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Feminologica 2. Rassegna di teatro civile al femminile
Feminologica 2 vuole essere un discorso sulle donne e delle donne che raccoglie l’eredità delle partigiane che hanno dato un contributo alla fondazione della nostra Repubblica e allarga lo sguardo alla storia di tutte le donne che nella storia hanno lottato per i propri ideali e la libertà. Presso l’Anfiteatro di Villa Spada.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Feminologica 2
Rassegna di teatro civile al femminile
Anfiteatro di Villa Spada*
via di Casaglia 3
10- 12-17 settembre ore 21:00
Nell'ambito di
“Teatro e letture di passaggio tra Parco Melloni e Villa Spada”
Con il contributo di
Quartiere Porto Saragozza per “Estiamo insieme 2019”
L’Associazione Culturale Youkali APS coordina la rassegna Feminologica 2 presso l’anfiteatro che fa parte del Monumento alle 128 cadute partigiane della Provincia di Bologna convinta che il teatro e la cultura in generale abbia primariamente una valenza di impegno civile, di testimonianza, di monito, di appello alla cittadinanza all’accoglimento di virtù civiche da attualizzare, per avviare una rivoluzione sociale a partire dalla rivalutazione del ruolo delle donne nella storia dell’umanità. Feminologica vuole essere un discorso sulle donne e delle donne che raccoglie l’eredità delle partigiane che hanno dato un contributo alla fondazione della nostra Repubblica e allarga lo sguardo alla storia di tutte le donne che nella storia hanno lottato per i propri ideali e la libertà.
La rassegna si apre il 10 settembre alle ore 21:00 con “Una donna fra i Mille” Storia di una donna dimenticata: Rosalia Montmasson a cura dell’ Associazione Rimacheride.
L’attrice Luisa Vitali ha rielaborato drammaturgicamente “La ragazza di Marsiglia” di Maria Attanasio per questa lettura drammatizzata che la vede in scena insieme a Luisa Cavicchi.
Rosalia Montmasson è l’unica donna che ha partecipato all’impresa dei Mille, protagonista del Risorgimento, per vent’anni moglie di Francesco Crispi con cui ha condiviso la passione rivoluzionaria dedicandosi completamente al sogno di una nuova Italia. La coppia a Londra e a Parigi frequenta Mazzini. A Malta Rosalia, ormai moglie di Crispi, incontra altri esuli italiani e partecipa alle riunioni incentrate sul comune obiettivo di costruire un’Italia unita. Rosalia è una figura preziosa per i progetti rivoluzionari e otterrà da Garibaldi l’autorizzazione a partire con i Mille svolgendo soprattutto un ruolo di infermiera. A Calatafimi soccorrerà i rivoluzionari anche durante la battaglia, guadagnandosi il soprannome di “angelo di Calatafimi”. Crispi, ormai uomo di governo cercherà di invalidare l’unione con la sua prima moglie per sposare Lina Barbagallo. Ripudiata da Crispi, Rosalia Montmasson fu cancellata dalla storia, rimossa dai libri e dalle memorie dell’epoca.
Il 12 settembre doppio appuntamento. Alle 19:00 Zoè Teatri propone “Maestro Impro” uno spettacolo di improvvisazione teatrale che coinvolgerà non solo il gruppo di improvvisatori della compagnia, ma anche il pubblico.
Alle 21:00 la serata prosegue con lo spettacolo a cura di Associazione Culturale Youkali APS “Le regole del migrare” spettacolo già vincitore del Premio AMITIE' per le creatività plurali del Comune di Bologna nel 2013 con l’attrice e cantante Simona Sagone che firma anche la drammaturgia, ora riaggiornata dalla prima stesura, e il polistrumentista Mirco Mungari con la partecipazione della cantante Sonila Kaceli. I monologhi e racconti, tratti da blog, da esercizi di scrittura creativa o raccolti dalla viva voce di donne migranti, narrano il loro difficile percorso come donne e come straniere nell’apprendere le regole dell’abitare un nuovo territorio, cercando al contempo di non perdere la propria identità.
