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Fedor Kuz´Mic Suskov – Arte e Stato
La natura e il divino sono i temi portanti della pittura di Suskov. Tra le sessanta tele ad olio troviamo alcune opere a soggetto sacro e numerosi paesaggi, le cui tonalità cromatiche compongono sempre una sorta di inno religioso consacrato alla terra e all’intero creato
Comunicato stampa
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FEDOR KUZ’MIC SUSKOV “ARTE e STATO”
Le tele dell’Artista Russo Fedor Kuz´Mic Suskov (1923 - 2006) giungono a Pescara al
Museo “Casa Natale
di Gabriele d’Annunzio”. La mostra itinerante Arte e Stato, a cura del Professor Vittorio Sgarbi e
organizzata
da Salvo Nugnes di Promoter Arte, è arrivata così alla sua quinta tappa. La rassegna, inaugurata a
febbraio a
Firenze dal Viceministro Onorevole Francesco Giro, è patrocinata dal Ministero per i Beni e le
Attività
Culturali e avviene in contemporanea con le Celebrazioni dell´Arte e della Cultura Russa in Italia
del 2011.
La natura e il divino sono i temi portanti della pittura di Suskov. Tra le sessanta tele ad olio scelte
dal
Professor Sgarbi troviamo alcune opere a soggetto sacro e numerosi paesaggi, le cui tonalità
cromatiche
compongono sempre una sorta di inno religioso consacrato alla terra e all’intero creato. Nelle sue
tavole,
dall’impatto quasi tridimensionale, i corsi d’acqua, i boschi e le montagne del Caucaso sono intrisi
e
attraversati da un’energia universale, cosmica.
L’essenza delle opere di Suskov non può essere circoscritta all’interno di una precisa corrente
artistica. Il suo
stile pittorico appare libero, guidato solo dall’amore intenso per la natura e dalla profonda fede
cristiana,
vissuta intimamente e celatamente per tutta la durata del regime comunista. In questo risiede
principalmente
la ricchezza dei quadri esposti e dell’intera produzione artistica del Maestro Russo. Egli seppe
officiare il
potere con le opere architettoniche e scultoree che gli vennero commissionate dallo Stato, ma, nel
contempo,
ebbe la capacità e la forza di coltivare il proprio sentimento religioso per l’Arte, attraverso
l’esercizio della
pittura.
Fedor Kuz´Mic Suskov reinterpreta in modo personale e originale la tradizione bizantina e
omaggia, in oltre
cinquant’anni di attività, l’arte russa, filtrandola attraverso il proprio sofferto vissuto personale . “Le
sue
pennellate - scrive Vittorio Sgarbi - celebrano un rituale in cui la parola dei libri sacri si fa visione. E
la
visione si converte in transvisione”.
Le sue tele sono ricche di significati velati e subliminali, che si manifestano solo da uno sguardo
temerario,
capace di spingersi oltre la superficialità delle apparenze, per cogliere il bagliore di un messaggio
soprannaturale. La luminosità è, infatti, l´elemento fondante delle opere di Suskov. “Una luce che -
afferma
Sgarbi - fonde il segno con il colore, attuando un´unione metafisica superiore, divina”.
Le tele dell’Artista Russo Fedor Kuz´Mic Suskov (1923 - 2006) giungono a Pescara al
Museo “Casa Natale
di Gabriele d’Annunzio”. La mostra itinerante Arte e Stato, a cura del Professor Vittorio Sgarbi e
organizzata
da Salvo Nugnes di Promoter Arte, è arrivata così alla sua quinta tappa. La rassegna, inaugurata a
febbraio a
Firenze dal Viceministro Onorevole Francesco Giro, è patrocinata dal Ministero per i Beni e le
Attività
Culturali e avviene in contemporanea con le Celebrazioni dell´Arte e della Cultura Russa in Italia
del 2011.
La natura e il divino sono i temi portanti della pittura di Suskov. Tra le sessanta tele ad olio scelte
dal
Professor Sgarbi troviamo alcune opere a soggetto sacro e numerosi paesaggi, le cui tonalità
cromatiche
compongono sempre una sorta di inno religioso consacrato alla terra e all’intero creato. Nelle sue
tavole,
dall’impatto quasi tridimensionale, i corsi d’acqua, i boschi e le montagne del Caucaso sono intrisi
e
attraversati da un’energia universale, cosmica.
L’essenza delle opere di Suskov non può essere circoscritta all’interno di una precisa corrente
artistica. Il suo
stile pittorico appare libero, guidato solo dall’amore intenso per la natura e dalla profonda fede
cristiana,
vissuta intimamente e celatamente per tutta la durata del regime comunista. In questo risiede
principalmente
la ricchezza dei quadri esposti e dell’intera produzione artistica del Maestro Russo. Egli seppe
officiare il
potere con le opere architettoniche e scultoree che gli vennero commissionate dallo Stato, ma, nel
contempo,
ebbe la capacità e la forza di coltivare il proprio sentimento religioso per l’Arte, attraverso
l’esercizio della
pittura.
Fedor Kuz´Mic Suskov reinterpreta in modo personale e originale la tradizione bizantina e
omaggia, in oltre
cinquant’anni di attività, l’arte russa, filtrandola attraverso il proprio sofferto vissuto personale . “Le
sue
pennellate - scrive Vittorio Sgarbi - celebrano un rituale in cui la parola dei libri sacri si fa visione. E
la
visione si converte in transvisione”.
Le sue tele sono ricche di significati velati e subliminali, che si manifestano solo da uno sguardo
temerario,
capace di spingersi oltre la superficialità delle apparenze, per cogliere il bagliore di un messaggio
soprannaturale. La luminosità è, infatti, l´elemento fondante delle opere di Suskov. “Una luce che -
afferma
Sgarbi - fonde il segno con il colore, attuando un´unione metafisica superiore, divina”.
16
giugno 2011
Fedor Kuz´Mic Suskov – Arte e Stato
Dal 16 giugno al 10 luglio 2011
arte contemporanea
Location
MUSEO CASA NATALE GABRIELE D’ANNUNZIO
Pescara, Corso Gabriele Manthoné, 116, (Pescara)
Pescara, Corso Gabriele Manthoné, 116, (Pescara)
Vernissage
16 Giugno 2011, ore 19
Autore
Curatore