazioni monografiche: Tony Cragg formations and form,BSI Art collection Zűrich, 2006. Daniela De Lorenzo, La Gallera, Consorci de Museus de la Comunitat Valenciana, Valencia, 2008; Paolo Parisi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato 2008-2009; Soulages XXI° Siècle, Muséde Beaux Arts de Lyon, Académie de France à Rome. Villa Medici, Paris, Hazan, 2012
Fra le mostre recenti: ricordiamo:(2007-2012) L’evento immobile rassegna annuale promossa dal museo Man, Nuoro e Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, a cura di Cristiana Collu, Saretto Cincinelli, Alessandro Sarri: 2009: Mark Lewis, Man Nuoro e Museo Marino Marini, Firenze; Emanuele Becheri, Hauntology, Man Nuoro. 2010: Carlo Guaita. Compendio, Galleria Gentili, Prato; Luca Rento, a cura di Saretto Cincinelli e Elena Volpato, Cairn Centr d’Art, Digne. 2011: David Claerbout, Mart, Rovereto.
Denis Viva
Curatore presso il Mart di Rovereto e ricercatore in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Udine. Cercando di riconciliare l’attività di curatela nel contemporaneo con la ricerca storico-artistica, ha diretto la rassegna Palinsesti (San Vito al Tagliamento, www.palinsesti.org) e fondato un’omonima rivista di studi open access (www.palinsesti.net). Tra le sue pubblicazioni L’immagine rimediata, uscito nel primo numero della rivista, alcuni contributi agli studi sul Postmoderno (in “Ricerche di Storia dell’Arte”, n. 98 2009) e dell’arte italiana degli ultimi decenni, come il saggio con Alessandro Del Puppo nel volume sul videotape in Italia e art/tapes/22 (a cura di Cosetta Saba, Silvana Editoriale 2007). Tra i progetti espositivi: per Palinsesti, Nodo-rete (2008), Strutture precarie (2009), Storyboard (2010), Scatole sonore (2012), e per il Mart la retrospettiva su Fausto Melotti (2012) e i progetti a curatela collettiva La magnifica ossessione (2012) e Andata e ricordo (2013).
a cura di Saretto Cincinelli
Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno
12 ottobre – 01 dicembre 2013
inaugurazione sabato 12 ottobre | ore 18.00 |
Emanuele Becheri, Carlo Guaita, Callum Innes e Ignacio Uriarte
Nonostante le apparenze Fabula muta, mostra incentrata prevalentemente su opere pittoriche di taglio aniconico, non si propone di inseguire un’idea ormai obsoleta di ‘specifico’ disciplinare ma di mantenere aperta una riflessione critica sulla pratica pittorica contemporanea: una cosa è infatti seguire i dettami di una ‘purezza’ d’ascendenza modernista, presto trasformatasi in prigione, un’altra tentar di ri-pensare un’idea di pittura che ha finito per integrare questi limiti per meglio trasgredirli e rimetterli continuamente in gioco.
FABULA MUTA
Pur non configurandosi come un discorso a largo raggio, Fabula muta che presenta opere di Emanuele Becheri (Prato 1773), Carlo Guaita (Palermo 1954) , Callum Innes (Edinbourgh 1962), Ignacio Uriarte (Krefeld 1972) parla a più voci: l’intento che muove la mostra non è tanto quello di fondare un territorio immediatamente riconoscibile quanto quello di inaugurare uno spazio di transito in cui sia possibile ri-pensare, oltre le diversità stilistiche, eventuali affinità nascoste fra le pieghe di differenti poetiche. Più che avvicinare un artista all’altro (le distanze generazionali geografiche e poetiche sono lì per attestarlo) Fabula muta si propone di mostrare la vicinanza di alcuni procedimenti generativi (la cancellazione, la traccia, la ripetizione differente …) che inscritti nelle singole opere permettono un comune allontanamento di ciascuna di esse dalla confusione che regna sull’attuale scena dell’arte a proposito della pittura.
Diversamente dai pittori degli anni 80, gli artisti in mostra non guardano alla pittura come ad una categoria del fare arte autosufficiente e finalmente ritrovata (che si tratterebbe semplicemente di adottare) ma come ad una pratica che può essere esercitata e interrogata in modi estremamente differenti.
