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Femme Sauvage – Femme Sensuelle
Comprendere il patrimonio dell’inconscio tramandato da madre in figlia attraverso le numerose rappresentazioni del femminino.
Comunicato stampa
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Il 21 aprile, l’Associazione culturale Spazio Mecenate inaugura presso la Casa Internazionale delle Donne la rassegna poliartistica Femme Sauvage - Femme Sensuelle a cura di Francesca Pasqui, Silvia Tagliaferri e Valentina Vacca.
Tale rassegna prevede diversi eventi ed iniziative, il cui filo conduttore si rintraccia nel long seller della psicanalista statunitense Clarissa Pinkola Estès, pubblicato nel 1993 e intitolato Donne che corrono coi lupi. Il mito della donna selvaggia, nel quale tale figura viene descritta come archetipo e fonte del femminino. A tal proposito, l’autrice specifica che: «La parola selvaggio qui non è usata nel suo senso moderno peggiorativo, con il significato di incontrollato, ma nel suo senso originale, che significa vivere una vita naturale, in cui la creatura ha la sua integrità innata e sani confini». Recuperando quindi l’archetipo della Donna Selvaggia, si ripara pertanto una relazione infranta con la psiche istintuale profonda, questione spesso trascurata dalla psicologia tradizionale che si mostra spesso disinteressata ad argomentazioni più complesse, come ad esempio quella dell’archetipo, dell’intuitivo, del sessuale, delle età delle donne, del sapere della donna, del suo fuoco creativo. D’altro canto, anche la sensualità viene coinvolta nel territorio della psiche istintuale, costituendo essa stessa uno degli atteggiamenti più immediati e primordiali dell’entità femminile.
Attraverso la lettura critica delle opere e la partecipazione attiva alle performances associate al testo dell’autrice, sarà possibile osservare da vicino la complessità del femminino, ritrovando la chiave adepta alla comprensione del suo immenso patrimonio dell’inconscio tramandato da madre in figlia e, in generale, da donna a donna.
Fulcro della rassegna Femme sauvage – Femme sensuelle, sarà l’esposizione di opere grafiche di Renato Guttuso, Renzo Vespignani, Ugo Attardi, Fausto Pirandello, Emilio Greco e Romain de Tirtoff meglio conosciuto come Erté. Tali artisti, i quali risultano tra i maggiori accreditati interpreti dell’arte del XX secolo, non di rado si sono dedicati all’interpretazione della figura femminile, narrandola nelle sue molteplici forme ed aspetti, persino in quelli più celati e spogliati dalle convenzioni sociali. L’obiettivo dell’esposizione, è quindi quello di dare una panoramica come anche una lettura, delle molteplici sfaccettature del femminino.
Giovedì 21 aprile - ore 18:30: l’inaugurazione della mostra sarà accompagnata dalla performance di Elisa Anzellotti Danzando la femminilità. L’artista interagirà con l’allestimento sulle note della Marcia delle donne composta da Ethel Smyth – prima direttrice d’orchestra della storia – per poi proseguire con una serie di danze del Mediterraneo. In particolare queste ultime, grazie alla compenetrazione di differenti stili, avranno come fine ultimo quello di esplorare le numerose sfaccettature della sensualità femminile. L'inaugurazione si chiuderà con un reading del testo Inno alla donna di Alda Merini
Sabato 23 aprile – ore 19:00: andrà in scena Occupato; diretto da Chiara Spoletini e interpretato da Maria Gorino assieme Ludovica Bei, autrice dell’opera teatrale che tratta i molteplici e complessi aspetti del quotidiano femminile. Il testo, acuto e sensibile, è caratterizzato da un sorprendente equilibrio tra momenti intensamente drammatici e piacevoli pause comiche, scandite da un ritmo attentamente calcolato.
L. M. stanno per affrontare la visita ginecologica e, in attesa del loro turno, si ritrovano nella surreale situazione di vivere la necessità intima di urinare come un obbligo imposto dal medico.
Le donne, chiuse in due bagni posti l’uno accanto all’altro, riveleranno loro stesse in due monologhi intrecciati, fatti di esperienze personali, segreti e desideri seppelliti nelle profondità della psiche.
Domenica 24 aprile – ore 19:00: Per la chiusura della mostra, Priscilla Bei (voce, loop station), Flavia Pasqui (voce, chitarra, ukulele) e Valentina Polinori (voce e tastiere), si esibiranno in un concerto di brani originali e cover di cantautorato.
