Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
FaustoFestival
FaustoFestival è diverse cose. È la Personale di Fausto Delle Chiaie. È un modo per festeggiarne la lunga carriera. È, anche, uno spazio “aperto”, che esporrà di volta in volta opere di altri artisti ospiti. Attualmente “in vetrina” “Scappa, scappa, dalla casa in fiamme” di Noreen O’DWYER.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mostre in corso a Roma: FaustoFestival. Una mostra da incorniciare
E le opere, di passaggio, di artisti “ospiti”. A Roma fino al 30 settembre
FaustoFestival è diverse cose.
È la Personale di Fausto Delle Chiaie.
È un modo per festeggiarne la lunga carriera, ufficialmente consacrata con l’inserimento della sua opera “Distanziamento Sociale” all’interno della prestigiosa Collezione Farnesina del Ministero degli Esteri, straordinario compendio dell’arte italiana del 900 e contemporanea iniziato con lungimiranza e visione dall’ Ambasciatore Umberto Vattani.
È, anche, uno spazio “aperto”, che esporrà, di volta in volta, un’opera di altri artisti, ospiti appunto del FaustoFestival.
Attualmente in vetrina, per la Sezione Ospiti di FaustoFestival, l’opera “Scappa, scappa, dalla casa in fiamme” di Noreen O'DWYER.
Artista irlandese, la sua tecnica espressiva si sostanzia di scritti, diari giornalieri – che espone, ma che non possono essere letti –, carte, ricami, quadri, installazioni e fotogrammi, che tutti hanno il compito di scandagliare e restituire il suo Io ferito. Un’arte come medicina, terapia per ricucire il male, che funziona, accanto ad una pratica di vita quasi ascetica cui l’artista (e la donna) si è votata. Nata a Limerick (IR), si laurea in scultura alla Limerick School of Art and Design e ottiene un Masters Dgree Fine Art Scultura alla Chelsea School of Art di Londra nel 1991. Ha partecipato a diverse nostre collettive e personali, in Italia e all’estero. Su di lei a questo link il video realizzato durante una passata mostra, “MY SELF”: https://www.youtube.com/watch?v=Vfn1-HxSIUU.
Quanto a Fausto Delle Chiaie, chi vorrà passare al tardo pomeriggio all’atelier di via dei Cappellari 49, dove troverà anche libri sull’artista che ne raccontano il peculiare percorso, potrà incontrarlo e scambiarci due parole. In esposizione, appese o “da srotolare”, circa 35 tele, e poi dipinti e sculture in legno, un piano inferiore che promette di svelare altri tesori al visitatore, e il tutto a rivelare i marchingegni concettuali utilizzati da Fausto Delle Chiaie per diffondere la sua arte democratica. Lo stile primordiale e minimale è funzionale a restituire il suo sguardo benevolo, ironico e umoristico su quanto lo e ci circonda. I temi della nostra contemporaneità ci sono tutti, la violenza e la guerra, le pandemie e l’inquinamento, il denaro e la moda, la natura e l’artifizio, rielaborati però con fantasia dalla sua personale interpretazione artistica, tra arte povera, arte informale, pop art e tanta umanità. Lui stesso dice “l’arte è un gesto umano”, da servirsene per trasmettere un sentire francescano impegnato a trasformare sempre in bene ogni male.
Fausto Delle Chiaie | Attivo a Roma dagli anni’70, artista molto amato dal pubblico, conosciuto anche per il progetto del “suo” museo in Piazza Augusto Imperatore, dove a lungo sono state esposte al libero sguardo dei passanti alcune opere, anche in sua assenza. Esito questo del suo “Manifesto Infrazionista” del 1986, dove si legge che infra-azione “è un’azione-collocazione-donazione di una o più opere, mostrate a terra da parte dell’artista nei luoghi dell’arte…è il grido d’allarme artistico del malessere storico; dell’accecamento del semplice e dell’umile, L’infrazione nasce dalla privazione della realtà visiva d’agire-pensare-fare… È la goccia che trabocca e vuole vivere con l’acqua”. Un attivismo che ha fatto dire a Bonito Oliva che Delle Chiaie “crea una democrazia dello sguardo”.
“FaustoFestival. Una mostra da incorniciare” – Personale di Fausto Delle Chiaie (e qualche opera “ospite”). Pian de’ giullari, Via dei Cappellari 49. Ingresso libero. La mostra resterà visitabile fino al 30 settembre dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20 e su appuntamento (tel. 339-5785378).
__________________________
Pian de’ giullari di Andrea Bottai - Via dei Cappellari 49, Roma
Comunicazione Pian dé giullariE-mail: dianadaneluz410@gmail.com
T. 339-5785378
E le opere, di passaggio, di artisti “ospiti”. A Roma fino al 30 settembre
FaustoFestival è diverse cose.
