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FebbrArte
La Galleria Michelangelo presenta, per i mesi di gennaio e febbraio, opere di artisti che si esprimono sulla base dell’immaginazione e dello spirito che alberga nel loro animo
Comunicato stampa
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E’ una lunga strada quella percorsa dall’arte per liberarsi dai vincoli legati alla rappresentazione oggettiva del mondo esterno.
La Galleria Michelangelo presenta, per i mesi di gennaio e febbraio, opere di artisti che si esprimono sulla base dell’immaginazione e dello spirito che alberga nel loro animo. Se per alcuni è necessario staccarsi completamente dal vero, altri danno una personale "interpretazione" del reale attraverso l’uso di linee, macchie e la manipolazione dei colori.
Accanto ad artisti che la Galleria propone già da diversi anni, sono esposti lavori di recente acquisizione di pittori sui quali si vuole scommettere per qualità e serietà.
Di Attilio Steffanoni si è scelta la poesia dei paesaggi di Mosca e di Venezia filtrati attraverso una straordinaria sensibilità artistica.
La creatività è completamente libera nell'intensa e spontanea opera di Max Papart Dans le verger, 1960 dove l’artista utilizza una varietà di collages abbinata a colori spruzzati direttamente sulla tavola. Jean Deyrolle e Marcel Burtin sono invece più razionali con le loro composizioni fantastiche caratterizzate da arabeschi e linee sinuose accanto a linee spigolose.
Albert Bitran sedurrà il visitatore con due raffinate opere (Interieur-exterieur, 1969 e Composition, 1976) dal segno elegante in cui il colore lascia ampio spazio alla nuda tela, mentre Paul Ackerman, in Entretien all'aube, 1969, crea una dimensione onirica e surreale di grande fascino.
In mostra sono inoltre presenti alcune delle ultime opere di Vittorio Bellini, che in questo periodo si è concentrato su tele di piccole dimensioni, ma di grande impatto emotivo. Con segni rapidi ed essenziali l’artista inventa una serie di rinnovati paesaggi, visi e nature morte che ancora una volta riescono a sorprenderci.
La Galleria Michelangelo presenta, per i mesi di gennaio e febbraio, opere di artisti che si esprimono sulla base dell’immaginazione e dello spirito che alberga nel loro animo. Se per alcuni è necessario staccarsi completamente dal vero, altri danno una personale "interpretazione" del reale attraverso l’uso di linee, macchie e la manipolazione dei colori.
Accanto ad artisti che la Galleria propone già da diversi anni, sono esposti lavori di recente acquisizione di pittori sui quali si vuole scommettere per qualità e serietà.
Di Attilio Steffanoni si è scelta la poesia dei paesaggi di Mosca e di Venezia filtrati attraverso una straordinaria sensibilità artistica.
La creatività è completamente libera nell'intensa e spontanea opera di Max Papart Dans le verger, 1960 dove l’artista utilizza una varietà di collages abbinata a colori spruzzati direttamente sulla tavola. Jean Deyrolle e Marcel Burtin sono invece più razionali con le loro composizioni fantastiche caratterizzate da arabeschi e linee sinuose accanto a linee spigolose.
Albert Bitran sedurrà il visitatore con due raffinate opere (Interieur-exterieur, 1969 e Composition, 1976) dal segno elegante in cui il colore lascia ampio spazio alla nuda tela, mentre Paul Ackerman, in Entretien all'aube, 1969, crea una dimensione onirica e surreale di grande fascino.
In mostra sono inoltre presenti alcune delle ultime opere di Vittorio Bellini, che in questo periodo si è concentrato su tele di piccole dimensioni, ma di grande impatto emotivo. Con segni rapidi ed essenziali l’artista inventa una serie di rinnovati paesaggi, visi e nature morte che ancora una volta riescono a sorprenderci.
23
gennaio 2006
FebbrArte
Dal 23 gennaio al 20 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA MICHELANGELO
Bergamo, Via Broseta, 15, (Bergamo)
Bergamo, Via Broseta, 15, (Bergamo)
Orario di apertura
da lunedì a sabato
9.30-13 e 15-19.30
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