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Faenza Contemporanea
In mostra opere e installazioni di sei artisti e ceramisti che lavorano a Faenza: Cristina D’Alberto (1978), Mirco Denicolò (1962), Ana Cecilia Hillar (1969), Giovanni Ruggiero (1973), Andrea Salvatori (1975), Abdon Zani (1974). Il progetto espositivo è a cura di Oscar Dominguez
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura giovedì 4 luglio 2019, alle ore 11, la mostra "Faenza Contemporanea", allestita negli spazi
dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna a Bologna e dedicata alla produzione ceramica
faentina contemporanea.
In mostra opere e installazioni di sei artisti e ceramisti che lavorano a Faenza: Cristina D'Alberto
(1978), Mirco Denicolò (1962), Ana Cecilia Hillar (1969), Giovanni Ruggiero (1973), Andrea
Salvatori (1975), Abdon Zani (1974). Il progetto espositivo è a cura di Oscar Dominguez.
"Faenza Contemporanea" è un racconto composto da più storie ceramiche, come scrive Massimo
Isola (Vice Sindaco di Faenza e Presidente della Strada Europea della Ceramica) nel suo testo
introduttivo al catalogo. «Ogni artista presenta un’opera, che è allo stesso tempo focus e
narrazione di un percorso, che il catalogo invita ad esplorare attraverso testi, biografie e immagini
di altre opere. Cristina D’Alberto, Mirco Denicolò, Ana Cecilia Hillar, Giovanni Ruggiero, Andrea
Salvatori e Abdon Zani sono artisti e ceramisti che oggi lavorano a Faenza, città la cui identità è
legata da sempre alla ceramica, e interpretano questa identità con opere di arte contemporanea
che dialogano con la nostra tradizione e, allo stesso tempo, con altri mondi, strade ed esperienze.
La ceramica è viaggio, è contaminazione per definizione. La ceramica non conosce confini, fin dalla
sua invenzione. Da sempre le opere in ceramica viaggiano: nelle case, nei musei e nei laboratori. La
mostra che proponiamo nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna parla anche di
questo e siamo particolarmente contenti di inserire questo racconto nella cornice della Strada
Europea della Ceramica, rotta culturale del Consiglio d’Europa di cui Faenza ha assunto la
presidenza nel 2018.
Le opere in mostra ci permettono anche di fare un viaggio nel mondo della produzione ceramica
faentina, dove oggi convivono e lavorano artigiani, artisti, botteghe e designer - categorie che non
ha più senso mantenere distinte e che continuamente si intrecciano; dove il saper fare tecnico è
da sempre aperto alla contaminazione con i linguaggi contemporanei e con l’innovazione.
La ceramica a Faenza non è un luogo della memoria, un patrimonio antico da tutelare e del quale
prendersi cura, anzi. Per noi ceramica significa identità, una identità che si nutre della
trasformazione continua, delle contaminazioni tra passato, presente e futuro. In questo senso
trasformazione significa anche interrogarsi su nuovi codici stilistici, superare convenzioni, mettersi
in discussione, intraprendere nuove traiettorie che sappiano rischiare».
Come scrivono sul catalogo Simonetta Saliera (Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna) e Manuela Rontini (Presidente della Commissione “Territorio Ambiente Mobilità”
dell’Assemblea legislativa), si tratta di una mostra diversa, pensata in modo differente da tutte le
altre manifestazioni analoghe realizzate dall'Assemblea legislativa. «La novità sta nell’iniziare un
dialogo con giovani artisti sulla ceramica di Faenza. La ricchezza di un patrimonio che interseca la
cultura del progetto con la ricerca formale e visiva. La ceramica rappresenta un materiale che ha
attraversato la cultura creativa e produttiva umana, un patrimonio artistico che nasce dal lavoro
delle mani dell’uomo che modella e modifica la materia, rendendola malleabile fino a realizzare
forme, decorazioni, oggetti che, al di là della loro funzione esprimono un’idea, trasmettono un
messaggio, una passione».
