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Federica Bartoli – Affiorante
Una mostra della nuova produzione su carta e ceramica di Federica Bartoli, pittrice astratta residente a Roma, per aprirsi alle sue esplorazioni, interiori e esteriori.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Indigo Art Gallery è lieta di invitarvi alla mostra personale di Federica Bartoli dal titolo “Affiorante”, che inaugurerà giovedì 11 luglio alle ore 18:30, presso la sede della galleria, in via G. Oberdan, 51, nel centro storico di Perugia.
Federica Bartoli, nelle sue carte, effettua esplorazioni. La stratificazione che ne consegue è quantomai necessaria al raggiungimento della meta, o meglio, alla creazione del percorso. Si riferisce spesso all’acqua, ma raramente naviga o si immerge nell’oscurità: essendo interessata all’indagine della relazione, preferisce osservare le combinazioni fra gli elementi, piuttosto che l’elemento assoluto. Da qui la mancanza di un abisso plutoniano, in favore di una leggerezza che accoglie l’amalgama delle superfici e le loro interazioni.
Pennellate che possono essere cieli e mari, addirittura corolle di fiori di campo, mentre il nostro occhio si perde fra il macroscopico e il microscopico.
Di fronte alle sue opere si sente quel senso di familiarità che si prova di fronte a certi paesaggi: una forma o un colore iniziano a risuonare nella nostra memoria, provocando un senso di nostalgia e benessere. L’occhio scorre liquido, si rallenta e devia poche volte dalla danza che il gesto di Bartoli suggerisce. Lo fa aggrappandosi a materiali terrosi, ossidi e minerali, inseriti come virgole in un flusso di coscienza: apparenti interruzioni, ma profondamente significanti proprio per la loro presenza sconsiderata. Una materia dedicata alla semplicità, fiori spontanei e forme organiche in una ceramica che sembra la naturale prosecuzione dei dipinti che accompagna.
La creazione esteriore combacia sempre con quella interiore, così l’esplorazione. La suggestione è quella di un attraversamento, dipinge bagnando la superficie, rendendola quasi trasparente, per far sbirciare anche ciò che sta dietro, che si nasconde nel velo quasi opalescente dei suoi fondi. Una pittura onesta e raffinata la sua, di un’eleganza discreta e ineluttabile, un gesto quanto mai meditato, liquido e a volte orientale, pulito, un invito a seguire delle peregrinazioni che indagano l’inconscio senza alcuna brutalità, anzi, che fronteggiano il male con la consapevolezza del bene, lo includono e lo trasformano in sorgente, in petalo, in roccia, rendendolo una parte necessaria del paesaggio interiore e esteriore, senza negazione. La leggerezza non deve però dare da pensare che non ci sia fatica nella sua poetica, la meditazione è funzionale e solo dopo riesce a dipanare gesti, colori e segni.
Bartoli dell’astratto coglie il senso nel riduzionismo volontario di una complessità che si vive collettivamente e di cui la pittrice decide di ricordare l’aura, di sfumare i contorni, per renderla nuovamente universale nella percezione, ma personale nella conseguenza e nell’elaborazione. “Affiorante” è uno spazio, un luogo da attraversare, una mostra che vuole circondare e abbracciare, far vedere tramonti, pareti rocciose, lagune, immaginari e visioni.
Federica Bartoli, nelle sue carte, effettua esplorazioni. La stratificazione che ne consegue è quantomai necessaria al raggiungimento della meta, o meglio, alla creazione del percorso. Si riferisce spesso all’acqua, ma raramente naviga o si immerge nell’oscurità: essendo interessata all’indagine della relazione, preferisce osservare le combinazioni fra gli elementi, piuttosto che l’elemento assoluto. Da qui la mancanza di un abisso plutoniano, in favore di una leggerezza che accoglie l’amalgama delle superfici e le loro interazioni.
Pennellate che possono essere cieli e mari, addirittura corolle di fiori di campo, mentre il nostro occhio si perde fra il macroscopico e il microscopico.
Di fronte alle sue opere si sente quel senso di familiarità che si prova di fronte a certi paesaggi: una forma o un colore iniziano a risuonare nella nostra memoria, provocando un senso di nostalgia e benessere. L’occhio scorre liquido, si rallenta e devia poche volte dalla danza che il gesto di Bartoli suggerisce. Lo fa aggrappandosi a materiali terrosi, ossidi e minerali, inseriti come virgole in un flusso di coscienza: apparenti interruzioni, ma profondamente significanti proprio per la loro presenza sconsiderata. Una materia dedicata alla semplicità, fiori spontanei e forme organiche in una ceramica che sembra la naturale prosecuzione dei dipinti che accompagna.
La creazione esteriore combacia sempre con quella interiore, così l’esplorazione. La suggestione è quella di un attraversamento, dipinge bagnando la superficie, rendendola quasi trasparente, per far sbirciare anche ciò che sta dietro, che si nasconde nel velo quasi opalescente dei suoi fondi. Una pittura onesta e raffinata la sua, di un’eleganza discreta e ineluttabile, un gesto quanto mai meditato, liquido e a volte orientale, pulito, un invito a seguire delle peregrinazioni che indagano l’inconscio senza alcuna brutalità, anzi, che fronteggiano il male con la consapevolezza del bene, lo includono e lo trasformano in sorgente, in petalo, in roccia, rendendolo una parte necessaria del paesaggio interiore e esteriore, senza negazione. La leggerezza non deve però dare da pensare che non ci sia fatica nella sua poetica, la meditazione è funzionale e solo dopo riesce a dipanare gesti, colori e segni.
Bartoli dell’astratto coglie il senso nel riduzionismo volontario di una complessità che si vive collettivamente e di cui la pittrice decide di ricordare l’aura, di sfumare i contorni, per renderla nuovamente universale nella percezione, ma personale nella conseguenza e nell’elaborazione. “Affiorante” è uno spazio, un luogo da attraversare, una mostra che vuole circondare e abbracciare, far vedere tramonti, pareti rocciose, lagune, immaginari e visioni.
11
luglio 2024
Federica Bartoli – Affiorante
Dall'undici luglio al 21 settembre 2024
arte contemporanea
Location
Indigo Art Gallery
Perugia, Via Guglielmo Oberdan, 51, (PG)
Perugia, Via Guglielmo Oberdan, 51, (PG)
Orario di apertura
da martedì a sabato 16:30-21:30
Vernissage
11 Luglio 2024, Vernissage alle ore 18:30
Sito web
Ufficio stampa
MG2 Comunicazioni
Autore
Curatore
Autore testo critico