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Fedele Tocci / Matteo Grisolia – Ipotesi
Per la prima volta Fedele Tocci e Matteo Grisolia, artisti contemporanei e d’avanguardia, si confrontano sulla stessa tecnica – l’incisione a tratto su vetro – in un corridoio figurativo ed esistenziale tra il Rosso e il Nero
Comunicato stampa
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IPOTESI
Fedele Tocci/Matteo Grisolìa
Castrovillari (cs), Castello aragonese
Il rosso e il nero. Sintesi di due universi diversi ma comunicanti, di due mondi oppositivi ed essenziali, mai retorici, forse blasfemi. Sicuramente accattivanti,
originali, eccentrici nel tentativo di riportare all’attenzione la riflessione su un presente sempre più paradossale, sempre più critico, dove l’identità è liquida come liquidi sono i luoghi comuni, le nostre verità presunte, la nostra realtà, il mondo che
ci circonda con le sue religioni inquiete e i suoi valori scadenti. “Ipotesi” è un percorso dentro al dubbio, dove ogni interpretazione è valida solo ove è possibile
che l’opera ne conceda una oltre la sua, personalissima e segreta, invincibile, ironica o spietata, nostalgica o poetica, oltre il fragile supporto di vetro dove è impressa la figura, dove è inciso il segno, dove trionfa il colore e risuona la parola. Per la prima volta Fedele Tocci e Matteo Grisolìa si confrontano sulla stessa tecnica . l’incisione a tratto su vetro – in un corridoio figurativo esistenziale dove il colore è unico protagonista. Come nel mito della caverna di Platone, questa tecnica straordinaria
porta a confrontarci con le ombre, copie dei nostri corpi riflesse sugli “schermi”.
Il Nero di Tocci le assorbe, il Rosso di Grisolìa le respinge. Il Nero ingloba l’essere e le apparenze, il soggetto e l’oggetto. Il Nero racconta, seppur a tratti, un amore, un potere, una storia. Il Nero è reale, e quindi passerà, nel ricordo, nell’infanzia, nel
sogno. Il Rosso è irreale, iper-reale. Il Rosso è una sintesi programmata di una superformula dove non ci si confronta più. Il Rosso è un’assenza di apparenze dove il dominio è la trasparenza totale. Nessuna contemplazione, nessuna memoria: l’originalità ha soppiantato la nostalgia. Oltre il rosso e il nero, restano le “ipotesi”, esercizio di pensiero critico suscitati dall’immaginazione attiva lì dove si annidano i contenuti più paradossali e immorali, oltre che sorprendentemente ironici. Cosa resta delle illusioni? E’ la domanda finale senza risposta finché non ricominceremo a credere nella realtà. Finché la nostra società non si rifletterà in una qualche specie di
specchio morale e filosofico e non sarà costretta a contemplare un’immagine simile a se stessa, una qualche specie di nostalgia per un sistema di valori.
La mostra è organizzata dal collettivo culturale “Il Ciglio del Lupo”, con il coordinamento artistico e organizzativo di Lorena Martufi, patrocinata del Comune di Castrovillari, sostenuta in co-marketing da ViaggiArt e sponsorizzata da La Mongolfiera editrice e Azienda grafica AGM.
lorena martufi
Fedele Tocci/Matteo Grisolìa
Castrovillari (cs), Castello aragonese
Il rosso e il nero. Sintesi di due universi diversi ma comunicanti, di due mondi oppositivi ed essenziali, mai retorici, forse blasfemi. Sicuramente accattivanti,
originali, eccentrici nel tentativo di riportare all’attenzione la riflessione su un presente sempre più paradossale, sempre più critico, dove l’identità è liquida come liquidi sono i luoghi comuni, le nostre verità presunte, la nostra realtà, il mondo che
ci circonda con le sue religioni inquiete e i suoi valori scadenti. “Ipotesi” è un percorso dentro al dubbio, dove ogni interpretazione è valida solo ove è possibile
che l’opera ne conceda una oltre la sua, personalissima e segreta, invincibile, ironica o spietata, nostalgica o poetica, oltre il fragile supporto di vetro dove è impressa la figura, dove è inciso il segno, dove trionfa il colore e risuona la parola. Per la prima volta Fedele Tocci e Matteo Grisolìa si confrontano sulla stessa tecnica . l’incisione a tratto su vetro – in un corridoio figurativo esistenziale dove il colore è unico protagonista. Come nel mito della caverna di Platone, questa tecnica straordinaria
porta a confrontarci con le ombre, copie dei nostri corpi riflesse sugli “schermi”.
Il Nero di Tocci le assorbe, il Rosso di Grisolìa le respinge. Il Nero ingloba l’essere e le apparenze, il soggetto e l’oggetto. Il Nero racconta, seppur a tratti, un amore, un potere, una storia. Il Nero è reale, e quindi passerà, nel ricordo, nell’infanzia, nel
sogno. Il Rosso è irreale, iper-reale. Il Rosso è una sintesi programmata di una superformula dove non ci si confronta più. Il Rosso è un’assenza di apparenze dove il dominio è la trasparenza totale. Nessuna contemplazione, nessuna memoria: l’originalità ha soppiantato la nostalgia. Oltre il rosso e il nero, restano le “ipotesi”, esercizio di pensiero critico suscitati dall’immaginazione attiva lì dove si annidano i contenuti più paradossali e immorali, oltre che sorprendentemente ironici. Cosa resta delle illusioni? E’ la domanda finale senza risposta finché non ricominceremo a credere nella realtà. Finché la nostra società non si rifletterà in una qualche specie di
specchio morale e filosofico e non sarà costretta a contemplare un’immagine simile a se stessa, una qualche specie di nostalgia per un sistema di valori.
La mostra è organizzata dal collettivo culturale “Il Ciglio del Lupo”, con il coordinamento artistico e organizzativo di Lorena Martufi, patrocinata del Comune di Castrovillari, sostenuta in co-marketing da ViaggiArt e sponsorizzata da La Mongolfiera editrice e Azienda grafica AGM.
lorena martufi
17
aprile 2016
Fedele Tocci / Matteo Grisolia – Ipotesi
Dal 17 aprile all'otto maggio 2016
arte contemporanea
Location
CASTELLO ARAGONESE
Castrovillari, Piazza Del Castello Aragonese, (Cosenza)
Castrovillari, Piazza Del Castello Aragonese, (Cosenza)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20
Vernissage
17 Aprile 2016, ore 18
Autore
Curatore