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Federica Fracassi / Valentina Tamborra – Nient’altro che finzioni
Un viaggio sulle tracce di Ibsen attraverso le tappe che hanno ispirato la composizione dell’opera Peer Gynt. A compierlo l’attrice Federica Fracassi e la fotografa Valentina Tamborra che ci restituiscono il loro diario di bordo in 32 scatti, mescolando ambientazioni nordiche e suggestioni teatrali
Comunicato stampa
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Ogni tanto, K. si sveglia e si sente un po’ vecchio. È quando scopre che conosce alcuni dei suoi amici da un sacco di anni. Prendiamo il caso di Federica Fracassi, per esempio. Si sono incontrati per la prima volta una ventina di anni fa, lei insegnante alla Scuola di Quelli di Grock, lui giovane addetto alle attività culturali della Pirelli. Da allora si sono reciprocamente seguiti con un percorso che per entrambi ha significato mille passi, in tante direzioni diverse.
Fino all’ultimo, quando Federica Fracassi ha interpretato Giulietta alla Kasa dei Libri, e ha chiesto a K. di fare Romeo. Così, quando Roberto Mutti, direttore del Photo Festival, ha chiesto a K. se conosceva una certa Federica Fracassi che aveva fatto un viaggio sulle tracce di Ibsen, lui ha fatto una sonora risata e ha detto che per Federica il posto alla Kasa c’era sempre.
Così nasce la mostra Nient’altro che finzioni, che è, come la definisce la stessa interprete, “un viaggio immaginario sulle tracce di Ibsen”, risultato di un itinerario compiuto in Norvegia insieme alla fotografa Valentina Tamborra. Nata a Milano, città dove vive e lavora, si occupa principalmente di reportage e ritratto, mescolando narrazione e immagine. Nel corso della sua carriera si è anche confrontata con progetti di impegno sociale che la hanno portata a lavorare con i detenuti del carcere di massima sicurezza di Opera e con il carcere di Brescia. Le è stato recentemente riconosciuto il Premio AIF Nuova Fotografia.
L’occasione per Nient’altro che finzioni è data dai 150 anni della nascita di Peer Gynt, spettacolo di Henrik Ibsen messo in scena recentemente, insieme a Rorsmersholm, al Franco Parenti da Federica Fracassi per la regia di Luca Micheletti.
I 32 scatti di Valentina Tamborra rappresentano il diario di viaggio compiuto da Federica Fracassi da Oslo al Gudbrandsdal, risalendo fino al porto di Ålesund e da lì verso Bergen, per poi fare ritorno nella capitale, passando dalla città natale di Ibsen, Skien. Seguendo le tappe percorse da Ibsen nel 1862 per la composizione di Peer Gynt, si compone un viaggio immaginario e poetico dove la natura maestosa della Norvegia fa da cornice ai diversi personaggi femminili interpretati dalla Fracassi, creando un nuovo testo e una nuova storia.
In questo caso la fotografia non è semplice mezzo documentario della performance, ma la crea essa stessa, diventando vero e proprio elemento narrativo che mescola realtà e sogno, immaginazione e visione e dialogando allo stesso tempo con il contesto, il testo ibseniano e l’interpretazione data dall’attrice.
Una metafotografia che diventa teatro o meglio un esperimento drammaturgico propedeutico all’interpretazione sul palco, come spiega bene Roberto Mutti: “è la vena poetica che attraversa i gesti dell’una e le immagini dell’altra a evocare ancora una volta quel non rappresentare la vita ma vivere la rappresentazione che sono l’intima natura del teatro. E della fotografia”.
Sulle tracce di Ibsen – incontro collaterale alla mostra
Per approfondire insieme al pubblico la mostra e la figura di Henrik Ibsen, La Kasa dei Libri propone una pausa pranzo alternativa con l’incontro Sulle tracce di Ibsen, venerdì 22 giugno ore 13.00. Sarà presente l’attrice Federica Fracassi che reciterà degli estratti da due opere del drammaturgo norvegese, Peer Gynt e Rosmersholm.