Ciò che avvicina, senza per altro accomunarle, le ricerche di Innes, Becheri, Guaita, Uriarte è primariamente l’adozione di un lessico neutro: le loro opere tendono, infatti, a sospendere la struttura attributiva del linguaggio e dello stile, paiono orientate non pionieristicamente verso il futuro dell’immagine ma, problematicamente, verso la sua origine. Un’origine scoperta però come immediatamente non-semplice ma, da sempre, contaminata dal suo altro.
Pur con tutte le debite differenze, gli artisti in mostra, abdicano volontariamente all’eloquenza dell’opera, per orientare quest’ultima verso il suo non-ancora, mettendo in scena una sorta di regressione renitente che, consumando al proprio interno la finalità di ogni fine e l’inizialità di ogni inizio si costituisce come cifra ultima della loro contemporaneità.
Ciò che caratterizza queste ricerche è la mancanza di vettorialità tendente a restituire la pittura ad una dimensione metafisica. Nel lavoro di Innes, Becheri, Guaita, Uriarte, che potremmo definire u-topico ed a-topico, la pittura lungi dal coincidere con se stessa si trova “ri-messa in gioco” in maniera però non meramente ‘ironica’ o “trasgressiva”. Qui non si tratta, infatti semplicemente, di negare la pittura o di criticarla, ipotizzando di aver a che fare con qualcosa di omogeneo e definitivamente riconoscibile e neanche di aderire tout-court ad essa (confermandola in un’identità bloccata che non “va” in nessun altro luogo se non in se stessa) quanto di abitarne strategicamente l’eredità. Si tratta, in altre parole, di mantenersi ai margini della pittura con un gesto che, oltre a mettere costantemente a tema il suo stesso statuto, sia anche capace di sorvegliare la propria necessaria comunicazione con ciò da cui intende scartarsi. Disertare un certo rapporto con la tradizione significa, infatti, semplicemente frequentarla più ingenuamente o, detto altrimenti, subirla, senza calcolarne gli investimenti e, inoltre, spacciare questa subalternità per libertà riconquistata
mostra realizzata nell’ambito del progetto Toscanaincontemporanea 2012
Catalogo Edifir, Firenze con testi di Saretto Cincinelli e Denis Viva
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dal 12 ottobre 2013 al 1 dicembre 2013
Ingresso gratuito
ORARI: feriali 15.00 -19.00 | festivi 10.00 -12.00/ 15.00 – 19.00
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Emanuele Becheri (vive e lavora a Prato). Recenti mostre personali (selezione): 2013: Alcuni istanti del mio tempo, ELASTIC Gallery, Malmö, Sweden; 2012: Tempus edax rerum, LUMI Project, Roma. Curated by Gino Pisapia; 2010: Impressioni, Galerija Gregor Podnar, Berlin, Germany ; 2010: Hauntology, MAN (Museo d'Arte Provincia di Nuoro), Nuoro, Italy. Curated by Saretto Cincinelli; 2009 Aprés coup - Museo Marino Marini, Florence, 2008 Italy. Curated by Simone Menegoi; Time out of joint, PAC, Padiglione d'Arte Contemporanea, Ferrara, Italy, Curated by Maria Luisa Pacelli; 2008: Shuffling the same card, Galleria Enrico Fornello, Prato, Italy; 2008: Gemine Muse, Museo di Pittura murale, Prato, Italy. Recenti collettive (selezione): 2013: La Magnifica Ossessione, MART, Rovereto, Italy. Curated by Denis Viva; Brightlight/Darklight, 2012: American Academy, Rome. Curated by Ludovico Pratesi and Valentina Ciarallo; 2012: Genealogia#1,(wiith Carlo Guaita),Galleria, Fuoricampo, Siena, Italy. Curated by L. Pratesi; 2010: Le Méthode graphique et autres lignes, Galerie Edouard Manet, Gennevilliers, Paris, France. Curated by J. Carrier e J. Neves; 2010: La Pesanteur et la Grâce, Collège des Bernardins, Paris,Curated by Eric de Chassey. Show travelled to Villa Medici, Académie de France à Rome, Rome, Italy; 2009: And yet it moves, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene, Italy. Curated by Pieternel Vermoortel, Inti Guerrero and Julia Klaering.