Migrare da un posto a un altro vuol dire allontanarsi da un sistema di regole condivise per inserirsi in un nuovo contesto accettando, aderendo e talvolta subendo, nuove regole e nuove usanze.
La migrante nel suo percorso impara le “regole non scritte del migrare”. Le regole dell’abitare un territorio non sono sempre esplicite: una legge o un regolamento li si può apprendere leggendo un documento, chiedendo informazioni in un ufficio pubblico, ma imparare a convivere e a conoscersi rispettando le specificità di ogni individuo, richiede tempo e fatica e soprattutto, richiede la collaborazione di tutti gli attori sociali coinvolti, migranti e autoctoni.
Le rielaborazioni sonore di Mirco Mungari di canti popolari e melodie di diversi paesi del mondo faranno da collante tra le testimonianze delle migranti che illustreranno le tappe del percorso affrontato da donne di diverse generazioni per coronare le speranze di miglioramento delle loro esistenze in una nuova patria, pur conservando in fondo al cuore i ricordi più belli del Paese d’origine, insieme al desiderio di potervi ritornare un giorno, con nuove prospettive.
Lo spettacolo è organizzato per tappe: la prima è La valigia, ovvero le decisioni da prendere prima della partenza: cosa portare con sé, cosa lasciare. La tappa successiva è Il viaggio, il difficile percorso fisico, psicologico, affettivo, emozionale, da un luogo a un altro. Le tappe successive di apprendimento delle regole non scritte del migrare riguardano La casa, Il lavoro, La scuola, La prefettura. Ogni migrante deve poi fare regolare i conti con la memoria della propria cultura di provenienza, con la vita dei figli lontani, deve avere a che fare con la legge del paese ospite, ottenere Il permesso di soggiorno, deve districarsi tra le complesse maglie della burocrazia. Lo spettacolo si conclude con un ricordo di quando gli emigranti eravamo noi italiani e della sofferenza che accomuna chiunque sia costretto a lasciare la propria patria con le tasche vuote e un sogno nel cuore.
La serata vedrà la partecipazione anche di Mediterranea**, piattaforma della società civile, aperta a tutte le voci e a tutti i contributi, alla partecipazione di quanti vogliano attivarsi concretamente e mettere disposizione risorse e solidarietà per salvare vite in mare. Sarà possibile fare donazioni per sostenere il progetto.
La rassegna si concluderà il 17 settembre, sempre alle 21:00 con la prima assoluta del “Lamento di Luisa Brancaccio in morte di sua figlia Isabella di Morra” spettacolo teatrale e musicale per la drammaturgia di Mirco Mungari coproduzione tra le associazioni Medinsud, Youkali e Rimacheride. In scena le attrici Simona Sagone e Luisa Vitali; i musicisti Mirco Mungari e Guido Sodo alle chitarre, mandolini, percussioni; Gaia d’Elia alla voce.
Il lamento nasce come tentativo di dar voce, poetica prima che drammaturgica, a una donna: Luisa Brancaccio costretta ad assistere, attorno al 1545, nel silenzio, al barbaro omicidio, oggi diremmo femminicidio, della figlia Isabella di Morra, partecipe del destino di generazioni di mogli, sorelle e madri annichilite dalla storia scritta, col sangue delle donne, dai maschi.
Il fatto storico appare agghiacciante nella sua essenzialità. Isabella, figlia del nobile Giovanni Michele di Morra, crebbe isolata nel feudo lucano di Favale. Dal padre, ricevette la prima educazione, e presto scoprì la propria vocazione poetica, che coltivò nel maniero di Valsinni. Mentre Giovanni Michele, pagando lo scotto di un'incauta alleanza con Francesco I contro l'imperatore Carlo V, riparava in Francia dopo la vittoria di quest'ultimo, Isabella veniva affidata insieme alla madre alla tutela dei fratelli, relegata nel castello di famiglia. Qui, coltivando con perizia la poesia, la giovane iniziò a intrattenere una dotta corrispondenza letteraria con il nobile spagnolo Diego Sandoval de Castro, per tramite della moglie di lui e del proprio pedagogo. I fratelli, scoperto lo scambio epistolare tra i due, lo interpretarono come un'offesa al loro onore, e punirono entrambi con la morte: Diego a colpi d'archibugio in un agguato, e Isabella strangolata o accoltellata nel segreto della dimora di famiglia.
