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Fausto de Marinis – Corrispondenze, grafica e pittura
La mostra si compone di xilografie e dipinti, tutte opere realizzate negli ultimi anni.
Comunicato stampa
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La Galleria “Arianna Sartori” di Mantova, nella sede di Via Cappello 17, presenta la mostra personale dell’Artista Fausto de Marinis intitolata “Corrispondenze”, curata da Arianna Sartori.
La mostra, che si inaugura Sabato 5 marzo alle ore 16.00, alla presenza dell’Artista, si compone di xilografie e dipinti opere realizzate negli ultimi anni. L’esposizione rimane aperta al pubblico fino al prossimo 17 marzo 2022 con il seguente orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso Domenica e Festivi.
SEGUENDO TRACCE
a Fausto de Marinis
Pordenone 1994
Serate interminabili
a parlar con la luna
- condiscendente amante -
hanno aperto orizzonti
di mondi sconfinati
intuiti, intravisti
o soltanto sognati.
La suggestione panica
dei richiami allusivi
cattura nei meandri
del grande labirinto
che porta al primigenio
per incontrarvi sempre
l’eterno femminino.
I viaggi nel deserto
col piacere sottile
di perdersi nel nulla
sono la via di fuga
fuori da questo mondo
per ricercarne ancora
d’atavica purezza.
Quelle mappe del cielo
si trasformano sempre
in geometrie visive
in incanti formali
in complessi paesaggi
percorribili solo
col cuore del poeta
Il fascino sottile
dei motivi allegorici
fa incontrare Jeronimus.
a fianco di Matisse
che gioca con Gauguin
e incrocia il simbolismo
col puro colorismo.
L’ansia di libertà
di chi s’è sradicato
e ha scelto d’esser solo
- di parlar con Selene,
coi Grandi del Passato -
si scontra col bisogno
di conoscere il mondo.
Colori inusitati
di terre, cieli, mari;
segni poco leggibili
di linguaggi lontani:
s’inseguono, s’incrociano
vivono un’altra vita
di classica pittura.
L’eterna sofferenza
che nasce dal bisogno
di ritrovar radici
si placa qualche volta
solamente nell’Arte,
nei muti soliloqui
delle tele dipinte.
Enzo Di Grazia
Fausto de Marinis è nato ad Harar, città d’Etiopia, il 23 febbraio 1938, da genitori italiani.
Inizia a dipingere in giovane età ed espone in mostre personali e collettive fin dal 1963 operando in risposta ad una forte propensione all’arte.
Affascinato dalle tecniche di incisione produce negli anni una serie di opere calcografiche e xilografiche di cui alcune sono ospitate ora in musei e collezioni private. La dimostrata predilezione per la xilografia è decisa da un rapporto che, attraverso un forte amore per Madre Natura, lo conduce a prediligere il legno più che metalli e acido. Ciliegio, cirmolo, tiglio o altri legni diventano matrici per stampe manuali dai toni quasi mai neri per una necessità che ha a che fare con la sua pittura. Gli elementi simbolici espressi con un linguaggio narrativo di forte impronta emozionale, provengono dalle percorrenze in altre terre e dalle influenze che si sono conservate in lui attraverso l’osservazione e la riflessione su linguaggi, costumi, riti lontani e sull’iconografia popolare e colta.
Del suo lungo percorso d’artista sono da ricordare alcune opere e alcune partecipazioni a mostre ed eventi significativi: la realizzazione di un murale di 720 mq di pittura su tufo dedicato al mito di Demetra - Persefone ad Enna; il lungo e produttivo rapporto con la Galleria la Roggia di Pordenone; le mostre personali presso gli Istituti di Cultura di Algeri, Zagabria e Salonicco; la mostra Ironia di naufragi allestita nelle sale della Gran Guardia a Verona; la cartella di incisioni ad acquaforte Ventuno lettere alla Luna; la partecipazione alla mostra itinerante La Xilografia Italiana – Dalla mostra internazionale di xilografia di Levanto a oggi 1912-2012; le mostre personali di pittura e grafica a Kormend (Ungheria), Maribor (Slovenia), Cordovado e Verona. Molte sono state le partecipazioni a rassegne organizzate da associazioni italiane e straniere che si occupano di incisione, fra le più recenti si ricordano il Festival Internazionale di Incisione Contemporanea dello Spazio Foyer di Trento; gli eventi organizzati dall’Associazione Liberi Incisori presso il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci e la Biennale dell’Incisione italiana Carmelo Floris a Olzai, in Sardegna.
