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Felice Nittolo – A-ritmismo
Mostra personale
Comunicato stampa
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Nel 1984 Felice Nittolo, al II convegno internazionale delll’AIMC svoltosi in Belgio presso l’università cattolica di Louvain-la-Neuve, proponeva il movimento dell’A-Ritmismo.
Oggi l’artista sceglie di presentare in questa mostra presso gli spazi MD alcuni dei lavori realizzati in quel periodo e ispirati al movimento dell’A-Ritmismo.
Per meglio trasmettere il pensiero e la filosofia del lavoro di Nittolo si trascrive di seguito il testo che scrisse: il critico e storico dell’arte Goffredo Raimo (1937-1995)
Nittolo: un’evoluzione di riferimento
Conobbi Felice Nittolo venticinque anni fa, in uno splendore di “tessere solari”, come subito scrissi della sua mostra personale alla galleria dell’Assostampa, nel palazzo della Provincia, in Avellino, città capoluogo della sua terra d’origine.
Gialli intensi sfumati nell’oro, richiami celesti e azzurri di cieli e di acque, stemperati nei verdi e negli ocra, parlavano, in pietra, colore e composizione, di una fascinosa sintesi di appartenenze e di esperienze, di trasporti che venivano da lontano e che palpitavano di presente. Le colline gelose della forte e antica gente d’Irpinia si motivavano di suggestiva storia musiva ravennate, rifrangendo lungo i lidi adriatici i preziosi richiami ieratici bizantini. Nittolo, partendo dal suo spazio d’origine, si era portato con sé il vigore, la genuinità e la vivezza di una creatività ribelle e vincente.
Transitando nel perfezionamento accademico partenopeo, si è poi calato, a totale possedimento, nella tradizione unica di Ravenna, nella gloriosa testimonianza di un mondo cristallizzato nel bello e nel mistero.
Nittolo ha dato a questo retaggio un respiro vivente, una dimensione aperta.
E così la tessera che si identifica nel colore si raccoglie e si sperde in forme senza limiti, in “aritmia”, come il maestro Nittolo divenendo egli stesso caposcuola definisce il suo estetico scandire dello spazio e del tempo.
L’ho vista pervenire via via a sempre nuove avanguardie, quest’arte.
L’evoluzione espressiva ha trovato sempre rinnovati supporti e motivi, e la sua originalissima proposta ha saputo racchiudere valenze universali a tutto campo, oltre ogni frontiera, da New York a Louvain la Neuve, da Basilea alla Germania, da Parigi a Chartres, dall’Inghilterra a Washington, da S. Pietroburgo a Mosca, da Chicago al Giappone, e costantemente in tutta Italia. Oltre duecentocinquanta presenze in venticinque anni di intenso dialogo artistico a grande valenza innovativa e didattica.
Felice Nittolo offre all’arte antichissima del mosaico una linfa di coerente ed avvincente evoluzione formale, contenutistica e tecnica, immettendovi una creatività fresca, spontanea ed essenziale, storicamente filtrata, esteticamente gratificante.L’opera di Felice Nittolo viene così a collocarsi in un’ottica di riferimento che non può non essere tenuta in conto da chi si cimenta oggi in questa difficile arte.
Goffredo Raimo, (giugno 1995)
Esprimersi con il mosaico è possibile
Manifesto dell’A-Ritmismo
di Felice Nittolo
Comunicare con la tessera è contemporaneità.
Quando, la mattina di venerdì 28 settembre 1984, il prof. Argan (in occasione della presentazione del segno di pace e d’amicizia fra i popoli), nella casa Melandri di Ravenna, asseriva: “il mosaico è in grado di suonare musica moderna... musica nuova...” “... di tutte le forme di Arte applicata il mosaico è forse l’unica che può essere considerata ARTE...”
“... il mosaico non nasce col cartone ma col mosaicista-artista...”
“... ha tutti i titoli per diventare linguaggio aulico...”.
E, quando Palma Bucarelli aggiunse: “è deplorevole che i mosaicisti oggi si limitino a tradurre i cartoni di pittori famosi...”, mi resi conto che le mie convinzioni di mosaicista-artista, ideatore, progettista ed insieme esecutore, finalmente trovavano degli alleati... e non di poco conto.
Ho voluto cominciare da queste affermazioni di illustri personaggi perché quello che dirò è molto vicino alle loro esposizioni teoriche.
La mia è una proposta meditata da alcuni anni, pensata, ripensata, sotterrata, ripescata, praticata come una lotta continua tra me, il mosaico e i mosaicisti.
