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Federico Ernesto Santagata – Lievi anomalie gravitazionali
Eventi sismici in desertici giardini “all’italiana” come cadute di travi in profondi crepacci suscitano sensazioni di attesa e sospensione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Stamattina, mentre ero nell'esedra barocca alle porte del Palazzo Borromeo di Cesano Maderno, si è verificata una breve ma violenta scossa di terremoto.
Nessun danno, è durata circa mezzo minuto. Ma in quella manciata di secondi la realtà appariva lividamente trasformata. La luce era abbagliante ed il caldo quasi insopportabile: un fischio cupo, quasi una sirena, e poi il fragore.
Le statue ed i cornicioni barocchi hanno tremato; e travi, tavole ed impalcature dei restauri in corso volavano nel cielo, cadendo e rimbalzando a terra.
Tutto era coerente, pur se spavento e terrore archetipo permeavano la scena: tutto tranne la sensazione spaziale.
La gravità appariva anomala: velocizzata al suolo, accompagnata dai tonfi sordi dei legni e dei tubi di acciaio; paradossalmente rallentata nei rimbalzi che determinavano eleganti planate ed acrobazie aeree delle tavole e delle travi del cantiere.
Federico Santagata è uno studioso di questo genere di fenomeni tellurici.
L'osservazione attenta di questi avvenimenti è per lui un pretesto non trascurabile per indagare ambiti metafisici.
Eventi sismici in desertici giardini "all'italiana" come cadute di travi in profondi crepacci suscitano sensazioni di attesa e sospensione che ricorda i misteriosi cerchi di pietra volanti di Fabrizio Clerici.
Ed io, immerso in questa quiete innaturale, dopo l'ennesima scossa di assestamento mi accorgo che la grande stagione Metafisica Italiana non è ancora affatto conclusa.
Marco Baj
Nessun danno, è durata circa mezzo minuto. Ma in quella manciata di secondi la realtà appariva lividamente trasformata. La luce era abbagliante ed il caldo quasi insopportabile: un fischio cupo, quasi una sirena, e poi il fragore.
Le statue ed i cornicioni barocchi hanno tremato; e travi, tavole ed impalcature dei restauri in corso volavano nel cielo, cadendo e rimbalzando a terra.
Tutto era coerente, pur se spavento e terrore archetipo permeavano la scena: tutto tranne la sensazione spaziale.
La gravità appariva anomala: velocizzata al suolo, accompagnata dai tonfi sordi dei legni e dei tubi di acciaio; paradossalmente rallentata nei rimbalzi che determinavano eleganti planate ed acrobazie aeree delle tavole e delle travi del cantiere.
Federico Santagata è uno studioso di questo genere di fenomeni tellurici.
L'osservazione attenta di questi avvenimenti è per lui un pretesto non trascurabile per indagare ambiti metafisici.
Eventi sismici in desertici giardini "all'italiana" come cadute di travi in profondi crepacci suscitano sensazioni di attesa e sospensione che ricorda i misteriosi cerchi di pietra volanti di Fabrizio Clerici.
Ed io, immerso in questa quiete innaturale, dopo l'ennesima scossa di assestamento mi accorgo che la grande stagione Metafisica Italiana non è ancora affatto conclusa.
Marco Baj
29
novembre 2008
Federico Ernesto Santagata – Lievi anomalie gravitazionali
Dal 29 novembre 2008 al 25 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
CASA DI TOLLERANZA
Milano, Via Francesco Ingegnoli, 17, (Milano)
Milano, Via Francesco Ingegnoli, 17, (Milano)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
29 Novembre 2008, dalle 18 alle 21
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