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Fathi Hassan – Akkij
La mostra, a cura di Gaetano Sorbetti, propone una serie di opere pittoriche in tecnica mista, che racchiudono vari momenti del percorso artistico del Maestro di origine nubiana, che vive ed opera in Italia da più di vent’anni.
Comunicato stampa
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La mostra, a cura di Gaetano Sorbetti, propone una serie di opere pittoriche in tecnica mista, che racchiudono vari momenti del percorso artistico del Maestro di origine nubiana, che vive ed opera in Italia da più di vent’anni.
I contenitori di luce, le scritture - pure astrazioni calligrafiche - i volti e gli animali simbolici rimandano e tramandano la tradizione nubiana orale, che tanta influenza ha sul vissuto artistico di Fathi Hassan. Suggestioni evocative legate alle chimere e alle figure mitiche dell’Africa che vivono dentro un pensiero di pittura-scrittura e si combinano alle suggestioni suscitate dall’arte occidentale, in particolare italiana, quest’ultima conosciuta conosciuta da Fathi Hassan fin dai tempi della scuola al Cairo.
Fathi Hassan non racconta l’Africa, cerca di catturarla nei quadri con i colori, i materiali e le forme. La ripetitività delle forme dei vasi, pur nelle piccole modifiche, parla del deserto, dove ad un occhio non allenato ogni panorama pare uguale all’altro, mentre è soggetto a molteplici variazioni, così come la solitudine degli animali ritratti rivela la solitudine di un continente lasciato al proprio destino.
I contenitori di luce, le scritture - pure astrazioni calligrafiche - i volti e gli animali simbolici rimandano e tramandano la tradizione nubiana orale, che tanta influenza ha sul vissuto artistico di Fathi Hassan. Suggestioni evocative legate alle chimere e alle figure mitiche dell’Africa che vivono dentro un pensiero di pittura-scrittura e si combinano alle suggestioni suscitate dall’arte occidentale, in particolare italiana, quest’ultima conosciuta conosciuta da Fathi Hassan fin dai tempi della scuola al Cairo.
Fathi Hassan non racconta l’Africa, cerca di catturarla nei quadri con i colori, i materiali e le forme. La ripetitività delle forme dei vasi, pur nelle piccole modifiche, parla del deserto, dove ad un occhio non allenato ogni panorama pare uguale all’altro, mentre è soggetto a molteplici variazioni, così come la solitudine degli animali ritratti rivela la solitudine di un continente lasciato al proprio destino.
23
gennaio 2010
Fathi Hassan – Akkij
Dal 23 gennaio al 20 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
NERA
Bologna, Via Quirino Majorana, 9A, (Bologna)
Bologna, Via Quirino Majorana, 9A, (Bologna)
Orario di apertura
ore 10 -13 e 16 -20
Vernissage
23 Gennaio 2010, ore 18.00
Autore
Curatore