La proposta è indirizzata principalmente alla A.I.M.C. che, se vorrà, potrà farla sua ma è soprattutto proposta culturale-sociale del contesto artistico contemporaneo.
Quando si parla di Arte, generalmente si intende “dipinto” ad olio.
Perché questo atteggiamento? Arte è qualsiasi forma di attività dell’uomo come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva, per cui egli modifica se stesso e l’ambiente naturale secondo un rapporto drammatico, accompagnato da esigenze individuali o sociali di ordine logico o morale.
Ebbene, propongo un movimento Artistico che abbia all’origine la “tessera” come veicolo per esprimere un’idea.
Tessera di qualsiasi materiale, di qualsiasi forma, di qualsiasi dimensione; accostata e allontanata improvvisamente, costante e disomogenea nello stesso tempo-spazio.
Creare, generare, “dipingere” con la tessera che ha in sè il potere naturale di vivere per secoli.
Non pensiamo soltanto all’Arte applicata, ma all’espressione contemporanea, all’Arte moderna; ciò indica un particolare atteggiamento dell’Artista, e precisamente la sua volontà di adeguare la propria opera ai modi di pensiero, di azione, in generale di esistenza del proprio tempo, in quanto questi modi si distinguono dai modi tradizionali o del passato.
NOI VIVIAMO UN TEMPO!
I BIZANTINI NE HANNO VISSUTO UN ALTRO!
Dobbiamo trasmettere il nostro tempo che non è più fatto di Papi e Imperatori che facevano costruire il proprio monumento più grande e più costoso per dimostrare la propria potenza.
Oggi dobbiamo reagire alla immediata tradizione accademica, per aderire alle esigenze di una società e di una cultura che sono andate mutando con rapidità eccezionale e crescente, fino ad imporre un radicale rinnovamento nella concezione stessa delll’Arte.
Il movimento non è necessariamente musivo, parte dal musivo (tessera) ma vuole coinvolgere l’Arte in senso generale: Artista unico ideatore-esecutore del risultato, senza intermediari.
Movimento che dipende dall’aritmia... l’aritmia delle fasi della nostra vita: vita irregolare, improntata sulla fretta e sul risultato immediato. Movimento di ricerca e sperimentazione di tecniche e materiali contemporanei.
Il movimento non vuole essere “momento del mosaicista”, ma momento creativo dell’Artista: movimento di reazione alla tradizione, alla perfezione, alla costanza, alle regole tutte.
Questo movimento si chiamerà: A-RITMISMO che vuol dire alterazione del normale ritmo, privo di ritmo, che non segue il ritmo normale... mancanza del disegno, solo forma, andamento, linea e colore... espressione del contemporaneo.
Ci sarà un manifesto che annuncerà le regole del movimento: regole fondamentali che sono da rispettare per esaltare ed entrare nell’A-RITMISMO.
Moltissimi sono gli elementi da affrontare e ampliare, ma lascio aperto l’argomento per chi vorrà dibattere tale proposta.
Felice Nittolo, novembre 1984
Felice Nittolo.
Nato a Capriglia Irpina, ravennate per amore del mosaico,
è uno dei principali artisti nel panorama internazionale dell’arte musiva contemporanea.
E’ relatore in accademie d’Arte in Italia e all’estero. Ricercatore di nuove forme espressive nel campo del mosaico contemporaneo.
Nell’arco di quarant’anni di attività artistica si è imposto all’attenzione nazionale ed internazionale con una serie di proposte fortemente provocatorie come i manifesti de l’Aritmismo (Università di Louvain-La-Neuve Belgio)del 1984 e nuova tradizione (accademia di San Pietroburgo Russia)del 1992.
Pur difendendo l’autonomia del linguaggio musivo egli ha intuito le intime corrispondenze tra mosaico e teatro, mosaico e musica, mosaico e poesia, mosaico Arte.
Ha al suo attivo numerose mostre personali in Italia, Europa, Stati uniti e Giappone.
Del suo lavoro sono stati pubblicati numerosi cataloghi monografici.
Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
www.felicenittolo.it
07
maggio 2010
Felice Nittolo – A-ritmismo
Dal 07 al 29 maggio 2010
arte contemporanea
Location
EMME DI LABORATORIO
Ravenna, Via Salara, 33, (Ravenna)
Ravenna, Via Salara, 33, (Ravenna)
Orario di apertura
ore 9:30- 12:30 / 15:00- 18:30 (chiusura giorni festivi)
Vernissage
7 Maggio 2010, ore 18.30
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