È la Personale di Fausto Delle Chiaie.
È un modo per festeggiarne la lunga carriera, ufficialmente consacrata con l’inserimento della sua opera “Distanziamento Sociale” all’interno della prestigiosa Collezione Farnesina del Ministero degli Esteri, straordinario compendio dell’arte italiana del 900 e contemporanea iniziato con lungimiranza e visione dall’ Ambasciatore Umberto Vattani.
È, anche, uno spazio “aperto”, che esporrà, di volta in volta, un’opera di altri artisti, ospiti appunto del FaustoFestival.
Attualmente in vetrina, per la Sezione Ospiti di FaustoFestival, l’opera “Scappa, scappa, dalla casa in fiamme” di Noreen O'DWYER.
Artista irlandese, la sua tecnica espressiva si sostanzia di scritti, diari giornalieri – che espone, ma che non possono essere letti –, carte, ricami, quadri, installazioni e fotogrammi, che tutti hanno il compito di scandagliare e restituire il suo Io ferito. Un’arte come medicina, terapia per ricucire il male, che funziona, accanto ad una pratica di vita quasi ascetica cui l’artista (e la donna) si è votata. Nata a Limerick (IR), si laurea in scultura alla Limerick School of Art and Design e ottiene un Masters Dgree Fine Art Scultura alla Chelsea School of Art di Londra nel 1991. Ha partecipato a diverse nostre collettive e personali, in Italia e all’estero. Su di lei a questo link il video realizzato durante una passata mostra, “MY SELF”: https://www.youtube.com/watch?v=Vfn1-HxSIUU.
Quanto a Fausto Delle Chiaie, chi vorrà passare al tardo pomeriggio all’atelier di via dei Cappellari 49, dove troverà anche libri sull’artista che ne raccontano il peculiare percorso, potrà incontrarlo e scambiarci due parole. In esposizione, appese o “da srotolare”, circa 35 tele, e poi dipinti e sculture in legno, un piano inferiore che promette di svelare altri tesori al visitatore, e il tutto a rivelare i marchingegni concettuali utilizzati da Fausto Delle Chiaie per diffondere la sua arte democratica. Lo stile primordiale e minimale è funzionale a restituire il suo sguardo benevolo, ironico e umoristico su quanto lo e ci circonda. I temi della nostra contemporaneità ci sono tutti, la violenza e la guerra, le pandemie e l’inquinamento, il denaro e la moda, la natura e l’artifizio, rielaborati però con fantasia dalla sua personale interpretazione artistica, tra arte povera, arte informale, pop art e tanta umanità. Lui stesso dice “l’arte è un gesto umano”, da servirsene per trasmettere un sentire francescano impegnato a trasformare sempre in bene ogni male.
Fausto Delle Chiaie | Attivo a Roma dagli anni’70, artista molto amato dal pubblico, conosciuto anche per il progetto del “suo” museo in Piazza Augusto Imperatore, dove a lungo sono state esposte al libero sguardo dei passanti alcune opere, anche in sua assenza. Esito questo del suo “Manifesto Infrazionista” del 1986, dove si legge che infra-azione “è un’azione-collocazione-donazione di una o più opere, mostrate a terra da parte dell’artista nei luoghi dell’arte…è il grido d’allarme artistico del malessere storico; dell’accecamento del semplice e dell’umile, L’infrazione nasce dalla privazione della realtà visiva d’agire-pensare-fare… È la goccia che trabocca e vuole vivere con l’acqua”. Un attivismo che ha fatto dire a Bonito Oliva che Delle Chiaie “crea una democrazia dello sguardo”.
“FaustoFestival. Una mostra da incorniciare” – Personale di Fausto Delle Chiaie (e qualche opera “ospite”). Pian de’ giullari, Via dei Cappellari 49. Ingresso libero. La mostra resterà visitabile fino al 30 settembre dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20 e su appuntamento (tel. 339-5785378).
__________________________
Pian de’ giullari di Andrea Bottai - Via dei Cappellari 49, Roma
Comunicazione Pian dé giullariE-mail: dianadaneluz410@gmail.com
T. 339-5785378
16
giugno 2024
FaustoFestival
Dal 16 giugno al 30 settembre 2024
arte contemporanea
Location
PIAN DEI GIULLARI
Roma, Via Dei Cappellari, 49, (Roma)
Roma, Via Dei Cappellari, 49, (Roma)
Orario di apertura
17-20 e su appuntamento (tel. 3395785378)
Ufficio stampa
Diana Daneluz
Autore
Curatore
Allestimento