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Fausto Bertasa – (Gran) Tour
La mostra fa suo eco al Gran Tour,l’epico viaggio seicentesco e settecentesco, intrapreso nel nome della conoscenza. Oggi, lo spirito di ricerca che animava quei viaggi si è perso;da questa consapevolezza, l’artista ha indagato il tema del viaggio come spostamento fisico o semplicemente mentale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria EFFEARTE è lieta di presentare (Gran) Tour, personale di Fausto Bertasa.
La mostra fa suo il rimando allʼepico viaggio seicentesco e settecentesco, effettuato da
intellettuali del calibro di Goethe o Wincklemann, alla ricerca di quel senso storico e
artistico ben radicato nella cultura europea, un viaggio intrapreso nel nome della
conoscenza e del piacere estetico. Oggi, lo spirito di ricerca e conoscenza che animava
questo desiderio di avventura si è perso a favore del turismo di massa e dei voli low cost,
trasformandolo semplicemente in tour. Partendo da questa consapevolezza, lʼartista ha
indagato il tema del viaggio come spostamento fisico o semplicemente mentale.
Una ricca campionatura di biglietti aerei di diverse compagnie e con differenti destinazioni,
le prenotazioni e i ticket con il codice numerico del bagaglio fanno da oggetto alla mostra,
rappresentati attraverso la pittura su vari supporti, dalla classica tela al legno, dalla carta
allʼinnovativa gomma.
Il percorso espositivo si sviluppa attorno a un ciclo inedito di opere che testimoniano come
il viaggio sia ormai declassato a semplice spostamento, senza più la magia né lʼattesa
della scoperta di luoghi lontani.
Il viaggio viene rappresentato dallʼartista attraverso quelli che sembrano semplici residui
delle matrici dei biglietti che non indicano tanto i luoghi, ma dei non luoghi, dove si transita
alla ricerca di una meta che sembra non esistere: aeroporti, check-in, terminal.
Fausto Bertasa da sempre ha indirizzato la sua ricerca sui codici e sugli strumenti della
comunicazione: ha rappresentato simboli e segni come il codice a barre (della metà degli
anni ottanta), alle pagine dei quotidiani, di cui riportava minuziosamente le notizie e i
caratteri tipografici. Il mondo di Bertasa ha seguito da vicino anche altri mezzi di
comunicazione: prima le schede telefoniche, poi gli sms, per arrivare alla riproduzione del
mondo digitale, intrapresa negli anni novanta, fino ai recenti simboli del commercio equo
solidale, il Fair Trade, come affermazione di una strada possibile e alternativa al
consumismo occidentale.
Un percorso artistico quello di Bertasa che ha fatto della verbalizzazione il filo conduttore,
in cui la ricerca del dettaglio, della parola dipinta, della sua composizione, accompagnata
da un estremo studio del colore, sono gli indiscussi protagonisti.
La mostra fa suo il rimando allʼepico viaggio seicentesco e settecentesco, effettuato da
intellettuali del calibro di Goethe o Wincklemann, alla ricerca di quel senso storico e
artistico ben radicato nella cultura europea, un viaggio intrapreso nel nome della
conoscenza e del piacere estetico. Oggi, lo spirito di ricerca e conoscenza che animava
questo desiderio di avventura si è perso a favore del turismo di massa e dei voli low cost,
trasformandolo semplicemente in tour. Partendo da questa consapevolezza, lʼartista ha
indagato il tema del viaggio come spostamento fisico o semplicemente mentale.
Una ricca campionatura di biglietti aerei di diverse compagnie e con differenti destinazioni,
le prenotazioni e i ticket con il codice numerico del bagaglio fanno da oggetto alla mostra,
rappresentati attraverso la pittura su vari supporti, dalla classica tela al legno, dalla carta
allʼinnovativa gomma.
Il percorso espositivo si sviluppa attorno a un ciclo inedito di opere che testimoniano come
il viaggio sia ormai declassato a semplice spostamento, senza più la magia né lʼattesa
della scoperta di luoghi lontani.
Il viaggio viene rappresentato dallʼartista attraverso quelli che sembrano semplici residui
delle matrici dei biglietti che non indicano tanto i luoghi, ma dei non luoghi, dove si transita
alla ricerca di una meta che sembra non esistere: aeroporti, check-in, terminal.
Fausto Bertasa da sempre ha indirizzato la sua ricerca sui codici e sugli strumenti della
comunicazione: ha rappresentato simboli e segni come il codice a barre (della metà degli
anni ottanta), alle pagine dei quotidiani, di cui riportava minuziosamente le notizie e i
caratteri tipografici. Il mondo di Bertasa ha seguito da vicino anche altri mezzi di
comunicazione: prima le schede telefoniche, poi gli sms, per arrivare alla riproduzione del
mondo digitale, intrapresa negli anni novanta, fino ai recenti simboli del commercio equo
solidale, il Fair Trade, come affermazione di una strada possibile e alternativa al
consumismo occidentale.
Un percorso artistico quello di Bertasa che ha fatto della verbalizzazione il filo conduttore,
in cui la ricerca del dettaglio, della parola dipinta, della sua composizione, accompagnata
da un estremo studio del colore, sono gli indiscussi protagonisti.
25
novembre 2010
Fausto Bertasa – (Gran) Tour
Dal 25 novembre 2010 al 20 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
EFFEARTE
Milano, Via Ponte Vetero, 13, (Milano)
Milano, Via Ponte Vetero, 13, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 11-19
sabato ore 15-19
Vernissage
25 Novembre 2010, ore 19.00
Autore