Tale rassegna prevede diversi eventi ed iniziative, il cui filo conduttore si rintraccia nel long seller della psicanalista statunitense Clarissa Pinkola Estès, pubblicato nel 1993 e intitolato Donne che corrono coi lupi. Il mito della donna selvaggia, nel quale tale figura viene descritta come archetipo e fonte del femminino. A tal proposito, l’autrice specifica che: «La parola selvaggio qui non è usata nel suo senso moderno peggiorativo, con il significato di incontrollato, ma nel suo senso originale, che significa vivere una vita naturale, in cui la creatura ha la sua integrità innata e sani confini». Recuperando quindi l’archetipo della Donna Selvaggia, si ripara pertanto una relazione infranta con la psiche istintuale profonda, questione spesso trascurata dalla psicologia tradizionale che si mostra spesso disinteressata ad argomentazioni più complesse, come ad esempio quella dell’archetipo, dell’intuitivo, del sessuale, delle età delle donne, del sapere della donna, del suo fuoco creativo. D’altro canto, anche la sensualità viene coinvolta nel territorio della psiche istintuale, costituendo essa stessa uno degli atteggiamenti più immediati e primordiali dell’entità femminile.
Attraverso la lettura critica delle opere e la partecipazione attiva alle performances associate al testo dell’autrice, sarà possibile osservare da vicino la complessità del femminino, ritrovando la chiave adepta alla comprensione del suo immenso patrimonio dell’inconscio tramandato da madre in figlia e, in generale, da donna a donna.
Fulcro della rassegna Femme sauvage – Femme sensuelle, sarà l’esposizione di opere grafiche di Renato Guttuso, Renzo Vespignani, Ugo Attardi, Fausto Pirandello, Emilio Greco e Romain de Tirtoff meglio conosciuto come Erté. Tali artisti, i quali risultano tra i maggiori accreditati interpreti dell’arte del XX secolo, non di rado si sono dedicati all’interpretazione della figura femminile, narrandola nelle sue molteplici forme ed aspetti, persino in quelli più celati e spogliati dalle convenzioni sociali. L’obiettivo dell’esposizione, è quindi quello di dare una panoramica come anche una lettura, delle molteplici sfaccettature del femminino.
Giovedì 21 aprile - ore 18:30: l’inaugurazione della mostra sarà accompagnata dalla performance di Elisa Anzellotti Danzando la femminilità. L’artista interagirà con l’allestimento sulle note della Marcia delle donne composta da Ethel Smyth – prima direttrice d’orchestra della storia – per poi proseguire con una serie di danze del Mediterraneo. In particolare queste ultime, grazie alla compenetrazione di differenti stili, avranno come fine ultimo quello di esplorare le numerose sfaccettature della sensualità femminile. L'inaugurazione si chiuderà con un reading del testo Inno alla donna di Alda Merini
Sabato 23 aprile – ore 19:00: andrà in scena Occupato; diretto da Chiara Spoletini e interpretato da Maria Gorino assieme Ludovica Bei, autrice dell’opera teatrale che tratta i molteplici e complessi aspetti del quotidiano femminile. Il testo, acuto e sensibile, è caratterizzato da un sorprendente equilibrio tra momenti intensamente drammatici e piacevoli pause comiche, scandite da un ritmo attentamente calcolato.
L. M. stanno per affrontare la visita ginecologica e, in attesa del loro turno, si ritrovano nella surreale situazione di vivere la necessità intima di urinare come un obbligo imposto dal medico.
Le donne, chiuse in due bagni posti l’uno accanto all’altro, riveleranno loro stesse in due monologhi intrecciati, fatti di esperienze personali, segreti e desideri seppelliti nelle profondità della psiche.
Domenica 24 aprile – ore 19:00: Per la chiusura della mostra, Priscilla Bei (voce, loop station), Flavia Pasqui (voce, chitarra, ukulele) e Valentina Polinori (voce e tastiere), si esibiranno in un concerto di brani originali e cover di cantautorato.
21
aprile 2016
Femme Sauvage – Femme Sensuelle
Dal 21 al 24 aprile 2016
arte contemporanea
Location
CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE
Roma, Via Della Lungara, 19, (Roma)
Roma, Via Della Lungara, 19, (Roma)
Orario di apertura
venerdì dalle 15:00 alle 19:30, sabato e domenica dalle 15.00 alle 21.00
Vernissage
21 Aprile 2016, ore 18:00
Autore
Curatore