Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Feeela – My Desire of Attachment
I soggetti, le donne che ritrae, rappresentano il suo mondo come lei lo visualizza e lo traspone, senza soluzione di continuità, sulla tela, già capovolto e perciò già con un proprio baglio di certezze e consuetudini dure da scalfire e impossibili da sottovalutare o semplicemente da non notare.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
<
I soggetti, le donne che ritrae, rappresentano il suo mondo come lei lo visualizza e lo traspone, senza soluzione di continuità, sulla tela, già capovolto e perciò già con un proprio baglio di certezze e consuetudini dure da scalfire e impossibili da sottovalutare o semplicemente da non notare.
L’epicentro della pittura di feeela è la figura femminile, il suo corpo certamente, la sua mente soprattutto e il suo modo di rapportarsi con il mondo esterno, di interpretarlo, comprenderlo e modificarlo.
Ma è la stessa artista e ritenersi e ritrarsi “a testa in giù” e a guardare il mondo proprio da quel punto di vista privilegiato, soggettivo ed espressivo.
Fin dall’inizio le sue creazioni sono state connotate da un carattere particolare e nella serie Pelle d’albero – in cui sono ritratte donne-albero come esseri totemici dalle lunghe e intrecciate estensioni - c’è già in nuce la sua visione odierna di quelle donne dalla testa poggiata solidamente al terreno che tendono i loro arti nodosi al di fuori del quadro, a voler creare un ponte, una comunicazione con l’altro, con gli altri, con il resto del mondo.
I colori sono densi, caldi, sono tinte che l’artista definisce di “pancia”, ossia fortemente voluti, cercati, stesi sulla tela strato su strato in un’aggiunta di significato su significato, di emozione su emozione. Un capovolgimento che permette a chi guarda di non fermarsi alla forma, ma di vedere quello che c’è oltre il quadro, in un disorientamento costruttivo che crea nuove certezze…
…anche se poi forse la forma sarà solo idea,
e la pancia non più alcova ma intero universo intero. (da#4,di feeela)
MariaChiara Salvanelli
I soggetti, le donne che ritrae, rappresentano il suo mondo come lei lo visualizza e lo traspone, senza soluzione di continuità, sulla tela, già capovolto e perciò già con un proprio baglio di certezze e consuetudini dure da scalfire e impossibili da sottovalutare o semplicemente da non notare.
L’epicentro della pittura di feeela è la figura femminile, il suo corpo certamente, la sua mente soprattutto e il suo modo di rapportarsi con il mondo esterno, di interpretarlo, comprenderlo e modificarlo.
Ma è la stessa artista e ritenersi e ritrarsi “a testa in giù” e a guardare il mondo proprio da quel punto di vista privilegiato, soggettivo ed espressivo.
Fin dall’inizio le sue creazioni sono state connotate da un carattere particolare e nella serie Pelle d’albero – in cui sono ritratte donne-albero come esseri totemici dalle lunghe e intrecciate estensioni - c’è già in nuce la sua visione odierna di quelle donne dalla testa poggiata solidamente al terreno che tendono i loro arti nodosi al di fuori del quadro, a voler creare un ponte, una comunicazione con l’altro, con gli altri, con il resto del mondo.
I colori sono densi, caldi, sono tinte che l’artista definisce di “pancia”, ossia fortemente voluti, cercati, stesi sulla tela strato su strato in un’aggiunta di significato su significato, di emozione su emozione. Un capovolgimento che permette a chi guarda di non fermarsi alla forma, ma di vedere quello che c’è oltre il quadro, in un disorientamento costruttivo che crea nuove certezze…
…anche se poi forse la forma sarà solo idea,
e la pancia non più alcova ma intero universo intero. (da#4,di feeela)
MariaChiara Salvanelli
23
marzo 2009
Feeela – My Desire of Attachment
Dal 23 marzo all'otto aprile 2009
arte contemporanea
Location
BERTOLT BRECHT – SPAZIO 2
Milano, Via Antonio Giovanola, 21C, (Milano)
Milano, Via Antonio Giovanola, 21C, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a giovedì dalle 16 alle 18
Vernissage
23 Marzo 2009, ore 18.00
Sito web
www.alessiacarli.net
Autore
Curatore