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Federico Botta – Pasqua
Dopo un lungo periodo di indagine e ricerca in terra messicana, tra «ahuehuetes» e «lucha libre», «chicos» toreri, magie, indiani del Chiapas ed osservazioni di antropologia urbana, il fotografo Federico Botta è tornato in Italia a riprendere le fila di un lavoro iniziato quattro anni or sono (e tra l’altro presentato proprio in Messico in cinque rassegne nel 2007 e 2008, due delle quali all’Università di Mexico City e «del Valle» di Orizaba), riguardante la storica tradizione della processione di Pasqua in Savigliano.
Comunicato stampa
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Dopo un lungo periodo di indagine e ricerca in terra messicana, tra «ahuehuetes» e «lucha libre», «chicos» toreri, magie, indiani del Chiapas ed osservazioni di antropologia urbana, il fotografo Federico Botta è tornato in Italia a riprendere le fila di un lavoro iniziato quattro anni or sono (e tra l'altro presentato proprio in Messico in cinque rassegne nel 2007 e 2008, due delle quali all'Università di Mexico City e «del Valle» di Orizaba), riguardante la storica tradizione della processione di Pasqua in Savigliano.
Ha messo insieme alcune migliaia di scatti «scavando» nell'intimo di questa antica cerimonia religiosa, cercando di indagarne i contenuti più reconditi e meno banali, quelli che l'hanno originata e che ne hanno consolidato per quasi tre secoli il legame con la popolazione e con i componenti laici della confraternita della Pietà, quella che ogni anno, puntualmente, la ripropone, attualizzandola nella forma ma mantenendone i contenuti originali pressoché intatti.
Ha percorso lo stesso cammino e gli stessi riti che gli organizzatori nel tempo hanno recepito e tramandato: scoprendo non solo l'esteriorità della celebrazione, ma anche tutti quei passaggi che rappresentano l'approccio nascosto alla festa collettiva, dalla ricerca dei personaggi alla vestizione, dalla fatica dei portatori alla gioia ed all'esaltazione della partecipazione, mettendo insieme tanti piccoli elementi che sono comunque l'essenza popolare di un rito sacro che raccoglie quasi trecento figuranti tutti rigorosamente vestiti con abiti appartenenti alla tradizione della resurrezione pasquale.
Tre statue settecentesche (anticipate e seguite dagli antichi stendardi delle confraternite consorelle), quella del Cristo, quella dell'Angelo e quella di sant'Elena vengono portate processionalmente lungo le vie del centro, tra balconi e finestre addobbate, petali di rosa dispersi al suolo, suoni di tribaudette e gente assiepata in ogni dove. Prima e dopo i tre gruppi plastici, si svolge la lunga ed articolata rappresentazione teatrale del cammino della passione, con l'assidua presenza, prima della resurrezione, di uno stuolo di personaggi legati alla storia dell'avvenimento.
Federico Botta, con le sue immagini, non ha solo documentato l'avvenimento, ma lo ha interpretato con passione, facendo propri quegli aspetti -luce, colori, umanità, tradizione, cultura e religione, sino al limite di offrire dell'avvenimento un volto d'arte tra manierismo e barocco- che avvolgono nel «sogno», concedendogli anche il beneficio dell'evento glorioso e creativo, l'appuntamento con la Pasqua saviglianese.
Il suo lavoro viene presentato presso l'oratorio della confraternita della Pietà a partire da giovedì 28 maggio 2009, in contemporanea all'esposizione di alcuni degli abiti più significativi del percorso processionale. Circa duecento immagini, ma anche un libro dedicato all'argomento. Centotrentadue pagine che rappresentano la sintesi della complessa ricerca effettuata e che diventano l'espressione di una passione che supera la mera tradizione per diventare invece una vera e propria indagine antropologica. «Il giovane Federico Botta -indica Andrea Cossu nella prefazione del volume-sceglie qui una strada poco battuta, specie in un campo dove i creativi della sua generazione rivolgono solitamente la loro attenzione verso altri soggetti, andando a caccia di un sensazionalismo e di una spettacolarizzazione sterili se concepiti come fini a se stessi. L'omologazione di linguaggi e contenuti introdotta da una globalizzazione che colpisce in maniera indiscriminata i prodotti dell'industria culturale può così essere osteggiata con le sue stesse armi: attraverso tecniche fotografiche proprie della moda o della pubblicità viene raccontata una storia vecchia di centinaia d'anni».
