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Femi Vilardo
L’evoluzione dell’artista è stata lenta e progressiva, registrando nel suo processo una serie di acquisizioni, che fanno parte del suo repertorio personale
Comunicato stampa
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L'evoluzione dell'artista è stata lenta e progressiva, registrando nel suo processo una serie di acquisizioni, che fanno parte del suo repertorio personale, protesa da qualche tempo a fissare sulla superficie il senso delle proprie inquitudini, delle proprie ansie, ma anche delle proprie aspettative e speranze. Pertanto l'opera si qualifica come una sorta di diario, in cui l'autrice annota i ritmi esistenziali in un codice, che non è difficile decifrare in taluni suoi passaggi: omprovvise aperture luminose, scie scure che attraversano lo spazio, increspamenti, sovrapposizioni di velature che creano l'idea di una profondità magmatica.
(...) Realizza una partitura immaginaria in cui la luce e il movimento traducono gli andamenti delle forme verosimili nelle loro parvenze incorporee: quasi fenomeni di turbolanza in quota dove si agglomerano tensioni e si scontrano forze fisiche, destinate a produrre eventi di energia.
Il quadro dell'artista è percorso nella parte mediana proprio da un flusso di energia, reso con un linguaggio che ammatassa segni lineari, che dà al nero il ruolo di moto generatore dell'evento, che fa sbalzare il rilievo come un increspamento, a cui la luce imprime una brulicante situazione di segni in un groviglio concettuale.
Enzo Santese
(Il Gazzettino, 6-11-06)
(...) Realizza una partitura immaginaria in cui la luce e il movimento traducono gli andamenti delle forme verosimili nelle loro parvenze incorporee: quasi fenomeni di turbolanza in quota dove si agglomerano tensioni e si scontrano forze fisiche, destinate a produrre eventi di energia.
Il quadro dell'artista è percorso nella parte mediana proprio da un flusso di energia, reso con un linguaggio che ammatassa segni lineari, che dà al nero il ruolo di moto generatore dell'evento, che fa sbalzare il rilievo come un increspamento, a cui la luce imprime una brulicante situazione di segni in un groviglio concettuale.
Enzo Santese
(Il Gazzettino, 6-11-06)
04
giugno 2007
Femi Vilardo
Dal 04 al 16 giugno 2007
arte contemporanea
Location
SALA COMUNALE D’ARTE GIUSEPPE NEGRISIN
Muggia, Piazza Della Repubblica, 4, (Trieste)
Muggia, Piazza Della Repubblica, 4, (Trieste)
Orario di apertura
10-12 e 17-19; domenica chiuso
Vernissage
4 Giugno 2007, ore 18
Autore