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Federico Maddalozzo
Federico Maddalozzo è alla sua seconda personale da Artericambi, una mostra importante perché rappresenta un ulteriore passo in avanti, una progressione della ricerca, ma anche il tentativo di messa in discussione di alcuni punti rilevanti che hanno caratterizzato il suo metodo di lavoro meno recente.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Artericambi di Verona inaugura, il prossimo 28 febbraio, la mostra di Federico Maddalozzo, a cura di Gigiotto Del Vecchio. Un intervento che si compone di due grandi installazioni e due lavori a parete, in cui l’attenzione dello sguardo, la sottrazione dell’elemento centrale, il mostrare il “contenitore” che avvolge l’azione, caratterizza la sua seconda personale nella galleria veronese. La prima risale al 2006. Maybe #05 era l’installazione principale, una mazzetta Pantone tagliata a metà e portata nella terza dimensione nel tentativo di distruzione definitiva di ogni suo possibile intento catalogativo. Un’operazione che conclude ed annulla la volontà, la possibilità di archiviazione e di conservazione seriale ed apre ad ulteriori propositi progettuali fino ad arrivare a ciò che sarà oggi: dinamiche quali la sottrazione della vista, l’opera come involucro ed impedimento per lo sguardo, stato di necessità, opportunità (per l’errore) di un suo eventuale sviluppo poetico. L’errore rappresenta un momento di grande possibilità di rilancio, e la riflessione su ciò che è stato fatto e su ciò che ancora si può e si deve fare, sulle possibilità ulteriori e sulle possibilità di modificazione di un gesto compiuto. L’artista recupera elementi reali - il difetto di impaginazione di un libro, le strutture in legno che delimitano un piccolo cantiere di manutenzione stradale, l’impalcatura che sorregge un grande pannello pubblicitario – e li stravolge attraverso lo spostamento e la decontestualizzazione, proponendoli nell’ambiente espositivo sottratti di ogni loro possibilità funzionale, conferendogli un valore aggiunto puramente estetico e scultoreo. Federico Maddalozzo non attua uno spostamento semantico in direzione pop, in cui l’oggetto ritorna, attraverso il gesto dell’artista, ad essere ancora oggetto, si muove invece in direzione opposta, verso l’annullamento totale della sua funzionalità, di ogni sua possibile opportunità, lasciando quindi che le strutture vivano e resistano unicamente nel loro essere elemento, colore, forma, visione rarefatta.
28
febbraio 2009
Federico Maddalozzo
Dal 28 febbraio al 18 aprile 2009
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
ARTERICAMBI
Verona, Via Leida, 6/A, (Verona)
Verona, Via Leida, 6/A, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a venerdi ore 10-13 e 15-18
Vernissage
28 Febbraio 2009, ore 18.00
Autore
Curatore