Si ringrazia Ambasciata di Norvegia, Innovation Norway, Teatro Franco Parenti.
Fino all’ultimo, quando Federica Fracassi ha interpretato Giulietta alla Kasa dei Libri, e ha chiesto a K. di fare Romeo. Così, quando Roberto Mutti, direttore del Photo Festival, ha chiesto a K. se conosceva una certa Federica Fracassi che aveva fatto un viaggio sulle tracce di Ibsen, lui ha fatto una sonora risata e ha detto che per Federica il posto alla Kasa c’era sempre.
Così nasce la mostra Nient’altro che finzioni, che è, come la definisce la stessa interprete, “un viaggio immaginario sulle tracce di Ibsen”, risultato di un itinerario compiuto in Norvegia insieme alla fotografa Valentina Tamborra. Nata a Milano, città dove vive e lavora, si occupa principalmente di reportage e ritratto, mescolando narrazione e immagine. Nel corso della sua carriera si è anche confrontata con progetti di impegno sociale che la hanno portata a lavorare con i detenuti del carcere di massima sicurezza di Opera e con il carcere di Brescia. Le è stato recentemente riconosciuto il Premio AIF Nuova Fotografia.
L’occasione per Nient’altro che finzioni è data dai 150 anni della nascita di Peer Gynt, spettacolo di Henrik Ibsen messo in scena recentemente, insieme a Rorsmersholm, al Franco Parenti da Federica Fracassi per la regia di Luca Micheletti.
I 32 scatti di Valentina Tamborra rappresentano il diario di viaggio compiuto da Federica Fracassi da Oslo al Gudbrandsdal, risalendo fino al porto di Ålesund e da lì verso Bergen, per poi fare ritorno nella capitale, passando dalla città natale di Ibsen, Skien. Seguendo le tappe percorse da Ibsen nel 1862 per la composizione di Peer Gynt, si compone un viaggio immaginario e poetico dove la natura maestosa della Norvegia fa da cornice ai diversi personaggi femminili interpretati dalla Fracassi, creando un nuovo testo e una nuova storia.
In questo caso la fotografia non è semplice mezzo documentario della performance, ma la crea essa stessa, diventando vero e proprio elemento narrativo che mescola realtà e sogno, immaginazione e visione e dialogando allo stesso tempo con il contesto, il testo ibseniano e l’interpretazione data dall’attrice.
Una metafotografia che diventa teatro o meglio un esperimento drammaturgico propedeutico all’interpretazione sul palco, come spiega bene Roberto Mutti: “è la vena poetica che attraversa i gesti dell’una e le immagini dell’altra a evocare ancora una volta quel non rappresentare la vita ma vivere la rappresentazione che sono l’intima natura del teatro. E della fotografia”.
Sulle tracce di Ibsen – incontro collaterale alla mostra
Per approfondire insieme al pubblico la mostra e la figura di Henrik Ibsen, La Kasa dei Libri propone una pausa pranzo alternativa con l’incontro Sulle tracce di Ibsen, venerdì 22 giugno ore 13.00. Sarà presente l’attrice Federica Fracassi che reciterà degli estratti da due opere del drammaturgo norvegese, Peer Gynt e Rosmersholm.
Si ringrazia Ambasciata di Norvegia, Innovation Norway, Teatro Franco Parenti.
20
giugno 2018
Federica Fracassi / Valentina Tamborra – Nient’altro che finzioni
Dal 20 al 29 giugno 2018
fotografia
Location
KASA DEI LIBRI
Milano, Largo Aldo De Benedetti, 4, (Milano)
Milano, Largo Aldo De Benedetti, 4, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì ore 15-19
Vernissage
20 Giugno 2018, ore 18
Autore
Curatore