Carlo Guaita (vive e lavora a Firenze). Recenti mostre personali (selezione): 2013:Universo appeso, Galerie Bernard Bouche, Parigi; 2011: Genealogie I , (con Emanuele Becheri), Galleria FuoriCampo, Siena (con Emanuele Becheri); 2011: Analoghi, Galleria Gentili, Prato; 2011: Discours Admirables, Galerie Bernard Bouche, Paris; 2011; 2009: Compendio, Galleria Gentili, Prato; 2007, Saturi , Dissertatio, Galerie Bernard Bouche, Parigi; Saturi, Galleria Gianluca Collica, Catania, Inchiostri, D'A Spazio d'Arte, Empoli; Storia Naturale, Galerie Bernard Bouche, Parigi. Recenti collettive (selezione): 2013: La pittura: esercizio o libertà?, Galleria Giacomo Guidi, Roma; Oltre il giardino, Palazzo Fabroni, Pistoia; 2013: Florenz, Galerie Aller-Art, Bludenz; 2012: Galleria Il ponte, Firenze; 2011: Effetto Marey, Villa Romana, Firenze; 2010:Storyboard, Palazzo Altan, San Vito al Tagliamento; 2009: L’evento immobile. Lo sguardo ostinato, Casa Masaccio, S.Giovanni Valdarno; 2008: Partitura per quartetto, Antico municipio, S.Donato Val di Comino
Callum Innes (vive e lavora a Edinbourgh). Recenti mostre personali (selezione): 2013: i8 Gallery, Reykjavik, Iceland; 2013: The Whitworth Art Gallery, Manchester; 2012:Edouard Malingue Gallery, Hong Kong; 2012: Callum Innes: Works on Paper 1989 – 2012, Ingleby Gallery, Edinburgh; 2011: Art Unlimited, Art Basel;2011: New Paintings and Watercolours, Frith Street Gallery, London; 2011 Jensen Fox, Auckland; 2011:New Paintings, Jensen Gallery, Sydney, Australia; 2010 callum innes | colm tóibín water | colour, Sean Kelly Gallery, New York, USA; 2010; At One Remove, Sean Kelly Gallery, New York, USA;2010 Loock Gallery , Berlin;2010 Galería Helga de Alvear, Madrid, Spain; 2009: Callum Innes - I look to you, Ingleby Gallery, Edinburgh, UK; 2008: From Memory,Museum of Contemporary Art, Sydney; 2008: Galerie Tschudi, Zuoz, Switzerland; 2008: Kerlin Gallery, Dublin, Ireland; 2008: Callum Innes & Hiroshi Sugimoto, Ingleby Gallery, Edinburgh, UK ; Jensen Gallery, Auckland, New Zealand; 2007: Discourse, Frith Street Gallery, London; 2007 Modern Art Oxford, Oxford; 2006 The Fruitmarket Gallery, Edinburgh; 2005 Tate St Ives, Cornwall. Recenti collettive (selezione): 2011:Watercolour, Tate Britain, London; 2011: Artists for Kettle’s Yard. Kettle’s Yard, Cambridge, UK; 2011: Conversations: Los Carpinteros, James Casebere, Iran do Esprito Santo, Callum Innes, in Collaboration with Sean Kelly Gallery, New York. John Berggruen Gallery, San Francisco, USA; 2011: Someone Else’s Life, Kerlin Gallery, Dublin, Ireland; 2010: Heaviness and Grace, College des Bernardins, Paris, Fance and Villa Medici, Rome, Italy; 2010: What you see is where you’re at, Scottish National Gallery of Modern Art, Edinburgh, UK; 2010 Monochrome Reflections, Sammlung Haurbrok, Berlin, German
Ignacio Uriarte (vive e lavora a Berlino). Recenti mostre personali (selezione): 2013: Binaries, Utah Museum of Contemporary Art, Salt Lake City, USA; 2013: Line of Work, The Drawing Center, Nueva York USA; 2012: Fold Fluctuation, Louis 21, Palma de Mallorca, Spain;2012 Workspace, DAZ (Deutches Architektur Zentrum), Berlín; 2012: ASDFGHJKLÖ, ABC (Art Berlin Contemporary), Berlín, Alemania; 2012: Líneas Generales, Sametitled, Barcelona, España; 2012: Generative Klang- und Zeichenkunst, Sametitled, Berlín; 2012:Sequential Drawings, Galleria Gentili, Prato, Italy; 2012:Works, Centre d’Art la Panera, Lleida, España (comisariada por Javier Hontoria); 2012: Arbeitsrhythmus, Figge von Rosen Galerie, Berlín; 2011: Rotation 2, Ruler Space, Helsinki, Finland; 2011: Quatre sets de geometria i un full de paper, Arts Santa