La mostra, che si inaugura Sabato 5 marzo alle ore 16.00, alla presenza dell’Artista, si compone di xilografie e dipinti opere realizzate negli ultimi anni. L’esposizione rimane aperta al pubblico fino al prossimo 17 marzo 2022 con il seguente orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Chiuso Domenica e Festivi.
SEGUENDO TRACCE
a Fausto de Marinis
Pordenone 1994
Serate interminabili
a parlar con la luna
- condiscendente amante -
hanno aperto orizzonti
di mondi sconfinati
intuiti, intravisti
o soltanto sognati.
La suggestione panica
dei richiami allusivi
cattura nei meandri
del grande labirinto
che porta al primigenio
per incontrarvi sempre
l’eterno femminino.
I viaggi nel deserto
col piacere sottile
di perdersi nel nulla
sono la via di fuga
fuori da questo mondo
per ricercarne ancora
d’atavica purezza.
Quelle mappe del cielo
si trasformano sempre
in geometrie visive
in incanti formali
in complessi paesaggi
percorribili solo
col cuore del poeta
Il fascino sottile
dei motivi allegorici
fa incontrare Jeronimus.
a fianco di Matisse
che gioca con Gauguin
e incrocia il simbolismo
col puro colorismo.
L’ansia di libertà
di chi s’è sradicato
e ha scelto d’esser solo
- di parlar con Selene,
coi Grandi del Passato -
si scontra col bisogno
di conoscere il mondo.
Colori inusitati
di terre, cieli, mari;
segni poco leggibili
di linguaggi lontani:
s’inseguono, s’incrociano
vivono un’altra vita
di classica pittura.
L’eterna sofferenza
che nasce dal bisogno
di ritrovar radici
si placa qualche volta
solamente nell’Arte,
nei muti soliloqui
delle tele dipinte.
Enzo Di Grazia
Fausto de Marinis è nato ad Harar, città d’Etiopia, il 23 febbraio 1938, da genitori italiani.
Inizia a dipingere in giovane età ed espone in mostre personali e collettive fin dal 1963 operando in risposta ad una forte propensione all’arte.
Affascinato dalle tecniche di incisione produce negli anni una serie di opere calcografiche e xilografiche di cui alcune sono ospitate ora in musei e collezioni private. La dimostrata predilezione per la xilografia è decisa da un rapporto che, attraverso un forte amore per Madre Natura, lo conduce a prediligere il legno più che metalli e acido. Ciliegio, cirmolo, tiglio o altri legni diventano matrici per stampe manuali dai toni quasi mai neri per una necessità che ha a che fare con la sua pittura. Gli elementi simbolici espressi con un linguaggio narrativo di forte impronta emozionale, provengono dalle percorrenze in altre terre e dalle influenze che si sono conservate in lui attraverso l’osservazione e la riflessione su linguaggi, costumi, riti lontani e sull’iconografia popolare e colta.
Del suo lungo percorso d’artista sono da ricordare alcune opere e alcune partecipazioni a mostre ed eventi significativi: la realizzazione di un murale di 720 mq di pittura su tufo dedicato al mito di Demetra - Persefone ad Enna; il lungo e produttivo rapporto con la Galleria la Roggia di Pordenone; le mostre personali presso gli Istituti di Cultura di Algeri, Zagabria e Salonicco; la mostra Ironia di naufragi allestita nelle sale della Gran Guardia a Verona; la cartella di incisioni ad acquaforte Ventuno lettere alla Luna; la partecipazione alla mostra itinerante La Xilografia Italiana – Dalla mostra internazionale di xilografia di Levanto a oggi 1912-2012; le mostre personali di pittura e grafica a Kormend (Ungheria), Maribor (Slovenia), Cordovado e Verona. Molte sono state le partecipazioni a rassegne organizzate da associazioni italiane e straniere che si occupano di incisione, fra le più recenti si ricordano il Festival Internazionale di Incisione Contemporanea dello Spazio Foyer di Trento; gli eventi organizzati dall’Associazione Liberi Incisori presso il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci e la Biennale dell’Incisione italiana Carmelo Floris a Olzai, in Sardegna.
05
marzo 2022
Fausto de Marinis – Corrispondenze, grafica e pittura
Dal 05 al 17 marzo 2022
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30. Domenica Chiuso
Vernissage
5 Marzo 2022, 16.00
Autore
Curatore