Carlo V mobilitò notevoli energie per fare giustizia dell'assassinio del suo vassallo, nessuna voce si levò per chiedere conto della morte di Isabella: neppure le suppliche della madre, testimone del delitto, trovarono ascolto. Il corpo della giovane poetessa non venne mai ritrovato. Il suo ristretto canzoniere, pubblicato immediatamente dopo la sua morte e divenuto subito celebre nei circoli partenopei, riflette con accenti quasi romantici la sofferenza per la forzata reclusione e il desiderio di riscatto, attraverso un dialogo a tratti sorprendentemente moderno con la natura e l'aspro paesaggio lucano.
Altrettanto terribile è la mutilazione subita da Luisa Brancaccio, madre invisibile, straziata dalla morte della figlia prediletta, seppellita dall'incuria dei suoi stessi figli: donna, madre, morta tre volte, ferita dalle coltellate inferte alla sua creatura, resa polvere dal tempo, cancellata dal ricordo. In questo breve testo Luisa riprende voce dopo cinquecento anni, e finalmente racconta, in un inarrestabile flusso di ricordi e di dolore, la sua verità. La voce di Isabella inframezza il suo racconto, alternando i suoi versi premonitori al ricordo della madre; la figlia rivive nel ricordo, ma appare presente e ineluttabile nella narrazione fuori dal tempo. La voce di Luisa Brancaccio si amplifica fino a diventare il lamento di ogni donna cancellata dalla violenza della storia; nel buio del nostro presente, la sua figura vuol essere insieme un omaggio e un monito, un fiore sulla tomba di ciascuna donna invendicata, martoriata e obliata da una memoria troppo spesso ostaggio del maschio.
TUTTI GLI EVENTI SONO A OFFERTA LIBERA PER SOSTENERE IL PROGETTO.
*In caso di pioggia gli appuntamenti di Feminologica 2 si sposteranno nella casa di riposo Lyda Borelli Per Artisti Drammatici Italiani in via Saragozza 236.
Dalle 19:00 durante tutte le serate sarà allestito uno stand gastronomico con panini vegetariani o con porchetta di Ariccia, bibite e birra a cura di Circolo Arci Guernelli e il tavolo dei libri in collaborazione con Libreria Trame, con un assaggio di testi femministi e di novità librarie di scrittrici.
Feminologica 2 rientra nell’ambito del progetto
“Teatro e letture di passaggio tra Parco Melloni e Villa Spada”
sostenuto dal Quartiere Porto Saragozza tramite il cartellone “Estiamo insieme 2019” e con il contributo di Emil Banca.
__________________________________________________________
Tra gli eventi in programmazione a Parco Melloni***, in via Breventani 22, per la sotto rassegna “Letture di passaggio”, segnaliamo il 10 settembre alle 18:00 “Il piccolo Sherlok” giallo itinerante interattivo per bambini e ragazzi a cura di Ass. Zoè Teatri con l’attrice Mavi Gianni. Gli spettatori diventeranno parte integrante dello spettacolo e dovranno giungere alla soluzione di un intricato mistero.
Il 12 settembre alle 17:30 e il 14 settembre alle ore 18:00 si svolgeranno nel parco due letture animate per bambini (6-10 anni) rispettivamente a cura dell’Associazione Ludovarth (Ludovarth incontrando i popoli del mondo) e dell’Associazione Textu (La cicala e la formica), in collaborazione con AICS Bologna.
