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Federica Luzzi – White Shell / Opus & Light Anno XVIII°
Il progetto “Opus&Light” a cura dello Studio A’87, in ogni mese da diciotto anni, prevede interventi di singoli artisti contemporanei nello spazio della chiesetta Madonna del Pozzo di Porta Monterone, ingresso sud della Città medievale di Spoleto. Installazioni di opere a confronto con la specificità del luogo, impreziosito da un ciclo di affreschi che racchiude in sé un intero secolo della storia della pittura italiana (1493 – 1600)
Comunicato stampa
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Curatore: Studio A’87 in collaborazione con Palazzo Collicola Arti Visive e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Spoleto
Artista: Federica Luzzi
genere: arte contemporanea, personale
Il progetto “Opus&Light” a cura dello Studio A’87, in ogni mese da diciotto anni, prevede interventi di singoli artisti contemporanei nello spazio della chiesetta Madonna del Pozzo di Porta Monterone, ingresso sud della Città medievale di Spoleto. Installazioni di opere a confronto con la specificità del luogo, impreziosito da un ciclo di affreschi che racchiude in sé un intero secolo della storia della pittura italiana (1493 - 1600).
"Questo luogo così particolare ha suscitato in me immediatamente il dettaglio del catino absidale nella pala d'altare di Brera di Piero della Francesca dalla cui conchiglia si staglia un uovo appeso ad un filo, leggermente non allineato rispetto all'asse mediano.
La costruzione geometrica perfetta e la valenza simbolica hanno fatto si che io trasformassi in una finestra da cui "vedere attraverso" uno spazio. Uno spazio che non solo comprenda i singoli elementi visibili ma un'aprirsi della profondità attraverso un piano trasparente. Cosicché le cose remote, offuscate, e le vicine, siano l'una il rimando dell'altra, in un continuo eco e riflesso. Una prospettiva che non distanzia ma amplia.
A protezione, l'edicola.
Shell è il titolo del ciclo di opere iniziato nel '99, volutamente non tradotto perché nella lingua inglese corrisponde più esaurientemente alle innumerevoli immagini associative ad esso legate: conchiglia, guscio, involucro, baccello, corazza, squama, scaglia, leggero battello, schema, schizzo di un progetto, cassa interna di feretro, scorza, carcassa, ossatura, apparenza, parvenza, proiettile, granata, cartuccia, bossolo, guardamano, strato elettronico.
Sono interessata alla tendenza naturale di un’idea di tradursi in atto.
E a verificare la polisemia, inclusa l'ambivalenza che un'immagine può presentare in contesti diversi.
Quello che mi interessa nel processo creativo è l'individuazione e il riconoscimento di qualcosa che si trova sul prolungamento di un'altra, alle variazioni e alle coincidenze che intervengono.
Annodando una corda bianca richiamo un'immagine.
Lavoro per sequenze mentali e percorsi fisici, orientando il mio sguardo.
Di questo ciclo fa parte anche White Shell Tongue, la registrazione in forma scritta di un linguaggio non verbale.
Alla ricerca di una lingua sconosciuta, articolo i singoli elementi tessuti come fossero segni di una scrittura quale tessuto disomogeneo; disseminazioni che parcellizzano fino al vuoto anziché definire. Eventualmente si aggregano magneticamente disponendosi a costellazione, mantenendo il loro aspetto di fragili involucri.
Piccole invocazioni disperse nel cosmo, quei segni rimandano e racchiudono il proprio eco". Federica Luzzi
Federica Luzzi, nata a Roma nel 1970 è laureata in Storia dell'Arte alla Sapienza di Roma.
Principali mostre: Brown Grotta Gallery, Wilton, USA; Galleria Label201, Roma; Vetrina BRECCE per l'Arte Contemporanea, Roma; Bibliothè Contemporary Art Gallery, Roma (con Naoya Takahara); Vetrina Ripetta-Archivio Enrico Crispolti Arte Contemporanea, Roma; 61° Premio Michetti; 25° Biennale della Scultura di Gubbio; 59° Premio Michetti; Fukuoka National Asian Art Museum, Giappone; La Notte Europea della Ricerca, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Frascati; 50° Premio Termoli; I° Premio Arti Visive Teofilo Patini, Castel di Sangro AQ. Nel 2014 vince il Premio Montrouge.
