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Face/Off – Buell e Nicola Samorì
Buell e Nicola Samorì utilizzano la pittura ricercandone ogni potenzialità, rendendo il processo creativo parte integrante dell’opera stessa. L’affrontare la tela quasi in un corpo a corpo è evidente sia nell’esito strutturale dell’impianto dominato da figure uniche, che occupano tutto lo spazio con un’impostazione sintetica e ieratica, sia nell’aspetto segnico graffiante, dominato da una vena violenta. Per Buell dipingere diventa un gioco ambiguo fra tecnica e istinto, un tentativo di liberarsi dal virtuosismo. Il coinvolgimento fisico fa sì che una parte della coscienza si liberi e lasci spazio agli ‘incidenti’ dovuti alla lotta continua fra l’artista e la superficie della tela. Il tratto è ridotto all’essenziale e tutti gli elementi di contorno servono solo a renderlo ancora più denso e vibrante. In Samorì la lacerazione diventa concreta e la ricucitura si rende necessaria per ricomporre la figura. Strati di materiali si sovrappongono lasciando però affiorare la leggerezza del segno. Ciò che conta è il perimetro del corpo, la figura, che, occupando in modo scomodo la tela, incarna una dimensione sensuale e tragica al tempo stesso. In Buell, artista eccentrico ed affascinante, sia per la sua vicenda personale fortemente tormentata, sia per il suo stile aggressivo e insieme esteticamente seducente, le figure sono x{2018}fashion victims’ vittime delle regole sociali, della moda, o nel campo dello sport, dove si innesca una particolare opposizione dei corpi che evoca una forma moderna di sacralità. Nelle opere di Samorì, realtà e visione si fondono grazie ad una potente creatività.Le sue figure femminili, antiche e modernissime al contempo,appartengono alla corporeità terrena e insieme evocano suggestioni sacre e profane, moderna seduzione e fascino ancestrale dell’eterno femminino da sempre oggetto del desiderio
Face/Off – Buell e Nicola Samorì
Bologna, Via D'azeglio, 42, (Bologna)