Il 9 e 16 settembre alle 18:00 l’Associazione ArteCittà proporrà l’iniziativa La città dei Vivi e la citta' dei Morti -Un grande tesoro sepolto in collaborazione con Anna Dore, del Museo Civico Archeologico di Bologna. Il ritrovo è all’installazione artistica “La città dei vivi e la città dei morti” realizzata nel 2014 da Artecittà con due classi quarte della primaria Bombicci. Durante l’evento verranno proposte letture tratte dai documenti di Antonio Zannoni e Edoardo Brizio, protagonisti dell’ avventurosa riscoperta archeologica del sepolcreto villanoviano ed etrusco nella zona dell’attuale parco. Gli scavi archeologici di metà ottocento hanno consentito di rinvenire una grande quantità di reperti oggi al Museo Civico Archeologico.
Durante gli eventi per bambini/e a Parco Melloni sarà allestito il tavolo dei libri in collaborazione con Liberia Trame.
**Cos’è Mediterranea?
Mediterranea è una piattaforma della società civile, aperta a tutte le voci e a tutti i contributi, alla partecipazione di quanti vogliano attivarsi concretamente e mettere disposizione risorse e solidarietà. Mediterranea è dove le cose accadono, per poter raccontare e denunciare quanta morte produca la chiusura dei confini. Mediterranea è una nave di tutti e tutte, e vive del legame tra chi è in mare e chi da terra la sostiene. E’ possibile effettuare versamenti sul conto dedicato a Mediterranea intestato a Associazione Ya Basta Bologna IBAN: IT44N0501802400000016734824, BIC: CCRTIT2T84A indicando la causale “ Mediterranea”.
***In caso di pioggia gli spettacoli di “Letture di passaggio” si terranno al Centro Sociale 2 Agosto 1980 in via Turati 98.
Foto scaricabili al seguente link: https://www.dropbox.com/sh/ibf0h9ilc8xd7ka/AACWIfOa5_U5c68pEyyMudoVa?dl=0
Informazioni: Associazione Culturale Youkali APS info@youkali.it Tel: 3334774139
Programma completo su www.youkali.it e sulle pagine facebook Feminologica e Associazione Culturale Youkali
Rassegna di teatro civile al femminile
Anfiteatro di Villa Spada*
via di Casaglia 3
10- 12-17 settembre ore 21:00
Nell'ambito di
“Teatro e letture di passaggio tra Parco Melloni e Villa Spada”
Con il contributo di
Quartiere Porto Saragozza per “Estiamo insieme 2019”
L’Associazione Culturale Youkali APS coordina la rassegna Feminologica 2 presso l’anfiteatro che fa parte del Monumento alle 128 cadute partigiane della Provincia di Bologna convinta che il teatro e la cultura in generale abbia primariamente una valenza di impegno civile, di testimonianza, di monito, di appello alla cittadinanza all’accoglimento di virtù civiche da attualizzare, per avviare una rivoluzione sociale a partire dalla rivalutazione del ruolo delle donne nella storia dell’umanità. Feminologica vuole essere un discorso sulle donne e delle donne che raccoglie l’eredità delle partigiane che hanno dato un contributo alla fondazione della nostra Repubblica e allarga lo sguardo alla storia di tutte le donne che nella storia hanno lottato per i propri ideali e la libertà.
La rassegna si apre il 10 settembre alle ore 21:00 con “Una donna fra i Mille” Storia di una donna dimenticata: Rosalia Montmasson a cura dell’ Associazione Rimacheride.
L’attrice Luisa Vitali ha rielaborato drammaturgicamente “La ragazza di Marsiglia” di Maria Attanasio per questa lettura drammatizzata che la vede in scena insieme a Luisa Cavicchi.