Il libro -edito dall'associazione Cristoforo Beggiami- viene presentato, nell'occasione, da Roberto Pio, Sergio Boarino, Giulio Ambroggio, Luigi Botta e Tomaso Giraudo.
Associazione culturale Cristoforo Beggiami
Ha messo insieme alcune migliaia di scatti «scavando» nell'intimo di questa antica cerimonia religiosa, cercando di indagarne i contenuti più reconditi e meno banali, quelli che l'hanno originata e che ne hanno consolidato per quasi tre secoli il legame con la popolazione e con i componenti laici della confraternita della Pietà, quella che ogni anno, puntualmente, la ripropone, attualizzandola nella forma ma mantenendone i contenuti originali pressoché intatti.
Ha percorso lo stesso cammino e gli stessi riti che gli organizzatori nel tempo hanno recepito e tramandato: scoprendo non solo l'esteriorità della celebrazione, ma anche tutti quei passaggi che rappresentano l'approccio nascosto alla festa collettiva, dalla ricerca dei personaggi alla vestizione, dalla fatica dei portatori alla gioia ed all'esaltazione della partecipazione, mettendo insieme tanti piccoli elementi che sono comunque l'essenza popolare di un rito sacro che raccoglie quasi trecento figuranti tutti rigorosamente vestiti con abiti appartenenti alla tradizione della resurrezione pasquale.
Tre statue settecentesche (anticipate e seguite dagli antichi stendardi delle confraternite consorelle), quella del Cristo, quella dell'Angelo e quella di sant'Elena vengono portate processionalmente lungo le vie del centro, tra balconi e finestre addobbate, petali di rosa dispersi al suolo, suoni di tribaudette e gente assiepata in ogni dove. Prima e dopo i tre gruppi plastici, si svolge la lunga ed articolata rappresentazione teatrale del cammino della passione, con l'assidua presenza, prima della resurrezione, di uno stuolo di personaggi legati alla storia dell'avvenimento.
Federico Botta, con le sue immagini, non ha solo documentato l'avvenimento, ma lo ha interpretato con passione, facendo propri quegli aspetti -luce, colori, umanità, tradizione, cultura e religione, sino al limite di offrire dell'avvenimento un volto d'arte tra manierismo e barocco- che avvolgono nel «sogno», concedendogli anche il beneficio dell'evento glorioso e creativo, l'appuntamento con la Pasqua saviglianese.
Il suo lavoro viene presentato presso l'oratorio della confraternita della Pietà a partire da giovedì 28 maggio 2009, in contemporanea all'esposizione di alcuni degli abiti più significativi del percorso processionale. Circa duecento immagini, ma anche un libro dedicato all'argomento. Centotrentadue pagine che rappresentano la sintesi della complessa ricerca effettuata e che diventano l'espressione di una passione che supera la mera tradizione per diventare invece una vera e propria indagine antropologica. «Il giovane Federico Botta -indica Andrea Cossu nella prefazione del volume-sceglie qui una strada poco battuta, specie in un campo dove i creativi della sua generazione rivolgono solitamente la loro attenzione verso altri soggetti, andando a caccia di un sensazionalismo e di una spettacolarizzazione sterili se concepiti come fini a se stessi. L'omologazione di linguaggi e contenuti introdotta da una globalizzazione che colpisce in maniera indiscriminata i prodotti dell'industria culturale può così essere osteggiata con le sue stesse armi: attraverso tecniche fotografiche proprie della moda o della pubblicità viene raccontata una storia vecchia di centinaia d'anni».
Il libro -edito dall'associazione Cristoforo Beggiami- viene presentato, nell'occasione, da Roberto Pio, Sergio Boarino, Giulio Ambroggio, Luigi Botta e Tomaso Giraudo.
Associazione culturale Cristoforo Beggiami
28
maggio 2009
Federico Botta – Pasqua
Dal 28 maggio al 07 giugno 2009
fotografia
Location
STORICO ORATORIO DELLA CONFRATERNITA DELLA PIETA’
Savigliano, Piazza Cesare Battisti, (Cuneo)
Savigliano, Piazza Cesare Battisti, (Cuneo)
Sito web
digilander.libero.it/beggiamisavigliano/
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