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Federico Simonelli – O Terra di Ionia
In occasione del 73° anniversario della deportazione nei campi di sterminio di alcuni lavoratori della Ercole Comerio di Busto Arsizio, Spazio Arte Carlo Farioli presenta la mostra di Federico Simonelli.
Comunicato stampa
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In occasione del 73° anniversario della deportazione nei campi di sterminio di alcuni lavoratori della Ercole Comerio di Busto Arsizio, Spazio Arte Carlo Farioli presenta la mostra “O Terra di Ionia” dell’artista Federico Simonelli.
Dopo l’esposizione dedicata lo scorso anno, allo scultore Franco Fossa, continua l’impegno dell’Associazione che, attraverso l’espressione artistica, intende partecipare e contribuire alla storia culturale della città. Anche quest’anno in collaborazione con la RSU Comerio e con l’azienda stessa, l’Associazione presenta, nell’ambito degli appuntamenti previsti dalla Commemorazione, un’esposizione suggestiva di lavori di impegno civile come stimolo alla cittadinanza e alla tematica della Memoria, per “non dimenticare”.
La mostra presenta una serie di opere realizzate dall’artista Federico Simonelli che si ispira a un lavoro di ricerca sulla temporalità dell’esistenza. Il titolo dell’esposizione è mutuato dai versi di una poesia di Kavafis, (O terra di Ionia) il più grande poeta alessandrino, che nel suo accorato grido piange la sua terra d’elezione (la Grecia) calpestata e distrutta dai conflitti bellici. Nel suo canto il dolore per gli antichi dèi abbattuti, distrutti, diventano il pretesto per il dolore collettivo.
La drammaticità di quegli anni prende forma attraverso sculture e dipinti realizzati da Simonelli in differenti tecniche. In particolare il grande pannello dal quale prende il titolo la mostra evidenzia una serie di sagome di soldati, a capo chino, che camminano e si muovono a fatica in una densa nebbia di fumo. Un silenzio assordante accompagna la drammaticità della scena resa ancor più reale dai toni brumosi del dipinto stesso. Ad ogni passo sembrano “sprigionarsi” nuvole di polvere e terra, si sentono i rumori degli scarponi che affondano nel terreno mentre nell’aria si acuisce l’odore dei proiettili . Davanti al ricordo di quell’apocalisse si apre una voragine dantesca tinta di grida e lamenti. Lo spettatore, che nello specifico è ognuno di noi, assiste all’evento impotente, in balìa di un futuro che solo con l’impegno democratico potrà non ripetere tempi di eterne sconfitte, di dolore, di vittime innocenti.
In questo senso le opere di Simonelli, nella loro desolante umanità diventano elementi di testimonianza di un male che la memoria aiuta a esorcizzare superando il disincanto di una visione di solitudine racchiusa in se stessa.
Federico Simonelli : note biografiche
Nasce a Lonate Pozzolo nel 1944. Studia a Roma e Milano, si laurea in Lettere Classiche. Svolge attività artistica dal 1964. Lunga e nutrita l’attività espositiva, a partire dalla fine degli anni Settanta, seguito da critici come Franco Solmi, Flaminio Gualdoni, Marco Meneguzzo, Chiara Guidi, Emma Zanella, Lorella Giudici, Angela Madesani. E’ presente in importanti rassegne collettive in Italia e all’estero, soprattutto in Germania. Costanti le sue presenze al MiArt di Milano.
Vive e lavora a Fagnano Olona.
Dopo l’esposizione dedicata lo scorso anno, allo scultore Franco Fossa, continua l’impegno dell’Associazione che, attraverso l’espressione artistica, intende partecipare e contribuire alla storia culturale della città. Anche quest’anno in collaborazione con la RSU Comerio e con l’azienda stessa, l’Associazione presenta, nell’ambito degli appuntamenti previsti dalla Commemorazione, un’esposizione suggestiva di lavori di impegno civile come stimolo alla cittadinanza e alla tematica della Memoria, per “non dimenticare”.
La mostra presenta una serie di opere realizzate dall’artista Federico Simonelli che si ispira a un lavoro di ricerca sulla temporalità dell’esistenza. Il titolo dell’esposizione è mutuato dai versi di una poesia di Kavafis, (O terra di Ionia) il più grande poeta alessandrino, che nel suo accorato grido piange la sua terra d’elezione (la Grecia) calpestata e distrutta dai conflitti bellici. Nel suo canto il dolore per gli antichi dèi abbattuti, distrutti, diventano il pretesto per il dolore collettivo.
La drammaticità di quegli anni prende forma attraverso sculture e dipinti realizzati da Simonelli in differenti tecniche. In particolare il grande pannello dal quale prende il titolo la mostra evidenzia una serie di sagome di soldati, a capo chino, che camminano e si muovono a fatica in una densa nebbia di fumo. Un silenzio assordante accompagna la drammaticità della scena resa ancor più reale dai toni brumosi del dipinto stesso. Ad ogni passo sembrano “sprigionarsi” nuvole di polvere e terra, si sentono i rumori degli scarponi che affondano nel terreno mentre nell’aria si acuisce l’odore dei proiettili . Davanti al ricordo di quell’apocalisse si apre una voragine dantesca tinta di grida e lamenti. Lo spettatore, che nello specifico è ognuno di noi, assiste all’evento impotente, in balìa di un futuro che solo con l’impegno democratico potrà non ripetere tempi di eterne sconfitte, di dolore, di vittime innocenti.
In questo senso le opere di Simonelli, nella loro desolante umanità diventano elementi di testimonianza di un male che la memoria aiuta a esorcizzare superando il disincanto di una visione di solitudine racchiusa in se stessa.
Federico Simonelli : note biografiche
Nasce a Lonate Pozzolo nel 1944. Studia a Roma e Milano, si laurea in Lettere Classiche. Svolge attività artistica dal 1964. Lunga e nutrita l’attività espositiva, a partire dalla fine degli anni Settanta, seguito da critici come Franco Solmi, Flaminio Gualdoni, Marco Meneguzzo, Chiara Guidi, Emma Zanella, Lorella Giudici, Angela Madesani. E’ presente in importanti rassegne collettive in Italia e all’estero, soprattutto in Germania. Costanti le sue presenze al MiArt di Milano.
Vive e lavora a Fagnano Olona.
14
gennaio 2017
Federico Simonelli – O Terra di Ionia
Dal 14 al 29 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
SPAZIO ARTE CARLO FARIOLI
Busto Arsizio, Via Silvio Pellico, 15, (Varese)
Busto Arsizio, Via Silvio Pellico, 15, (Varese)
Orario di apertura
da giovedì a sabato: 16.30-19.00
domenica: 10.30-12.00 e 16.30-19.00
Vernissage
14 Gennaio 2017, ore 16.00
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