Rosalia Montmasson è l’unica donna che ha partecipato all’impresa dei Mille, protagonista del Risorgimento, per vent’anni moglie di Francesco Crispi con cui ha condiviso la passione rivoluzionaria dedicandosi completamente al sogno di una nuova Italia. La coppia a Londra e a Parigi frequenta Mazzini. A Malta Rosalia, ormai moglie di Crispi, incontra altri esuli italiani e partecipa alle riunioni incentrate sul comune obiettivo di costruire un’Italia unita. Rosalia è una figura preziosa per i progetti rivoluzionari e otterrà da Garibaldi l’autorizzazione a partire con i Mille svolgendo soprattutto un ruolo di infermiera. A Calatafimi soccorrerà i rivoluzionari anche durante la battaglia, guadagnandosi il soprannome di “angelo di Calatafimi”. Crispi, ormai uomo di governo cercherà di invalidare l’unione con la sua prima moglie per sposare Lina Barbagallo. Ripudiata da Crispi, Rosalia Montmasson fu cancellata dalla storia, rimossa dai libri e dalle memorie dell’epoca.
Il 12 settembre doppio appuntamento. Alle 19:00 Zoè Teatri propone “Maestro Impro” uno spettacolo di improvvisazione teatrale che coinvolgerà non solo il gruppo di improvvisatori della compagnia, ma anche il pubblico.
Alle 21:00 la serata prosegue con lo spettacolo a cura di Associazione Culturale Youkali APS “Le regole del migrare” spettacolo già vincitore del Premio AMITIE' per le creatività plurali del Comune di Bologna nel 2013 con l’attrice e cantante Simona Sagone che firma anche la drammaturgia, ora riaggiornata dalla prima stesura, e il polistrumentista Mirco Mungari con la partecipazione della cantante Sonila Kaceli. I monologhi e racconti, tratti da blog, da esercizi di scrittura creativa o raccolti dalla viva voce di donne migranti, narrano il loro difficile percorso come donne e come straniere nell’apprendere le regole dell’abitare un nuovo territorio, cercando al contempo di non perdere la propria identità.
Migrare da un posto a un altro vuol dire allontanarsi da un sistema di regole condivise per inserirsi in un nuovo contesto accettando, aderendo e talvolta subendo, nuove regole e nuove usanze.
La migrante nel suo percorso impara le “regole non scritte del migrare”. Le regole dell’abitare un territorio non sono sempre esplicite: una legge o un regolamento li si può apprendere leggendo un documento, chiedendo informazioni in un ufficio pubblico, ma imparare a convivere e a conoscersi rispettando le specificità di ogni individuo, richiede tempo e fatica e soprattutto, richiede la collaborazione di tutti gli attori sociali coinvolti, migranti e autoctoni.
Le rielaborazioni sonore di Mirco Mungari di canti popolari e melodie di diversi paesi del mondo faranno da collante tra le testimonianze delle migranti che illustreranno le tappe del percorso affrontato da donne di diverse generazioni per coronare le speranze di miglioramento delle loro esistenze in una nuova patria, pur conservando in fondo al cuore i ricordi più belli del Paese d’origine, insieme al desiderio di potervi ritornare un giorno, con nuove prospettive.
Lo spettacolo è organizzato per tappe: la prima è La valigia, ovvero le decisioni da prendere prima della partenza: cosa portare con sé, cosa lasciare. La tappa successiva è Il viaggio, il difficile percorso fisico, psicologico, affettivo, emozionale, da un luogo a un altro. Le tappe successive di apprendimento delle regole non scritte del migrare riguardano La casa, Il lavoro, La scuola, La prefettura. Ogni migrante deve poi fare regolare i conti con la memoria della propria cultura di provenienza, con la vita dei figli lontani, deve avere a che fare con la legge del paese ospite, ottenere Il permesso di soggiorno, deve districarsi tra le complesse maglie della burocrazia. Lo spettacolo si conclude con un ricordo di quando gli emigranti eravamo noi italiani e della sofferenza che accomuna chiunque sia costretto a lasciare la propria patria con le tasche vuote e un sogno nel cuore.
La serata vedrà la partecipazione anche di Mediterranea**, piattaforma della società civile, aperta a tutte le voci e a tutti i contributi, alla partecipazione di quanti vogliano attivarsi concretamente e mettere disposizione risorse e solidarietà per salvare vite in mare. Sarà possibile fare donazioni per sostenere il progetto.