Artista: Federica Luzzi
genere: arte contemporanea, personale
Il progetto “Opus&Light” a cura dello Studio A’87, in ogni mese da diciotto anni, prevede interventi di singoli artisti contemporanei nello spazio della chiesetta Madonna del Pozzo di Porta Monterone, ingresso sud della Città medievale di Spoleto. Installazioni di opere a confronto con la specificità del luogo, impreziosito da un ciclo di affreschi che racchiude in sé un intero secolo della storia della pittura italiana (1493 - 1600).
"Questo luogo così particolare ha suscitato in me immediatamente il dettaglio del catino absidale nella pala d'altare di Brera di Piero della Francesca dalla cui conchiglia si staglia un uovo appeso ad un filo, leggermente non allineato rispetto all'asse mediano.
La costruzione geometrica perfetta e la valenza simbolica hanno fatto si che io trasformassi in una finestra da cui "vedere attraverso" uno spazio. Uno spazio che non solo comprenda i singoli elementi visibili ma un'aprirsi della profondità attraverso un piano trasparente. Cosicché le cose remote, offuscate, e le vicine, siano l'una il rimando dell'altra, in un continuo eco e riflesso. Una prospettiva che non distanzia ma amplia.
A protezione, l'edicola.
Shell è il titolo del ciclo di opere iniziato nel '99, volutamente non tradotto perché nella lingua inglese corrisponde più esaurientemente alle innumerevoli immagini associative ad esso legate: conchiglia, guscio, involucro, baccello, corazza, squama, scaglia, leggero battello, schema, schizzo di un progetto, cassa interna di feretro, scorza, carcassa, ossatura, apparenza, parvenza, proiettile, granata, cartuccia, bossolo, guardamano, strato elettronico.
Sono interessata alla tendenza naturale di un’idea di tradursi in atto.
E a verificare la polisemia, inclusa l'ambivalenza che un'immagine può presentare in contesti diversi.
Quello che mi interessa nel processo creativo è l'individuazione e il riconoscimento di qualcosa che si trova sul prolungamento di un'altra, alle variazioni e alle coincidenze che intervengono.
Annodando una corda bianca richiamo un'immagine.
Lavoro per sequenze mentali e percorsi fisici, orientando il mio sguardo.
Di questo ciclo fa parte anche White Shell Tongue, la registrazione in forma scritta di un linguaggio non verbale.
Alla ricerca di una lingua sconosciuta, articolo i singoli elementi tessuti come fossero segni di una scrittura quale tessuto disomogeneo; disseminazioni che parcellizzano fino al vuoto anziché definire. Eventualmente si aggregano magneticamente disponendosi a costellazione, mantenendo il loro aspetto di fragili involucri.
Piccole invocazioni disperse nel cosmo, quei segni rimandano e racchiudono il proprio eco". Federica Luzzi
Federica Luzzi, nata a Roma nel 1970 è laureata in Storia dell'Arte alla Sapienza di Roma.
Principali mostre: Brown Grotta Gallery, Wilton, USA; Galleria Label201, Roma; Vetrina BRECCE per l'Arte Contemporanea, Roma; Bibliothè Contemporary Art Gallery, Roma (con Naoya Takahara); Vetrina Ripetta-Archivio Enrico Crispolti Arte Contemporanea, Roma; 61° Premio Michetti; 25° Biennale della Scultura di Gubbio; 59° Premio Michetti; Fukuoka National Asian Art Museum, Giappone; La Notte Europea della Ricerca, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Frascati; 50° Premio Termoli; I° Premio Arti Visive Teofilo Patini, Castel di Sangro AQ. Nel 2014 vince il Premio Montrouge.
30
maggio 2015
Federica Luzzi – White Shell / Opus & Light Anno XVIII°
Dal 30 maggio al 24 giugno 2015
arte contemporanea
Location
CHIESA MADONNA DEL POZZO
Spoleto, Porta Monterone, (Perugia)
Spoleto, Porta Monterone, (Perugia)
Vernissage
30 Maggio 2015, ore 18
Autore