La mostra è organizzata dall'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e dal Comune di
Faenza, in collaborazione con la Strada Europea della Ceramica.
dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna a Bologna e dedicata alla produzione ceramica
faentina contemporanea.
In mostra opere e installazioni di sei artisti e ceramisti che lavorano a Faenza: Cristina D'Alberto
(1978), Mirco Denicolò (1962), Ana Cecilia Hillar (1969), Giovanni Ruggiero (1973), Andrea
Salvatori (1975), Abdon Zani (1974). Il progetto espositivo è a cura di Oscar Dominguez.
"Faenza Contemporanea" è un racconto composto da più storie ceramiche, come scrive Massimo
Isola (Vice Sindaco di Faenza e Presidente della Strada Europea della Ceramica) nel suo testo
introduttivo al catalogo. «Ogni artista presenta un’opera, che è allo stesso tempo focus e
narrazione di un percorso, che il catalogo invita ad esplorare attraverso testi, biografie e immagini
di altre opere. Cristina D’Alberto, Mirco Denicolò, Ana Cecilia Hillar, Giovanni Ruggiero, Andrea
Salvatori e Abdon Zani sono artisti e ceramisti che oggi lavorano a Faenza, città la cui identità è
legata da sempre alla ceramica, e interpretano questa identità con opere di arte contemporanea
che dialogano con la nostra tradizione e, allo stesso tempo, con altri mondi, strade ed esperienze.
La ceramica è viaggio, è contaminazione per definizione. La ceramica non conosce confini, fin dalla
sua invenzione. Da sempre le opere in ceramica viaggiano: nelle case, nei musei e nei laboratori. La
mostra che proponiamo nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna parla anche di
questo e siamo particolarmente contenti di inserire questo racconto nella cornice della Strada
Europea della Ceramica, rotta culturale del Consiglio d’Europa di cui Faenza ha assunto la
presidenza nel 2018.
Le opere in mostra ci permettono anche di fare un viaggio nel mondo della produzione ceramica
faentina, dove oggi convivono e lavorano artigiani, artisti, botteghe e designer - categorie che non
ha più senso mantenere distinte e che continuamente si intrecciano; dove il saper fare tecnico è
da sempre aperto alla contaminazione con i linguaggi contemporanei e con l’innovazione.
La ceramica a Faenza non è un luogo della memoria, un patrimonio antico da tutelare e del quale
prendersi cura, anzi. Per noi ceramica significa identità, una identità che si nutre della
trasformazione continua, delle contaminazioni tra passato, presente e futuro. In questo senso
trasformazione significa anche interrogarsi su nuovi codici stilistici, superare convenzioni, mettersi
in discussione, intraprendere nuove traiettorie che sappiano rischiare».
Come scrivono sul catalogo Simonetta Saliera (Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione
Emilia-Romagna) e Manuela Rontini (Presidente della Commissione “Territorio Ambiente Mobilità”
dell’Assemblea legislativa), si tratta di una mostra diversa, pensata in modo differente da tutte le
altre manifestazioni analoghe realizzate dall'Assemblea legislativa. «La novità sta nell’iniziare un
dialogo con giovani artisti sulla ceramica di Faenza. La ricchezza di un patrimonio che interseca la
cultura del progetto con la ricerca formale e visiva. La ceramica rappresenta un materiale che ha
attraversato la cultura creativa e produttiva umana, un patrimonio artistico che nasce dal lavoro
delle mani dell’uomo che modella e modifica la materia, rendendola malleabile fino a realizzare
forme, decorazioni, oggetti che, al di là della loro funzione esprimono un’idea, trasmettono un
messaggio, una passione».
La mostra è organizzata dall'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e dal Comune di
Faenza, in collaborazione con la Strada Europea della Ceramica.
04
luglio 2019
Faenza Contemporanea
Dal 04 luglio al 21 agosto 2019
arte contemporanea
Location
REGIONE EMILIA ROMAGNA
Bologna, Viale Aldo Moro, 30, (Bologna)
Bologna, Viale Aldo Moro, 30, (Bologna)
Orario di apertura
lun-ven, ore 9-18
Vernissage
4 Luglio 2019, h 11
Autore
Curatore