La rassegna si concluderà il 17 settembre, sempre alle 21:00 con la prima assoluta del “Lamento di Luisa Brancaccio in morte di sua figlia Isabella di Morra” spettacolo teatrale e musicale per la drammaturgia di Mirco Mungari coproduzione tra le associazioni Medinsud, Youkali e Rimacheride. In scena le attrici Simona Sagone e Luisa Vitali; i musicisti Mirco Mungari e Guido Sodo alle chitarre, mandolini, percussioni; Gaia d’Elia alla voce.
Il lamento nasce come tentativo di dar voce, poetica prima che drammaturgica, a una donna: Luisa Brancaccio costretta ad assistere, attorno al 1545, nel silenzio, al barbaro omicidio, oggi diremmo femminicidio, della figlia Isabella di Morra, partecipe del destino di generazioni di mogli, sorelle e madri annichilite dalla storia scritta, col sangue delle donne, dai maschi.
Il fatto storico appare agghiacciante nella sua essenzialità. Isabella, figlia del nobile Giovanni Michele di Morra, crebbe isolata nel feudo lucano di Favale. Dal padre, ricevette la prima educazione, e presto scoprì la propria vocazione poetica, che coltivò nel maniero di Valsinni. Mentre Giovanni Michele, pagando lo scotto di un'incauta alleanza con Francesco I contro l'imperatore Carlo V, riparava in Francia dopo la vittoria di quest'ultimo, Isabella veniva affidata insieme alla madre alla tutela dei fratelli, relegata nel castello di famiglia. Qui, coltivando con perizia la poesia, la giovane iniziò a intrattenere una dotta corrispondenza letteraria con il nobile spagnolo Diego Sandoval de Castro, per tramite della moglie di lui e del proprio pedagogo. I fratelli, scoperto lo scambio epistolare tra i due, lo interpretarono come un'offesa al loro onore, e punirono entrambi con la morte: Diego a colpi d'archibugio in un agguato, e Isabella strangolata o accoltellata nel segreto della dimora di famiglia.
Carlo V mobilitò notevoli energie per fare giustizia dell'assassinio del suo vassallo, nessuna voce si levò per chiedere conto della morte di Isabella: neppure le suppliche della madre, testimone del delitto, trovarono ascolto. Il corpo della giovane poetessa non venne mai ritrovato. Il suo ristretto canzoniere, pubblicato immediatamente dopo la sua morte e divenuto subito celebre nei circoli partenopei, riflette con accenti quasi romantici la sofferenza per la forzata reclusione e il desiderio di riscatto, attraverso un dialogo a tratti sorprendentemente moderno con la natura e l'aspro paesaggio lucano.
Altrettanto terribile è la mutilazione subita da Luisa Brancaccio, madre invisibile, straziata dalla morte della figlia prediletta, seppellita dall'incuria dei suoi stessi figli: donna, madre, morta tre volte, ferita dalle coltellate inferte alla sua creatura, resa polvere dal tempo, cancellata dal ricordo. In questo breve testo Luisa riprende voce dopo cinquecento anni, e finalmente racconta, in un inarrestabile flusso di ricordi e di dolore, la sua verità. La voce di Isabella inframezza il suo racconto, alternando i suoi versi premonitori al ricordo della madre; la figlia rivive nel ricordo, ma appare presente e ineluttabile nella narrazione fuori dal tempo. La voce di Luisa Brancaccio si amplifica fino a diventare il lamento di ogni donna cancellata dalla violenza della storia; nel buio del nostro presente, la sua figura vuol essere insieme un omaggio e un monito, un fiore sulla tomba di ciascuna donna invendicata, martoriata e obliata da una memoria troppo spesso ostaggio del maschio.
TUTTI GLI EVENTI SONO A OFFERTA LIBERA PER SOSTENERE IL PROGETTO.
*In caso di pioggia gli appuntamenti di Feminologica 2 si sposteranno nella casa di riposo Lyda Borelli Per Artisti Drammatici Italiani in via Saragozza 236.
