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Federica D’Amato – La malinconia degli accenti
L’artista italiana presenta in questa mostra di teleri, preziosi racconti murali dove la traccia fisica si perde e si colora di mistero; cieli colorati, scampoli del mondo vegetale, oltre il pittorico e il decorativo, fiori di poesia e semi di pensiero.
Comunicato stampa
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Con “Osservatorio delle Arti” si vuole proporre una palpabile analisi di gusti e segnali culturali che artisti italiani e stranieri articolano con linguaggi colti e attraverso preziose testimonianze. Lo scrigno esiodeo di opere e giorni si apre per svelare immagini che sembrano custodire come un segreto, come un oracolo, il centro del mondo. E’ così che questo progetto ideato e diretto dall’illustre Storico dell’arte Prof. Carlo Franza, di piano internazionale, campiona una sorta di mappa del mondo dell’arte in cui sono presentati i nodi culturali più originali della Storia dell’Arte Contemporanea. I sogni collettivi suggeriscono immagini diverse e tutto è riposizionato in questo sentiero secondo una logica testuale e di orientamento geografico; perché l’arte è anche un’arma politica. La mostra allestita nel salone di Euterpe e Bacco mette in cornice con il titolo “ LA MALINCONIA DEGLI ACCENTI ” preziosi racconti murali dell’artista italiana, vera promessa e icona del nuovo svolgersi dell’arte italiana ed europea, e capace come pochi di campionare una sorta di novella epopea del mondo in cui affiorano fiori di poesia e semi di pensiero.
All’inaugurazione ci sarà una prolusione dell’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza curatore della mostra, la presenza dell’ Artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di intellettuali.
Scrive Carlo Franza: “La pittura di Federica D’Amato è la più aperta figurazione di questa storia artistica tutta italiana, e dei nuovi sviluppi che portano a un’armatura invisibile e a queste forme espresse, modulate, docili nel tono e nella flessione umanistica che le sorregge. Cieli colorati, spazi intermittenti, germinazioni di parole, scampoli del mondo vegetale, atmosfere che circondano e avvolgono l’oggetto. La traccia fisica, sensibile, si perde e si colora di mistero, oltre il pittorico e il decorativo. Cacciatrice instancabile di immagini, corpi, analogie, inventrice di insospettabili rapporti e raccordi tra cose, Federica D’Amato giunge ora alla sua piena stagione dei simboli con forte impegno e con maggior dono di poesia. Tutto è tramato da echi sia d’arte rinascimentale che da fondamentali riferimenti dell’arte contemporanea americana che vive la superficie pittorica come campo. Sorprendono sia la luce quasi rotkiana che si fa emanazione misteriosa, che la stesura pittorica filtrata da Newman, spesso di proporzioni grandiose. E’ così che si argomenta la tradizione del nuovo, la ragione di questa pittura, intima ed eroica, fenomenologica e limpidamente storica. Ricordi, ritratti, impressioni rare, memoria volta al gusto di anni,illuminazioni, pagine belle di vita, tutta pare scritto in questi teleri dove la pittura si fa affresco condotto con sapienza d’antico”.
Cenni biografici dell’artista
Federica D’Amato è nata a Milano nel 1963. Ha vissuto per trent’anni a Firenze dove ha frequentato il Liceo Artistico e gli studi di Architettura. Ha esposto con personali e collettive in Italia e all’estero (Milano, Firenze, Crema, Shangai, Prato, Mantova, ecc. ). E’ candidata alla XXI edizione del Premio delle Arti Premio della Cultura. Di lei ha scritto l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza, che l’ha invitata anche alla V Mostra “San Rocco nell’Arte” che si terrà nell’agosto 2009 a Gagliano del Capo e alla prestigiosissima Rassegna “Gli Splendori del tempio” con il fior fiore dell’arte italiana contemporanea e che avrà luogo nelle Antiche Cantine del Bramante a Loreto, nell’estate 2009.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001.
All’inaugurazione ci sarà una prolusione dell’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza curatore della mostra, la presenza dell’ Artista che firmerà i cataloghi, personalizzandoli, e la partecipazione di intellettuali.
Scrive Carlo Franza: “La pittura di Federica D’Amato è la più aperta figurazione di questa storia artistica tutta italiana, e dei nuovi sviluppi che portano a un’armatura invisibile e a queste forme espresse, modulate, docili nel tono e nella flessione umanistica che le sorregge. Cieli colorati, spazi intermittenti, germinazioni di parole, scampoli del mondo vegetale, atmosfere che circondano e avvolgono l’oggetto. La traccia fisica, sensibile, si perde e si colora di mistero, oltre il pittorico e il decorativo. Cacciatrice instancabile di immagini, corpi, analogie, inventrice di insospettabili rapporti e raccordi tra cose, Federica D’Amato giunge ora alla sua piena stagione dei simboli con forte impegno e con maggior dono di poesia. Tutto è tramato da echi sia d’arte rinascimentale che da fondamentali riferimenti dell’arte contemporanea americana che vive la superficie pittorica come campo. Sorprendono sia la luce quasi rotkiana che si fa emanazione misteriosa, che la stesura pittorica filtrata da Newman, spesso di proporzioni grandiose. E’ così che si argomenta la tradizione del nuovo, la ragione di questa pittura, intima ed eroica, fenomenologica e limpidamente storica. Ricordi, ritratti, impressioni rare, memoria volta al gusto di anni,illuminazioni, pagine belle di vita, tutta pare scritto in questi teleri dove la pittura si fa affresco condotto con sapienza d’antico”.
Cenni biografici dell’artista
Federica D’Amato è nata a Milano nel 1963. Ha vissuto per trent’anni a Firenze dove ha frequentato il Liceo Artistico e gli studi di Architettura. Ha esposto con personali e collettive in Italia e all’estero (Milano, Firenze, Crema, Shangai, Prato, Mantova, ecc. ). E’ candidata alla XXI edizione del Premio delle Arti Premio della Cultura. Di lei ha scritto l’illustre Storico dell’Arte Contemporanea Prof. Carlo Franza, che l’ha invitata anche alla V Mostra “San Rocco nell’Arte” che si terrà nell’agosto 2009 a Gagliano del Capo e alla prestigiosissima Rassegna “Gli Splendori del tempio” con il fior fiore dell’arte italiana contemporanea e che avrà luogo nelle Antiche Cantine del Bramante a Loreto, nell’estate 2009.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001.
21
febbraio 2009
Federica D’Amato – La malinconia degli accenti
Dal 21 febbraio al 12 giugno 2009
arte contemporanea
Location
OTEL RISTOTHEATRE
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Firenze, Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, 9, (Firenze)
Orario di apertura
da giovedì a domenica ad eventi
Vernissage
21 Febbraio 2009, ore 19.00
Autore
Curatore