Mónica, Barcelona, Spain; 2011 Works, Sala Rekalde, Bilbao. (Comisariada por Javier Hontoria); Preferiría no hacerlo, Casa del Lago, Ciudad de Méjico, Méjico; Ignacio Uriarte, Licovny Salon, Celje, Slovenia; 2011: Letters and Numbers, Sariev Gallery, Plovdiv, Bulgaria; 2011: Puntos expansivos, Espacio Marte, Mexico City, Mexico; 2010: Ignacio Uriarte, i8, Reykjavik, Iceland; 2010: Auf dem Papier, Kunstverein Arnsberg, Arnsberg, Germany; 2010: Aufzählungen und Abrisse, Vierter Stock, Berlin, Germany; 2010: The invention of letters, PICA Perth Institute of Contemporary Arts, Perth, Australia; 2010: The history of the typewriter recited by Michael Winslow, Nogueras Blanchard, Barcelona, Spain. Recenti collettive (selezione). 2013:Episode 0: Introducing Insitu, Berlin, Alemania; 2013:Voyages Intérieur, Maison Partiulière, Bruselas, Bélgica; 2013: For my Eyes only, VJP of Contemporary Art and Design, UGM Maribor Art Gallery, Maribor, Slovenia; 2013: System und Sinnlichkeit, Kupferstichkabinett, Berlin, Alemania; 2013:Drawing Up!, Josée Bienvenu Gallery, Nueva York, USA.
Saretto Cincinelli,
critico e curatore.nel corso degli anni ha collaborato a Flash Art (Milano) e Ars Mediterranea (Barcellona), suoi scritti e recensioni sono apparsi anche sul Periodico del Palazzo delle Papesse (Siena), Papers d’art (Girona), Juliet (Trieste), Next (Roma), Titolo (Perugia), e in diversi cataloghi e pubblicazioni monografiche: Tony Cragg formations and form,BSI Art collection Zűrich, 2006. Daniela De Lorenzo, La Gallera, Consorci de Museus de la Comunitat Valenciana, Valencia, 2008; Paolo Parisi, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato 2008-2009; Soulages XXI° Siècle, Muséde Beaux Arts de Lyon, Académie de France à Rome. Villa Medici, Paris, Hazan, 2012
Fra le mostre recenti: ricordiamo:(2007-2012) L’evento immobile rassegna annuale promossa dal museo Man, Nuoro e Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno, a cura di Cristiana Collu, Saretto Cincinelli, Alessandro Sarri: 2009: Mark Lewis, Man Nuoro e Museo Marino Marini, Firenze; Emanuele Becheri, Hauntology, Man Nuoro. 2010: Carlo Guaita. Compendio, Galleria Gentili, Prato; Luca Rento, a cura di Saretto Cincinelli e Elena Volpato, Cairn Centr d’Art, Digne. 2011: David Claerbout, Mart, Rovereto.
Denis Viva
Curatore presso il Mart di Rovereto e ricercatore in Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Udine. Cercando di riconciliare l’attività di curatela nel contemporaneo con la ricerca storico-artistica, ha diretto la rassegna Palinsesti (San Vito al Tagliamento, www.palinsesti.org) e fondato un’omonima rivista di studi open access (www.palinsesti.net). Tra le sue pubblicazioni L’immagine rimediata, uscito nel primo numero della rivista, alcuni contributi agli studi sul Postmoderno (in “Ricerche di Storia dell’Arte”, n. 98 2009) e dell’arte italiana degli ultimi decenni, come il saggio con Alessandro Del Puppo nel volume sul videotape in Italia e art/tapes/22 (a cura di Cosetta Saba, Silvana Editoriale 2007). Tra i progetti espositivi: per Palinsesti, Nodo-rete (2008), Strutture precarie (2009), Storyboard (2010), Scatole sonore (2012), e per il Mart la retrospettiva su Fausto Melotti (2012) e i progetti a curatela collettiva La magnifica ossessione (2012) e Andata e ricordo (2013).
12
ottobre 2013
FABULA MUTA
Dal 12 ottobre al primo dicembre 2013
arte contemporanea
Location
CASA MASACCIO
San Giovanni Valdarno, Corso Italia, 83, (Arezzo)
San Giovanni Valdarno, Corso Italia, 83, (Arezzo)
Orario di apertura
feriali 15.00 -19.00 | festivi 10.00 -12.00/ 15.00 - 19.00
Vernissage
12 Ottobre 2013, h 18
Autore
Curatore