Dalle 19:00 durante tutte le serate sarà allestito uno stand gastronomico con panini vegetariani o con porchetta di Ariccia, bibite e birra a cura di Circolo Arci Guernelli e il tavolo dei libri in collaborazione con Libreria Trame, con un assaggio di testi femministi e di novità librarie di scrittrici.
Feminologica 2 rientra nell’ambito del progetto
“Teatro e letture di passaggio tra Parco Melloni e Villa Spada”
sostenuto dal Quartiere Porto Saragozza tramite il cartellone “Estiamo insieme 2019” e con il contributo di Emil Banca.
__________________________________________________________
Tra gli eventi in programmazione a Parco Melloni***, in via Breventani 22, per la sotto rassegna “Letture di passaggio”, segnaliamo il 10 settembre alle 18:00 “Il piccolo Sherlok” giallo itinerante interattivo per bambini e ragazzi a cura di Ass. Zoè Teatri con l’attrice Mavi Gianni. Gli spettatori diventeranno parte integrante dello spettacolo e dovranno giungere alla soluzione di un intricato mistero.
Il 12 settembre alle 17:30 e il 14 settembre alle ore 18:00 si svolgeranno nel parco due letture animate per bambini (6-10 anni) rispettivamente a cura dell’Associazione Ludovarth (Ludovarth incontrando i popoli del mondo) e dell’Associazione Textu (La cicala e la formica), in collaborazione con AICS Bologna.
Il 9 e 16 settembre alle 18:00 l’Associazione ArteCittà proporrà l’iniziativa La città dei Vivi e la citta' dei Morti -Un grande tesoro sepolto in collaborazione con Anna Dore, del Museo Civico Archeologico di Bologna. Il ritrovo è all’installazione artistica “La città dei vivi e la città dei morti” realizzata nel 2014 da Artecittà con due classi quarte della primaria Bombicci. Durante l’evento verranno proposte letture tratte dai documenti di Antonio Zannoni e Edoardo Brizio, protagonisti dell’ avventurosa riscoperta archeologica del sepolcreto villanoviano ed etrusco nella zona dell’attuale parco. Gli scavi archeologici di metà ottocento hanno consentito di rinvenire una grande quantità di reperti oggi al Museo Civico Archeologico.
Durante gli eventi per bambini/e a Parco Melloni sarà allestito il tavolo dei libri in collaborazione con Liberia Trame.
**Cos’è Mediterranea?
Mediterranea è una piattaforma della società civile, aperta a tutte le voci e a tutti i contributi, alla partecipazione di quanti vogliano attivarsi concretamente e mettere disposizione risorse e solidarietà. Mediterranea è dove le cose accadono, per poter raccontare e denunciare quanta morte produca la chiusura dei confini. Mediterranea è una nave di tutti e tutte, e vive del legame tra chi è in mare e chi da terra la sostiene. E’ possibile effettuare versamenti sul conto dedicato a Mediterranea intestato a Associazione Ya Basta Bologna IBAN: IT44N0501802400000016734824, BIC: CCRTIT2T84A indicando la causale “ Mediterranea”.
***In caso di pioggia gli spettacoli di “Letture di passaggio” si terranno al Centro Sociale 2 Agosto 1980 in via Turati 98.
Foto scaricabili al seguente link: https://www.dropbox.com/sh/ibf0h9ilc8xd7ka/AACWIfOa5_U5c68pEyyMudoVa?dl=0
Informazioni: Associazione Culturale Youkali APS info@youkali.it Tel: 3334774139
Programma completo su www.youkali.it e sulle pagine facebook Feminologica e Associazione Culturale Youkali
10
settembre 2019
Feminologica 2. Rassegna di teatro civile al femminile
Dal 10 al 17 settembre 2019
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Location
SEDI VARIE – Bologna
Bologna, (Bologna)
Bologna, (Bologna)
Biglietti
OFFERTA LIBERA
Orario di apertura
ore 21:00
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