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Felice Canonico – Opere dal 1950 al 1996
In tutti i quadri si trovano spirito costruttivo, astrazione, gioco: le immagini affiorano mediante una complessa, raffinatissima procedura che non ammette ripensamenti, capace di suscitare emozioni e di creare una relazione inevitabile fra qualità tecnica e qualità espressiva.
Comunicato stampa
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Felice Canonico è nato a Messina nel 1922 ed è morto a Milano nel 1996. Ha esposto in mostre personali e collettive a Roma, Milano, Venezia, Messina, Monaco, Colonia, Copenaghen, Stoccarda, Parigi, Los Angeles ecc. Suoi quadri si trovano nei musei di Colonia, Lewerkusen e Wuppertal.
La sua opera, a partire dagli anni ’50, è divisa in cicli, tra i più importanti ricordiamo: Braille, Stacchi, Autori, Reperti, Calendari.
I Braille sono composizioni i cui fondi di compensato, sapientemente preparati con densi strati di cellocolla, vengono coperti da una tela su cui il colore sottolinea le asperità, addensa le ombre, accende improvvisi colpi di luce.
Con gli Stacchi Canonico affronta il problema dello spazio, facendo implodere i pieni, ribaltando il dentro nel fuori e viceversa: il quadro esce dal quadro ed entra nella realtà, mentre la realtà, rappresentata dalla cornice, entra a far parte dell’opera.
Nel ciclo degli Autori l’artista continua il discorso degli stacchi rinunciando all’uso del colore; la cornice si infrange portando con sé pezzi di tela, rigorosamente bianca, in modo da rendere visibile il telaio e la parete sottostante che diventano parte integrante del quadro.
I Reperti sono opere polimateriche ricche di virtuosismo pittorico e di tracce esistenziali in cui vengono inseriti frammenti di quadri celebri.
Nel ciclo dei Calendari il pittore combina fra loro, a volte stratificandoli, vecchi foglietti di calendari con un gioco di composizione e scomposizione delle immagini nel tentativo di recuperare la memoria di un tempo trascorso spesso dimenticato e cancellato.
In tutti i quadri si trovano spirito costruttivo, astrazione, gioco: le immagini affiorano mediante una complessa, raffinatissima procedura che non ammette ripensamenti, capace di suscitare emozioni e di creare una relazione inevitabile fra qualità tecnica e qualità espressiva. Scarti, variazioni linguistiche, rilievi, velature si succedono e si sovrappongono con una grande libertà inventiva, frutto di disciplina mentale, applicazione e ricerca costante.
Nel Dicembre 2009 la provincia Regionale di Messina ha organizzato nella Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Messina una importante mostra di opere su carta (1947-1996).
La sua opera, a partire dagli anni ’50, è divisa in cicli, tra i più importanti ricordiamo: Braille, Stacchi, Autori, Reperti, Calendari.
I Braille sono composizioni i cui fondi di compensato, sapientemente preparati con densi strati di cellocolla, vengono coperti da una tela su cui il colore sottolinea le asperità, addensa le ombre, accende improvvisi colpi di luce.
Con gli Stacchi Canonico affronta il problema dello spazio, facendo implodere i pieni, ribaltando il dentro nel fuori e viceversa: il quadro esce dal quadro ed entra nella realtà, mentre la realtà, rappresentata dalla cornice, entra a far parte dell’opera.
Nel ciclo degli Autori l’artista continua il discorso degli stacchi rinunciando all’uso del colore; la cornice si infrange portando con sé pezzi di tela, rigorosamente bianca, in modo da rendere visibile il telaio e la parete sottostante che diventano parte integrante del quadro.
I Reperti sono opere polimateriche ricche di virtuosismo pittorico e di tracce esistenziali in cui vengono inseriti frammenti di quadri celebri.
Nel ciclo dei Calendari il pittore combina fra loro, a volte stratificandoli, vecchi foglietti di calendari con un gioco di composizione e scomposizione delle immagini nel tentativo di recuperare la memoria di un tempo trascorso spesso dimenticato e cancellato.
In tutti i quadri si trovano spirito costruttivo, astrazione, gioco: le immagini affiorano mediante una complessa, raffinatissima procedura che non ammette ripensamenti, capace di suscitare emozioni e di creare una relazione inevitabile fra qualità tecnica e qualità espressiva. Scarti, variazioni linguistiche, rilievi, velature si succedono e si sovrappongono con una grande libertà inventiva, frutto di disciplina mentale, applicazione e ricerca costante.
Nel Dicembre 2009 la provincia Regionale di Messina ha organizzato nella Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Messina una importante mostra di opere su carta (1947-1996).
11
febbraio 2010
Felice Canonico – Opere dal 1950 al 1996
Dall'undici febbraio al 03 marzo 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE SAN CARLO
Milano, Via Sant'Agnese, 18, (Milano)
Milano, Via Sant'Agnese, 18, (Milano)
Biglietti
libero
Orario di apertura
10,00/13,00 - 14,30/19,00 dal Martedì al Venerdì 10,00/13,00 - 15,30/19,00 Sabato
chiuso Domenica e Lunedì mattina
Vernissage
11 Febbraio 2010, ore 18.30
Autore